Più credito di imposta e accreditamento Competence Center: decreto formazione 4.0 commentato con Marco Taisch

di Laura Magna ♦︎ Credito d’imposta fino al 70% delle spese ammissibili e un nuovo sistema di certificazione per garantire i percorsi formativi: così il Mise interviene sulle competenze digitali. E i centri di competenza diventano soggetti abilitati a erogare formazione con incentivi. Made: il catalogo degli skill, corsi pratici e su commissione

Nell’ambito dell’industria 4.0, per completare il percorso di digitalizzazione iniziato nel 2017 con l’acquisizione delle macchine connesse e dei relativi software, è arrivato il momento di investire in formazione. Arriva, nel momento propizio, il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti, che interviene sulla situazione attuale con due leve. Da un lato aumenta le aliquote del credito di imposta sulle spese sostenute per la formazione digitale delle persone e dall’altro accredita i Competence Center come strutture abilitate a erogare attività formative soggette a questi incentivi.

In sostanza, le imprese possono rivolgersi ai Competence Center per attivare i corsi, sfruttando il credito di imposta. Della novità abbiamo parlato con Marco Taisch, presidente di Made – Competence Center Industria 4.0. Il professor Taisch ci ha illustrato il significato di questa importante novità e il modo in cui il Competence Center, che dirige, erogherà la sua formazione potenzialmente incentivata. 







 

Le novità del decreto: le aliquote potenziate, il doppio test e l’accreditamento dei Competence Center come enti di formazione.

Le nuove aliquote del credito d’imposta per la formazione 4.0 vengono incrementate:

·         Dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole imprese;

·         Dal 40% al 50 % delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese.

·         Per le grandi imprese il credito rimane al 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Marco Taisch, presidente del Made e professore al Politecnico di Milano

Alle imprese si riconosce dunque un credito d’imposta potenziato nel caso in cui questi servizi siano eseguiti da soggetti certificati dal Ministero dello Sviluppo Economico. «Il decreto stabilisce un nuovo sistema di certificazione basato su un ‘doppio test’, che prevede un primo momento di accertamento, attraverso un questionario standard, delle competenze (di base e specifiche) degli operatori destinatari della formazione, quindi una verifica delle conoscenze acquisite attraverso un test finale», dice Taisch. «L’iniziativa ha come obiettivo quello di garantire la qualità del sistema della formazione sulle tecnologie abilitanti per l’industria 4.0, definendo percorsi formativi in grado di creare le conoscenze oggi richieste dal mercato del lavoro».

 

Competence Center: i nuovi protagonisti della formazione 4.0.

L’accreditamento dei Competence Center tra i soggetti abilitati a erogare formazione con incentivi è una novità rilevante perché segna un riconoscimento importante. Sul mercato solo dal 2019, questi soggetti hanno già rivoluzionato le modalità di trasferimento tecnologico alle industrie e ora entrano con autorità nel mondo della formazione. «Il messaggio per gli imprenditori è chiaro – dice Taisch – dopo i potenti incentivi per acquistare le macchine connesse e i software relativi, è il momento di puntare sulle risorse umane. In una situazione difficile, di ridisegno delle filiere, con i prezzi dell’energia in costante rialzo e la scarsità di risorse, il regolatore mostra di avere una chiara visione di lungo periodo. Tra pochi mesi, probabilmente, il tema delle materie prime sarà risolto o sicuramente meno centrale, perché i sistemi economici tendono a tornare in equilibrio da soli. Ci troveremo di fronte a una mancanza di competenze: anticipare il problema che potremmo affrontare tra qualche mese è una mossa intelligente». 

