L’Università di Pisa entra in Software Heritage, l’archivio universale di tutto il codice sorgente del software

L’ateneo annuncerà all’Internet Festival il processo SWHAP (Software Heritage Acquisition Process), che fornisce una guida per la raccolta e la conservazione di software storici

Si chiama Software Heritage ed è il progetto mondiale senza scopo di lucro – lanciato da Inria (Istituto nazionale francese per l’informatica) in partenariato con Unesco – che persegue l’obiettivo di costruire l’archivio universale di tutto il codice sorgente del software , preservando le preziose conoscenze in esso contenute e rendendolo ampiamente accessibile. L’Università di Pisa ha deciso di sostenere il programma, nell’anno in cui festeggia i 50 anni dalla nascita del corso di laurea in Informatica, il primo in Italia.

SWHAP: la guida per raccogliere e conservare i software che hanno fatto la storia

In occasione dell’Internet Festival (10-13 ottobre a Pisa) si annuncerà un primo importante risultato di questa collaborazione: il processo SWHAP (Software Heritage Acquisition Process) che fornisce una guida dettagliata per la raccolta e la conservazione di software di rilevanza storica, scientifica e culturale. Frutto di lunghi mesi di lavoro, SWHAP ha vocazione ad essere rapidamente promosso a livello internazionale, in collaborazione con UNESCO.







Pur nata in Francia, il Software Heritage è pilotato da un informatico italiano, Roberto Di Cosmo, sostenitore convinto del software libero e scienziato informatico di livello internazionale. Laureato in Informatica all’Università di Pisa, diplomato alla Scuola Normale Superiore, ha ottenuto il dottorato di ricerca nell’Ateneo toscano prima di stabilirsi in Francia.

In una nota lanciata dagli organizzatori del Festival, Di Cosmo dice “… è un segno importante che con Pisa abbiamo sviluppato SWHAP per rispondere alla necessità improrogabile di preservare il patrimonio culturale del software, a vantaggio dell’intera società”. Per il rettore dell’Università pisana, Paolo Mancarella: “… il nostro Ateneo è stato la culla dell’Informatica italiana… Sarà interessante, soprattutto per chi era allora in prima linea, riportare alla luce seguendo il processo SWHAP, il codice sorgente scritto in quegli anni memorabili, riscoprendo  le piccole magie alle quali si doveva ricorrere per sfruttare al massimo le potenzialità dei calcolatori di allora”.

L’Internet Festival di Pisa

Dal 10 al 13 ottobre si apre IF2019, l’Internet Festival 2019 il cui hashtag identificativo sarà #le regoledelgioco. L’evento vuole approfondire gli effetti dell’innovazione digitale su partecipazione, democrazia, informazione, ricerca, intrattenimento e sport, imprenditoria, privacy e commercio con particolare attenzione alla carenza o all’eccesso di regole.

Tredici aree tematiche e tra i tanti eventi, ben dieci dedicati all’Economia e all’impresa. Tutti identificabili da un unico titolo: La posta in gioco. Molti i focus: dall’economia circolare, (motore dello sviluppo che salvaguardi occupazione ed ecosistema) fino all’impresa 4.0 che mette l’innovazione al centro del processo produttivo e al 5G con ricadute non solo in ambito economico, ma sociale e ambientale. Esempi virtuosi e case history metteranno in luce l’esistente in Toscana (a partire dal distretto della pelletteria tra Santa Croce, San Miniato e Pontedera, che ha attivato da tempo un progetto green per la concia) e in campo nazionale.














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