Made: scelti i 20 progetti (valore 2,9 milioni) del primo bando

Il 75% delle proposte ammesse dal Competence Center è rivolto alle Pmi. Il 90% delle attività richieste è relativo all’adozione di strategie di Industria 4.0

Start-up

Si è conclusa la fase di valutazione dei progetti presentati in occasione del primo bando pubblicato da Made Competence Center Industria 4.0, previsto dal piano finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

La commissione di esperti, formata da componenti esterni, provenienti dal mondo accademico e industriale, ha analizzato le 71 proposte pervenute selezionandone 20 per un valore totale di 2,9 milioni di euro con un finanziamento pari a 1,5 di euro. Il 75% delle proposte ammesse è rivolto a piccole e medie imprese, in linea con gli obiettivi del Mise e di Made. Le aziende aggiudicatrici sono dislocate tra Lombardia, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo.







«Siamo soddisfatti dei risultati di questa prima fase – dichiara Marco Taisch, Presidente di Made – in quanto permette alle aziende di portare valore alla propria filiera produttiva abilitando la possibilità di verificare, in un ambiente reale, l’applicazione, l’integrazione e l’adattamento delle tecnologie digitali ai diversi contesti industriali, oltre che di effettuare analisi, test e sperimentazioni prima di effettuare investimenti in tecnologia».

_Marco Taisch
Marco Taisch, presidente del Competence Center Made

Le attività maggiormente richieste fanno riferimento a quelle che possono essere definite le fasi iniziali di un percorso di trasformazione digitale. Quasi il 90% delle attività richieste è relativo, infatti, all’adozione di una strategia di Industria 4.0 – per definire un piano di adozione delle tecnologie digitali e delle competenze strategiche per garantire l’evoluzione digitale della propria realtà aziendale – e al supporto per l’implementazione di demo, test e attività di innovazione, anche grazie alla predisposizione di ambienti fisici e soluzioni tecnologiche fornite da Made.

Le tematiche principali delle richieste riguardano l’applicazione di tecnologie digitali quali algoritmi per l’intelligenza artificiale e big data analytics, robotica e automazione avanzata, oltre a sistemi e piattaforme IoT per monitoraggio e controllo da remoto per attività di analisi, controllo ed efficientamento delle linee produttive, nonché per abilitare tecniche e metodologie di tracking e di manutenzione predittiva.

«Un ulteriore motivo per cui essere soddisfatti – conclude Taisch – è che l’alto numero di proposte ricevute (71) dimostra come le aziende Italiane abbiano recepito Made quale interlocutore e piattaforma di risorse, know how e competenze a supporto della trasformazione digitale del settore manifatturiero italiano».














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