Leonardo: droni, satelliti, Ia e 5G per proteggere il parco di Castel Fusano

La tecnologia verrà utilizzata per garantire la sicurezza sia dal punto di vista ambientale sia da quello dell'ordine pubblico. Il sistema sarà operativo a metà 2022

Leonardo contribuirà alla tutela del patrimonio ambientale della Pineta di Castel
Fusano, area protetta all’interno della Riserva Naturale Statale Litorale Romano. Un’iniziativa che rientra all’interno del Protocollo di intesa che Roma Capitale ha sottoscritto nel 2019 con Esa, l’Agenzia Spaziale Europea.

Cofinanziato da Esa e Asi nell’ambito dell’iniziativa congiunta Space for L’Art (L’Aquila, Roma, Torino) del programma Artes, il progetto di ricerca SES5G – Secure Environment supervisor empowered by Satellite and 5G technology punta a mettere in sicurezza il parco di Castel Fusano sotto il profilo dell’ordine pubblico, degli incendi e della protezione dell’ambiente attraverso tecnologie innovative.







Grazie all’utilizzo di Intelligenza Artificiale e Big Data analytics, dati e informazioni provenienti da fonti e sensori diversi saranno raccolti, filtrati e correlati in unico sistema, cyber sicuro by design, per presentare in tempo reale una fotografia della situazione alle Forze dell’Ordine, supportando decisioni e interventi.

Saranno impiegati droni per il pattugliamento e l’acquisizione di immagini anche in notturna; sensori audio-video per rilevare automaticamente eventi critici come assembramenti, spari o richieste di aiuto; sistemi per riconoscere auto non in regola attraverso la lettura ottica di targhe; sistemi antiincendio in grado di rilevare focolai, anche molto piccoli, fino a 15 km di distanza; reti a banda stretta (Tetra) e a banda larga (Lte e 5G) per coordinare comunicazioni e interventi nel parco. Un aiuto arriverà anche dallo Spazio, con satelliti di osservazione della terra (Copernicus e Prisma) e di telecomunicazione (Athena Fidus) per il monitoraggio delle risorse forestali, il controllo del territorio e di attività illecite e per garantire un back up per le comunicazioni a banda larga in caso di indisponibilità della rete terrestre. In particolare, il satellite Prisma dell’Asi, grazie allo strumento iperspettrale realizzato da Leonardo, è in grado di effettuare da 615 km di altezza un’analisi chimico-fisica dell’area, restituendo informazioni sullo stato di salute della vegetazione e permettendo di generare un modello di rischio incendi.

Il sistema sarà gestito da una sala di controllo del Dipartimento Tutela Ambientale all’interno del parco di castel Fusano e dalla vicina Centrale Operativa Interforze Coi. Sarà fruibile dalla Sala Sistema Roma della Polizia Locale e dalla Sala Operativa della Protezione Civile capitolina, mentre le informazioni saranno disponibili, secondo le proprie specificità, per tutti gli enti impegnati nella sicurezza del parco.

«Siamo orgogliosi di affiancare Roma Capitale e le autorità di pubblica sicurezza con soluzioni tecnologiche di supporto nella gestione delle sfide che si trovano ad affrontare ogni giorno, che si tratti di fornire risposte tempestive in caso di emergenze o di interventi di pianificazione di lungo periodo», commenta Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo. «Leonardo è l’industria che presidia le tecnologie strategiche del Paese e siamo convinti che il nostro ruolo, ancor di più in questa fase di ripartenza, sia di sostenere le amministrazioni, con il nostro know how, nello sviluppo di un territorio connesso, sostenibile, vivibile, resiliente. Si tratta di un impegno preciso, sostenuto da investimenti e da una chiara visione, definito nel nostro Piano Strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030».

«Vogliamo che i cittadini si sentano sicuri quando frequentano la propria città. La Pineta di Castel Fusano è un’area meravigliosa dal punto di vista naturalistico, con grandi potenzialità, e deve essere tutelata e valorizzata», spiega il sindaco di Roma, Virginia Raggi. «Purtroppo, però, è stata spesso colpita da incendi dolosi o scelta come luogo per costruire insediamenti abusivi o per sversare rifiuti illecitamente. Molti cittadini vorrebbero frequentarla di più ma non si sentono abbastanza sicuri. Con questo sistema di sorveglianza, declinato su più livelli, abbiamo la possibilità di avere un controllo più capillare, di monitorare le criticità, di intervenire tempestivamente e di rendere questa area un luogo sicuro e quindi fruibile da tutti».














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