Linea di produzione del Made

I nuovi incentivi vanno nella direzione giusta. «La scarsità delle competenze è un problema strutturale, mentre la crisi delle risorse perdura da sei mesi. Quella delle risorse è una crisi velata dell’emotività e dai crescenti costi delle materie prime, ma quella delle competenze emergerà in maniera ancora più evidente: lavorare per tempo su questo tema, anche con incentivi è una mossa importante». Ma il decreto attuativo è il segnale – non scontato – dell’approvazione del lavoro di qualità dei Competence Center. «Il decreto attuativo è per noi una buona notizia, per nulla scontata. Proprio per questo – dice Taisch – Made aveva avviato un processo di certificazione volontaria come ente di formazione, rivedendo organizzazione e processi per ottenere la ISO 9001 – EA37, certificazione che ci avrebbe comunque consentito di rientrare nei soggetti accreditati secondo il Mise. Siamo ormai alle mosse finali, in attesa che ci venga riconosciuta nel mese di agosto. L’obiettivo è chiaro: fornire garanzia di qualità alle aziende che si rivolgono a noi per la formazione, ora anche incentivata».

 

Gli strumenti di Made CC: il catalogo delle competenze 4.0

Made 4.0

Lo strumento principale che Made offre alle imprese, in particolare alle Pmi, è il catalogo della Scuola di Competenze 4.0. «Il primo tema da affrontare – precisa Taisch – è che le Pmi hanno scarsa consapevolezza degli stessi temi che riguardano la digitalizzazione. Non cercano formatori, né quel tipo di competenze, con la stessa fame con cui ricercano il know-how nel management, nel controllo qualità, nel marketing. Il catalogo delle competenze serve a creare la consapevolezza che è necessario investire per formare i propri dipendenti. Non ci interessa poi dove effettivamente vengano erogati i corsi, purché questa cultura si diffonda in un paese che ne ha estremo bisogno».

Ma oltre al catalogo Made offre la possibilità di costruire percorsi di formazione su misura: Made compie una prima mappatura delle competenze delle persone da formare, disegna il percorso formativo più adatto sulla base delle competenze che mancano e solo infine passa all’erogazione. «È sempre più richiesta formazione su commissione, strutturata sulle reali esigenze dell’impresa, rispetto di quella a catalogo – precisa Taisch – e anche questo è un buon segnale: le imprese si impegnano attivamente nel progettare il loro percorso di formazione, investendo tempo e risorse. Iniziano quindi a capire anche l’importanza di questo momento».

 

La formazione di Made 4.0: dall’industria per l’industria

Robot collaborativi al Made

La formazione è erogata attraverso la Scuola di Competenze di Made CC i4.0, che si affida a professionisti del mondo manufatturiero. Il 70% circa di tutti i docenti della Scuola, infatti provengono dalle 43 aziende partner del Competence Center tra cui Siemens, Sap, Rockwell Automation, Brembo, Italtel, Kuka, Bosch, Ibm, Prima Additive, PTC, ST Micro Electronics mentre la restante è erogata da professori del Politecnico di Milano e delle Università di Bergamo, Brescia e Pavia. I corsi sono molto pratici e quasi sempre strutturati in maniera da poter utilizzare le tecnologie presenti nel Centro

La sede di Made Competence Center è situata all’interno del campus Durando del Politecnico di Milano e si estende per circa 2.500 mq. Ospita 20 dimostratori suddivisi in sei aree tecnologiche: l’area virtual design e sviluppo del prodotto; l’area del gemello digitale e del virtual commissioning, con tutti i temi della lean factory e della logistica 4.0; l’area dedicata alla robotica collaborativa; quella focalizzata sulla qualità 4.0 con tracciabilità di prodotto e la manifattura additiva; l’isola del monitoraggio e controllo energetico smart e infine quella della cyber security e dei big data analysis. Queste tematiche offrono una copertura completa di quelle identificate dal Mise nel decreto 4.0: Big data e analisi dei dati, cloud and fog computing, cyber security, simulazione e sistemi cyber fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione – realtà virtuale – realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva, internet delle cose o delle macchine, integrazione digitale dei processi aziendali.

Per maggiori informazioni: www.made-cc.eu














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