La Nato testa con successo le tecnologie navali di Leonardo

Sono stati provati sul campo il radar Kronos Mfra, il sistema di comunicazione Mdlp, l’Iff per l’identificazione amico/nemico

Nel mese di maggio si è svolta Formidable Shield, esercitazione militare Nato che ha coinvolto 10 Paesi. È stata l’occasione per testare sul campo le tecnologie navali di Leonardo, che ha confermato le avanzate capacità di rilevamento, tracciamento, comunicazione, comando e controllo della sua sensoristica.

Sono stati testati gli sviluppi di sistemi a bordo di Nave Marceglia, ottava fregata Classe Fremm  (Fregata Europea Multi-Missione) della Marina Militare Italiana. Capace di localizzare, classificare e tracciare minacce balistiche con estrema precisione in un raggio di 250 km, il radar 3D Kronos MFRA (Multi-Function Radar Active), in configurazione sperimentale, ha dimostrato di poter seguire il bersaglio sin dalla fase inziale, in cui il missile balistico arriva a raggiungere velocità superiori ai 1.800 m/s e accelerazioni oltre i 6G, per poi mantenere il tracciamento oltre i 200 km di quota e acquisire il bersaglio.







Validati, inoltre, il sistema di comunicazione MDLP-EVO (Multi Data Link Processor) per lo scambio di dati tattici e l’apparato di identificazione amico/nemico IFF (Identification Friend or Foe), aggiornato allo standard NATO Modo 5, in grado di distinguere nello scenario operativo i soggetti alleati da quelli “non cooperanti”.

Il coordinamento delle operazioni di difesa aerea e anti-missile è stato assicurato dal Combat Management System (Cms), il “cervello” della nave, che elabora i dati acquisiti dai diversi sensori della nave e delle altre unità in gioco, presentando in tempo reale un quadro tattico della situazione per supportare decisioni e interventi a livello di Coalizione.

Risultati positivi anche per i sistemi d’arma, in particolare per i tiri dal 76/62 Super Rapido con munizionamento guidato Dart da 76 mm, che confermano l’ampio spettro delle capacità di protezione di questo sistema, anche dalle minacce più sofisticate, rappresentando la frontiera tecnologica per le artiglierie navali. Infine, anche i lanci con Aster 30 di MBDA, consorzio europeo di cui Leonardo ha una quota del 25%, hanno dato prova della loro efficacia tecnologica e di protezione da missili e bersagli.














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