Leonardo: contratto da 75 milioni con la Difesa

L’ex Finmeccanica aggiornerà agli standard Nato i sistemi di identificazione delle Forze Armate italiane

Nuova commessa per Leonardo: il Gruppo guidato da Alessandro Profumo ha firmato un contratto della durata di 6 anni e del valore di circa 75 milioni di euro con l’Amministrazione Difesa, per la fornitura di apparati di identificazione “New Generation Identification Friend or Foe” (Ngiff), aggiornati all’ultimo standard Nato Modo 5 Baseline 3, e l’integrazione degli stessi sistemi sulle piattaforme terrestri e navali delle Forze Armate italiane.

Nel dettaglio, la commessa prevede la fornitura a partire da quest’anno di alcune centinaia di apparati transponder, interrogatori e unità crittografiche e l’upgrade di alcune decine di piattaforme navali e terrestri di diverse classi e tipologie. Con questa capacità le Forze Armate italiane potranno garantire piena cooperazione nelle operazioni congiunte con gli altri Paesi della Nato. L’Alleanza ha infatti indicato come mandatorio l’adeguamento al Modo 5 della capacità di riconoscimento amico/nemico, in accordo al Minimum Military Requirements (Mmr) for Air-to-Air and Surface-to-Air Identification. Quest’ultimo standard consente, rispetto a modalità precedenti, una migliore identificazione, una portata più estesa e un’ottimizzazione degli aspetti di sicurezza.







La tecnologia di identificazione adottata, vitale per le operazioni militari in quanto consente di distinguere le Forze alleate dalle potenziali minacce, è interamente realizzata dall’industria nazionale. In particolare, gli apparati Ngiff Modo 5 useranno tutti la stessa componente di cifratura, sviluppata da Leonardo, l’unica alternativa oggi disponibile sul mercato a sistemi analoghi di produzione statunitense. Sono previsti ulteriori sviluppi contrattuali per dotare della stessa capacità anche i velivoli e gli elicotteri italiani non ancora in linea con il nuovo standard Nato. La società è stata anche scelta dal Ministero della Difesa UK per ammodernare, insieme ad un altro partner, i sistemi di identificazione di oltre 400 piattaforme terrestri, aeree e navali.














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