Motus-E: crescono (+77,8%) le immatricolazioni Bev in Italia ad agosto

Nei primi 8 mesi dell’anno, le auto elettriche immatricolate nella penisola sono 40.832, con un progresso del 33,2% rispetto allo stesso periodo del 2022

Con 6.966 immatricolazioni, la Tesla Model Y è l'auto più venduta in Italia a settembre

Il mercato dell’auto elettrica in Italia resta ancora lontano dagli altri grandi paesi europei, nonostante qualche timido segnale di ripresa. Ad agosto, infatti, sono state registrate nella penisola 4.054 nuove vetture full electric (+77,8% rispetto ad agosto 2022), con una market share che nel mese torna ad affacciarsi appena oltre il 5%. Nei primi 8 mesi dell’anno, le auto elettriche immatricolate in Italia sono 40.832, con un progresso del 33,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, e del 5,8% rispetto al periodo gennaio-agosto del 2021. Il parco circolante elettrico italiano si attesta così al 31 agosto a 205.380 unità. Considerando tutte le alimentazioni, le nuove immatricolazioni di auto in Italia segnano ad agosto un aumento dell’11,6% a 79.920 unità e negli 8 mesi crescono del 20,1% a 1.043.917 unità.

Allargando lo sguardo agli altri big del Continente, il moderato passo avanti italiano continua a misurarsi con uno sviluppo del mercato Bev europeo ormai decisamente consolidato. Gli ultimi dati disponibili, relativi al mese di luglio (quando la market share elettrica italiana è stata pari al 3,4% con 4.094 registrazioni), indicano che in Francia le immatricolazioni full electric crescono del 31,9% a 16.895 unità (quota di mercato al 13,1%), in Germania del 68,8% a 48.724 unità (quota di mercato al 20%) e nel Regno Unito dell’87,9% a 23.010 unità (quota di mercato al 16%). Anche la Spagna continua a fare meglio dell’Italia, con un +68,2% di immatricolazioni a batteria, a 3.604 unità, e una market share elettrica al 4,4%, che si raffronta con il già citato 3,4% segnato a luglio dall’Italia.







«Il progresso delle auto elettriche registrato ad agosto in Italia è un segnale positivo”, nota il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, «ma occorre considerare che si tratta di un mese particolare, in cui i volumi più bassi del normale enfatizzano molto anche variazioni non particolarmente significative, connesse a fenomeni specifici sul fronte delle consegne ai clienti”.

«L’Europa che conta è davvero troppo lontana», avverte Naso, «sarà molto importante quindi guardare con attenzione l’andamento del mercato nei prossimi mesi e all’inizio del 2024. In questo senso, un effettivo cambio di marcia in Italia può arrivare impiegando in modo più efficiente le risorse già stanziate per il settore, modificando gli incentivi per renderli più appetibili ed efficaci attraverso tre interventi chiave: eliminare il cap di prezzo per accedere alle agevolazioni, estendere il bonus in forma integrale anche per le flotte aziendali e i noleggi e rivedere la fiscalità con vantaggi chiari per chi sceglie la mobilità elettrica».

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«Agendo su queste leve», conclude il segretario generale di Motus-E, «possiamo ancora evitare di vedere l’Italia trasformarsi in un mercato auto di serie B, con pericolosi riflessi anche sullo sviluppo industriale del paese, e potremo centrare gli ambiziosi target di crescita delle auto elettriche al 2030 contenuti nell’aggiornamento del Piano energia-clima (Pniec)».

Proprio sul fronte incentivazioni, dall’analisi dei maggiori mercati Ue emerge infine un’evidenza piuttosto netta. Come si può osservare nella tabella sottostante, infatti, nei Paesi come Francia e Germania, dove la revisione delle agevolazioni ha visto una concentrazione dei fondi sulle auto full electric, a scapito delle ibride plug-in, queste ultime hanno lasciato spazio a una più intensa crescita delle immatricolazioni Bev, che riempiono la top 5 dei modelli elettrificati con ricarica esterna più venduti. Un fenomeno che effettivamente non si verifica in Spagna e in Italia, con il nostro paese che rappresenta peraltro l’unico major market Ue con bonus – seppur differenziati – per tutte le auto con emissioni fino a 135 g/km di CO2.














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