Gade e Jean Perrot, partnership per le macchine piegatrici per lamiera

La collaborazione tra le due società porterà allo sviluppo di nuove soluzioni per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di Co2

Sante Maiolica, ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services

Nasce un nuovo player industriale europeo: l’italiana Gade e la francese Jean Perrot (business line di Pinette Pei) uniscono le forze per dar vita a un’importante partnership nella settore delle presse piegatrici e cesoie personalizzate. La collaborazione tra le due società porterà allo sviluppo di nuove soluzioni per il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di Co2, il potenziamento delle città, delle infrastrutture e delle fabbriche smart.

Andrea Lazzari e Carlo Magri, managing directors di Gade, commentano: «L’aver condiviso la nostra passione con Jean Perrot potrà avvicinare i nostri prodotti al comparto dell’Industria 4.0, soddisfando anche le esigenze della clientela orientate alle celle di piegatura integrate e l’automazione dei processi. La partnership significherà anche nuove opportunità per i nostri team e i partner esterni».







Erick Rousseau, managing director di Jean Perrot dichiara: «Lo spirito di innovazione di Gade è quello che ci piace e le nostre realtà hanno dimensioni e radici simili. La lunga esperienza di Gade nell’industria manufatturiera apporterà significativi benefici al nuovo gruppo. Siamo davvero entusiasti di lanciare questa iniziativa tutta a vantaggio dei nostri brand e clienti». Andrea Lazzari e Carlo Magri per Gade, Erick Rousseau per Jean Perrot e Jerome Hubert per Pinette Pei guideranno la nuova partnership industriale europea.

Sante Maiolica, ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services, commenta: «Sempre più aziende italiane guardano alle partnership internazionali come la chiave per sostenere il loro posizionamento competitivo. In un mercato globale le dimensioni e la capillarità geografica sono fattori di successo imprescindibili, soprattutto se si vuole, non solo competere con gli operatori globali, ma innovare in maniera continua».














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