Leonardo, firmato contratto integrativo. Riduzione dell’orario di lavoro, 1.400 euro sul premio di risultato

Il nuovo accordo entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 e prevede una serie di misure per migliorare il welfare aziendale

All'accordo erano presenti l’amministratore delegato, Roberto Cingolani, il condirettore generale, Lorenzo Mariani, il chief people & organization officer, Antonio Liotti, e i segretari generali e nazionali delle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm

Il nuovo Contratto Integrativo Aziendale di Leonardo è stato siglato presso la sede di Unindustria Roma alla presenza dell’amministratore delegato e direttore generale, Roberto Cingolani, del condirettore generale, Lorenzo Mariani, del chief people & organization officer, Antonio Liotti, e dei segretari generali e nazionali delle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm. Il nuovo Contratto Integrativo Aziendale, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024, definisce anche importanti milestone per l’omogenizzazione dei trattamenti economici e normativi dei dipendenti, perfezionando il percorso di armonizzazione avviato nel 2016 con la costituzione della One Company. Già nel mese di luglio 2023, in un contesto caratterizzato da forti elementi di incertezza e volatilità, sia dal punto di vista macroeconomico, per gli impatti dell’inflazione, sia dal punto di vista geopolitico, Leonardo e le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di individuare soluzioni, anche strutturali, di contrasto all’erosione salariale, avevano raggiunto un accordo sulle principali misure economiche che avrebbero fatto parte del Contratto Integrativo Aziendale a valere per gli anni 2024 – 2026. Con la sottoscrizione dell’odierno accordo, sono state introdotte nuove ed ancor più qualificanti misure in grado di rispondere più compiutamente alle varie dimensioni del benessere dei dipendenti, anche extra-lavorativo, e all’esigenza di un più efficace bilanciamento vita-lavoro, in un quadro di compatibilità economica complessiva del Gruppo.

Aumenti previsti

Dopo una lunga trattativa l’ipotesi di accordo prevedrà un aumento economico consistente sul Pdr, incremento di 1400 euro a regime di cui la maggior parte consolidati mensilmente, definendo un unico importo teorico del Pdr a 3300 euro, un aumento del superminimo collettivo non assorbibile al 5° livello (C3 nuovo inquadramento Ccnl) di 63 euro aggiuntivo agli attuali 121,5 euro oggi presenti, e il totale mancato assorbimento degli aumenti del vigente Ccnl dei metalmeccanici. Inoltre di particolare importanza sul tema del salario è il riconoscimento di un elemento economico collettivo e fisso per tutti i nuovi assunti dal 2027.







L’omogeneizzazione dei trattamenti delle maggiorazioni turno in tutto il Gruppo, riconosciute per tutte le ore prestate al 20% fino alle ore 22 e al 50% oltre le ore 22, aumento del valore dell’indennità in reperibilità, aumento dei trattamenti di trasferta, e un nuovo sistema di premio di anzianità con possibilità di fruizione dello stesso annualmente sotto forma di riduzione orario. Aumento dei permessi per la genitorialità e i famigliari disabili, un incremento del congedo per le donne vittime di violenza a carico dell’azienda, polizza integrativa aggiuntiva al piano MetaSalute MS2, aumento dello 0,5% a carico azienda della contribuzione su Cometa, e maggiori tutele per i lavoratori in appalto e in Off-Load. Infine l’avvio di una sperimentazione sulla riduzione dell’orario di lavoro settimanale durante la vigenza dell’integrativo, in tutte le aree produttive e di laboratorio particolarmente diversificate all’interno del Gruppo Leonardo.

Welfare aziendale

Sul fronte del welfare aziendale, con l’obiettivo di mettere sempre più al centro della strategia aziendale la valorizzazione del capitale umano, sono stati individuati nuovi e concreti strumenti generali di rafforzamento dell’impianto esistente, quali: l’adeguamento del modello di assistenza sanitaria integrativa; il rafforzamento della previdenza complementare, mediante l’incremento della contribuzione aziendale; l’attivazione di nuove forme di tutela in favore di tutto il personale in caso di morte o invalidità permanente da malattia. Nell’ottica di promuovere un impegno continuativo nella cura delle proprie persone creando una catena di valore condiviso, consolidare il senso di appartenenza dei dipendenti e al contempo rendere attrattivo il Gruppo per i nuovi talenti, sono state introdotte significative misure di carattere normativo mirate ad esigenze specifiche, in particolar modo focalizzate sui temi della genitorialità, della fragilità, dell’inclusione e della parità di genere, delle esigenze di cura e del supporto alle vittime di violenza di genere.

«Il raggiungimento dell’accordo è stato possibile grazie anche al modello, efficace e moderno, di relazioni industriali e al positivo clima di dialogo e confronto che Leonardo e le organizzazioni sindacali hanno consolidato negli anni, ponendo al centro del Piano di sviluppo del Gruppo la valorizzazione delle aspettative delle persone come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi aziendali», ha dichiarato Antonio Liotti, chief people & organization officer di Leonardo. «In un contesto di trasformazione della tecnologia e del mercato del lavoro, il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale rappresenta la conferma della volontà, sempre più diffusa tra le aziende, di ricercare nuovi equilibri in un contesto sempre più sensibile ad un concetto di welfare che crei maggiore connessione tra diverse tematiche, quali salute e benessere, work-life balance, impatto ambientale».

La parte più innovativa dell’accordo integrativo riguarda la definizione di linee-guida finalizzate alla sperimentazione della rimodulazione dell’orario di lavoro, anche in ottica di riduzione, da realizzarsi in alcune aree aziendali “pilota” direttamente collegate alle attività produttive o di supporto operativo per le quali le leve di flessibilità appaiono praticabili solo attraverso percorsi sperimentali e graduali in grado di accompagnare l’evoluzione dei canoni tradizionali di organizzazione del lavoro. Lo scopo della sperimentazione è identificare le migliori soluzioni in grado di contemperare le esigenze di equilibrio vita-lavoro dei dipendenti coinvolti con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e della produttività aziendale.

La sperimentazione, una volta individuate le aree “pilota” più idonee allo scopo, avrà inizio a partire dall’ultimo trimestre del 2024 e proseguirà per un massimo di 6 mesi. Durante questo periodo, il personale coinvolto potrà beneficiare di misure compartecipate di riduzione dell’orario di lavoro, da fruirsi in modalità collettiva, a fronte di incrementi di produttività ed efficienza che verranno misurati secondo indicatori concordati e tarati sulle specificità dei singoli settori di business.














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