Net Zero Innovation Hub, il polo di Danfoss, Google, Microsoft e Schneider Electric per la transizione ecologica dei data center

Il consorzio fungerà da luogo d'incontro in cui gli attori principali del settore potranno avviare collaborazioni e sviluppare nuove soluzioni per ridurre le emissioni di CO2

Con il lancio del Net Zero Innovation Hub, Danish Data Center Industry, Danfoss, Google, Microsoft e Schneider Electric riuniscono i principali stakeholder del settore europeo

Il cloud computing svolge un ruolo fondamentale nella trasformazione digitale ed ecologica della società, consentendo alle persone di beneficiare di strumenti digitali e alle aziende di lavorare in modo più efficiente a vantaggio della crescita. Secondo l’Iea (International energy agency), solo nell’ultimo decennio il numero di utenti di Internet è raddoppiato e il traffico globale è aumentato di 25 volte. Net Zero Innovation Hub For Data Centers è la nuova iniziativa paneuropea lanciata da Danfoss, Google, Microsoft e Schneider Electric insieme alla Danish Data Center Industry. L’obiettivo è accelerare l’adozione di soluzioni condivise per la transizione ecologica dei data center.

Mentre la trasformazione e l’adattamento al mondo digitale continua a crescere, così come l’impegno per raggiungere gli obiettivi Net Zero, il settore dei data center sta lavorando per ridurre l’impronta energetica in diverse aree, come l’efficienza energetica, la refrigerazione, la supply chain e l’ottimizzazione della rete elettrica. Con il lancio del Net Zero Innovation Hub, Danish Data Center Industry, Danfoss, Google, Microsoft e Schneider Electric riuniscono i principali stakeholder del settore europeo, tra cui autorità di regolamentazione, ricercatori, operatori, fornitori di servizi, Onge fornitori di servizi di rete. Il consorzio fungerà da luogo d’incontro in cui gli attori principali del settore potranno avviare collaborazioni e sviluppare nuove soluzioni innovative, che potranno essere rapidamente implementate a beneficio della transizione ecologica. Allo stesso tempo, sarà un’opportunità per condividere esperienze e suggerimenti dei principali ricercatori. Inizialmente, l’attenzione sarà rivolta allo sviluppo di soluzioni che riducano o equilibrino le emissioni di CO2 dei data center e contribuiscano alla stabilizzazione della rete elettrica.







L’Hub si occuperà di progetti relativi agli obiettivi 1, 2 e 3, ovvero i diversi tipi di emissioni di gas serra prodotti da un’azienda o da un’organizzazione. In particolare, per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni (Scope 1), l’Hub prenderà in considerazione progetti per la generazione di energia con combustibili alternativi al gasolio e il riutilizzo del calore disperso. Per quanto riguarda le emissioni indirette (Scope 2), l’Hub si propone di utilizzare meglio le fonti energetiche prive di carbonio, come l’eolico e il solare, per la produzione di energia. Per quanto riguarda le emissioni indirette della catena del valore (Scope 3), l’Hub collaborerà con i fornitori e il mondo accademico per sperimentare nuove modalità per decarbonizzare la produzione di materie prime come il cemento, l’acciaio e l’alluminio, consentendo di costruire in futuro i data center in modo più sostenibile. La Danish Data Center Industry fungerà da segretariato per l’iniziativa e l’amministratore delegato dell’associazione, Henrik Hansen, sottolinea l’importanza della natura intersettoriale dell’Hub.

«Questa iniziativa riflette il livello di impegno e di responsabilità che il settore dei data center è disposto ad assumersi per risolvere le sfide che ci attendono. La tabella di marcia verso data center a zero emissioni di carbonio richiede soluzioni che vanno oltre le capacità del settore di risolverle autonomamente. L’approccio aperto con le parti interessate, sia all’interno che all’esterno del settore, accelererà in modo significativo il percorso intrapreso dall’industria verso l’azzeramento delle emissioni, allineandosi alle ambizioni dell’UE per i data center entro il 2030», afferma Henrik Hansen.

Jürgen Fischer, presidente di Danfoss Climate Solutions: «Vogliamo rivoluzionare il modo in cui costruiamo i data center! Danfoss sta già lavorando con i suoi clienti per costruire data center ecologici, ma dobbiamo accelerare il processo e attuarlo in partnership tra i vari paesi e settori. Per questo Danfoss è orgogliosa di lanciare il Net Zero Innovation Hub For Data Centers, un luogo d’incontro neutrale in cui gli attori principali possono avviare una collaborazione per costruire data center migliori e più sostenibili».

JP Clausen, vicepresidente della divisione Ingegneria e Innovazione dei Data Center di Danfoss: «Il rapido progresso della digitalizzazione, reso possibile dall’industria dei data center, comporta molti vantaggi per le persone e le aziende, dall’accesso rapido alle informazioni all’aumento della connettività. Questo sviluppo, tuttavia, richiede anche che l’industria informatica e delle comunicazioni nel suo complesso fissi l’asticella della sostenibilità il più in alto possibile e costruisca un ponte con il resto della società. La Danimarca è un corridoio green verso l’Europa e il resto del mondo. Per questo sono felice e orgoglioso che siamo riusciti a portare l’Innovation Hub a Fredericia».

Sean James, senior director responsabile della ricerca sui data center di Microsoft: «Microsoft è entusiasta di partecipare a questa iniziativa con Danfoss, Google e Schneider Electric. Il nostro impegno è chiaro: per soddisfare la domanda dei clienti ed espandere la capacità dei data center, dobbiamo farlo senza aumentare la nostra impronta climatica. Riteniamo che collaborazioni come questa siano essenziali per promuovere l’innovazione in materia di efficienza energetica e garantire fonti di energia rinnovabile. Sfruttando le nostre competenze congiunte in materia di cloud computing, energia sostenibile e soluzioni di raffreddamento, puntiamo a trasformare la progettazione e le modalità di funzionamento dei data center verso un futuro più verde».

Mic Seremet, product owner, Schneider Electric Kolding: «La nostra rete elettrica è sotto pressione perché stiamo passando da una struttura con poche centrali elettriche centralizzate alimentate a combustibili fossili verso una struttura di produzione decentralizzata con un gran numero di fonti rinnovabili. Ciò significa che dobbiamo ripensare il nostro panorama energetico. Non vediamo l’ora di contribuire a questa trasformazione come parte dell’Hub, con soluzioni concrete, come una piattaforma tecnologica che trasformi i data center in attori attivi della decarbonizzazione, che fornisca flessibilità nell’adozione di tecnologie innovative per le risorse energetiche e che acceleri la costruzione di data center per aiutare a facilitare questa trasformazione. L’hub Nzih si allinea perfettamente al nostro impegno di essere una Impact Company, unendo le nostre forze per guidare l’agenda della sostenibilità».














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