Parte il primo programma sperimentale del Mase per il recupero delle plastiche nei fiumi

Il provvedimento rientra nell’ambito della legge “SalvaMare” e dispone di una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro

La dotazione finanziaria è di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024

Il primo programma sperimentale per il recupero delle plastiche nei fiumi è ufficialmente partito: lo ha confermato il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava. Il provvedimento rientra nell’ambito della legge “SalvaMare” e prevede la realizzazione di interventi strutturali direttamente sui corsi d’acqua per la cattura, rimozione e gestione dei rifiuti plastici galleggianti, campagne organizzate con le associazioni di volontariato e iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul tema, unitamente a misure specifiche delle Autorità di bacino distrettuali.

La dotazione finanziaria è di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, ripartita in egual misura tra le sette AdB. «Si tratta di misure con cui il Ministero dell’Ambiente contribuisce fattivamente a favorire una economia circolare dei rifiuti, compresi quelli che interessano i fiumi e i mari italiani, sempre più vulnerabili ed esposti al pericolo dell’inquinamento antropico» dichiara il viceministro.




















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