Nel tempo di cambiamento climatico i veicoli a guida autonoma devono attrezzarsi. I veicoli autonomi, infatti, hanno più difficoltà a viaggiare quando il tempo è brutto. Un laboratorio del Mit, il Computer Science and Artificial Intelligence Lab (Csail), sta testando un nuovo radar per risolvere questo problema. A dirlo Engadget, un blog e podcast multilingue su tecnologia ed elettronica di consumo. I ricercatori hanno equipaggiato un veicolo autonomo con un radar a penetrazione terrestre.
A dettar legge il suolo
Il radar invia onde verso terra per determinarne la composizione e la struttura. Tutti i dati raccolti vengono trasformati in cartografia per veicoli autonomi. Durante i suoi test, il Csail ha utilizzato un RPS specifico sviluppato presso il Lincoln Laboratory del Mit. Questo radar, chiamato Localizing Ground Penetrating Radar (Lgpr), funziona se il terreno è coperto di neve o se la fitta nebbia limita la visibilità. Per il momento, il Csail ha testato questo sistema solo su un veicolo autonomo che viaggia a bassa velocità su una strada di campagna chiusa al traffico. Da sottolineare che il radar non ha la stessa efficacia quando piove e l’acqua è penetrata nel terreno sotto la strada
«LGPR può quantificare gli elementi specifici (presenti nel terreno, ndr) e confrontarli con la mappatura che ha già per sapere esattamente dove si trova, senza la necessità di telecamere o laser», spiega a Engadget, Teddy Ort, uno studente del Mit che ha lavorato al progetto.