Mise: 50 milioni per imprese Torino. Automotive e aerospazio tra i protagonisti

di Chiara Volontè ♦︎ Il bando favorirà gli investimenti delle aziende nei 112 Comuni dell’Area di Crisi Industriale del capoluogo piemontese. Focus sulle filiere dell’auto e dell’aerospace, per creare occupazione. Le domande possono essere presentate fino al 20 settembre. Valore dei progetti: almeno 1 milione di euro

Incentivi in arrivo per le imprese industriali torinesi: il Ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione 50 milioni di euro per il rilancio dell’area di crisi del capoluogo piemontese. La misura favorirà – tramite la Legge 181 gestita da Invitalia – gli investimenti delle imprese nei 112 Comuni compresi nel Sistema locale del lavoro di Torino. Le domande possono essere presentate online sul sito di Invitalia dalle ore 12.00 di lunedì 25 luglio 2022 fino alle ore 12.00 di martedì 20 settembre 2022. I progetti delle imprese devono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a 1 milione di euro. Le agevolazioni coprono fino al 75% delle spese e possono essere erogate in forma di: contributo in conto impianti (a fondo perduto); contributo alla spesa (a fondo perduto); mutuo agevolato.

«Vogliamo che tutte le imprese siano informate su questo bando – commenta Andrea Tronzano, Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte – Sono 112 i Comuni interessati con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro. Qui mettiamo in campo le energie migliori per vedere quale tipo di risposta può dare il nostro territorio. Si tratta di un momento chiave per settori come l’aerospazio e l’automotive ma anche per tutte le altre filiere presenti in questo bando in vista delle successive misure previste dal Pnrr e dalla Nuova Programmazione Europea».







Il bando: a chi si rivolge e come è strutturato

Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico

I progetti delle imprese devono avere un valore di almeno 1 milione di euro. Il bando si rivolge alle pmi e, a condizioni particolari, anche alle grandi imprese. Le aziende sono quelle della manifattura, dei servizi alle imprese, delle estrazioni da cave e miniere, della produzione di energia e, con alcune limitazioni, quelle del turismo. L’agevolazione consiste in un mix tra finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto. La percentuale di agevolazione dipende da diversi fattori: tipologia di investimenti, dimensione di impresa, ubicazione dell’investimento, rating, normativa sugli aiuti di stato applicata.

I settori che ne beneficeranno di più? Automotive e aerospazio, che da sempre rappresentano le vere avanguardie dell’industria del territorio. La crisi globale del mondo dell’auto ha avuto riflessi sul territorio piemontese, caratterizzato dalla presenza di filiere produttive strettamente legate a questo comparto. La situazione di difficoltà, che ha coinvolto anche l’aerospace, ha aumentato la disoccupazione a seguito della chiusura, delocalizzazione e riduzione produttiva di molti impianti industriali.

Le iniziative imprenditoriali devono:

  • prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale

  • comportare il mantenimento o l’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Nel caso di domande presentate da reti di impresa, il mantenimento o l’incremento occupazionale dovrà essere garantito da ciascuna impresa partecipante alla rete.

Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale Area di Crisi Industriale Complessa Torino
Linee di montaggio a Mirafiori

«L’area di Torino è uno dei motori principali della crescita economica del Paese – commenta il ministro del Mise Giancarlo Giorgetti – per questo merita un programma di investimenti strutturato e ben definito nelle azioni di politica industriale che dovrà essere la base per sviluppare nuove opportunità di rilancio per un tessuto produttivo con una storica vocazione manifatturiera ma che deve essere supportato in questa fase di profonda trasformazione digitale ed ecologica».

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato. Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento Gber. La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 75% degli investimenti e delle spese ammissibili relative alle spese di consulenza, a quelle degli eventuali progetti di innovazione di processo e di innovazione dell’organizzazione e per la formazione del personale e a quelli di R&S sperimentale.

Le imprese che beneficeranno delle agevolazioni si impegnano a:

  • concludere, entro il dodicesimo mese successivo alla data di ultimazione del programma di investimento, il programma occupazionale proposto. Nel caso di decremento dell’obiettivo occupazionale nei limiti del 50% di quanto previsto, le agevolazioni sono proporzionalmente revocate. Per decrementi superiori al 50% la revoca è totale

  • procedere, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti, e previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, prioritariamente all’assunzione del personale appartenente al bacino di riferimento

Il Piemonte si classifica come prima regione in Italia per numerosità dei fornitori della filiera automotive: il 33,5% delle imprese della componentistica italiana sono localizzate nella Regione Piemonte (736 imprese, per lo più micro-piccole). Fonte Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2020 (ANFIA, Camera di Commercio di Torino, CAMI, Edizioni Ca’Foscari)

Bando per il sostegno agli investimenti L.181/89: apertura sportello di prima informazione

La Camera di commercio di Torino, in accordo con la Regione Piemonte e Invitalia, ha attivato uno sportello informativo di orientamento, una presenza sul territorio per un contatto e una prima informazione alle imprese interessate al bando relativo all’area di crisi industriale complessa. Lo sportello è raggiungibile attraverso l’indirizzo mail bando.areacrisi@to.camcom.it.

Tutte le informazioni sono disponibili qui.

«I bandi sono aperti da oggi, ma i tempi sono estremamente ravvicinati, poiché la chiusura è prevista per il 20 settembre – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino – Per questo come ente camerale apriamo uno sportello informativo di primo orientamento per gli imprenditori interessati, un primo punto di contatto accessibile sul territorio, per aiutare a cogliere al meglio questa opportunità, rispettando tutti i criteri e i requisiti».

La gran parte delle imprese della filiera automotive reputa che nel prossimo quinquennio sarà di fondamentale importanza individuare nuove figure professionali e knowhow sempre più verticali in merito ai processi produttivi (66%) e ai connessi processi di automazione (56%).

Riconversione e riqualificazione dell’area di crisi di Torino: dotazione complessiva 160 milioni

Presentazione dell’involucro per il Modulo Airlock di NanoRacks, per la Stazione Spaziale Internazionale presso la sede di Thales Alenia Space

A supporto del rilancio dell’area di crisi di Torino, oltre ai 50 milioni messi in dotazione dal Mise, sono previste ulteriori risorse. La strategia, attuata attraverso l’analisi dei fabbisogni da parte di imprese leader e Pmi delle filiere automotive e aerospazio, è messa a terra tramite il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (Prri), elaborato e gestito da Invitalia. Il Prri è stato approvato con Accordo di Programma del 7 dicembre 2021, siglato da Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, Regione Piemonte, Comune di Torino e Agenzia Ice.

Oltre alle Legge 181, sono quindi disponibili 20 milioni di euro stanziati dal Mise per la creazione degli hub automotive e aerospazio. Più altri 90 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte: 60 per la riqualificazione delle competenze e lo sviluppo di imprenditorialità in ambito R&S, 30 milioni per gli hub automotive e aerospazio. A questi 160 milioni di euro vanno aggiunti i 5 milioni stanziati dalla Camera di Commercio di Torino a sostegno della creazione dei due hub. «Con questo intervento – aggiunge Giorgetti – il governo conferma gli impegni già presi con il territorio per creare una forte sinergia tra il mondo della ricerca e l’industria in modo da sostenere gli investimenti innovativi, a partire dalle aziende presenti nei settori dell’automotive e aerospazio, e mantenere alta l’attenzione verso l’occupazione e la formazione professionale dei lavoratori».














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