Leonardo sigla con Agenzia spaziale italiana 2 contratti da 33 mln euro

La consegna dei primi modelli di volo degli strumenti per PlaTino 3 e 4 è prevista per la fine del 2024

La tecnologia Mbhs consente di snellire l'intero processo, ottimizzare l'utilizzo delle risorse e ridurre al minimo le spese operative, con risparmi per la compagnia aerea grazie a un minor costo di gestione per singolo bagaglio

L’Agenzia spaziale italiana ha sottoscritto con Leonardo due contratti dal valore totale di circa 33 milioni di euro per lo sviluppo e realizzazione della camera ad alta risoluzione di PlaTino 3 e della camera iperspettrale di PlaTino 4. I due strumenti ottici di ultima generazione sono il cuore tecnologico delle prossime missioni PlaTino (mini Piattaforma spaziale ad alta Tecnologia), programma di Asi per supportare, mediante l’utilizzo di minisatelliti, un’ampia gamma di missioni nei settori dell’osservazione della Terra, telecomunicazioni e scienza. Per la missione PlaTino 3, Leonardo realizzerà una camera ad altissima risoluzione, ultracompatta e con costi operativi ridotti, capace di catturare immagini di ottima qualità con un livello di dettaglio a terra (risoluzione spaziale) di almeno di 50 cm. Le immagini acquisite dallo strumento potranno così supportare il monitoraggio del territorio e delle infrastrutture, anche a fini di protezione civile.

Per PlaTino 4, Leonardo fornirà invece una camera iperspettrale compatta e leggera di ultimissima generazione. Lo strumento, frutto delle competenze maturate nello sviluppo di Prisma, avrà dimensioni e massa pari a meno della metà di Prisma stesso, pur garantendo pari prestazioni. Grazie alla tecnologia iperspettrale è possibile effettuare dallo Spazio l’analisi chimico-fisica dell’area osservata, fornendo preziose informazioni a supporto della prevenzione di rischi naturali e antropici, del monitoraggio di beni culturali, attività agricole, risorse naturali e atmosfera, e dello sfruttamento delle risorse minerarie. PlaTino 4 opererà in sinergia con Prisma Second Generation, il cui programma di sviluppo è in corso, sempre sotto la guida dell’Agenzia spaziale italiana. Entrambi gli strumenti, per cui Leonardo è responsabile anche del processamento dei dati, ricoprono un ruolo fondamentale nella roadmap tecnologica dell’Asi tesa a sostenere, in ottica evolutiva, le future missioni dell’Agenzia consolidando la leadership dell’Italia nell’osservazione della Terra dallo Spazio.







La consegna dei primi modelli di volo degli strumenti per PlaTino 3 e 4 è prevista per la fine del 2024; la loro realizzazione comporterà l’utilizzo di tecnologie e componenti di ultima generazione e coinvolgerà anche piccole e medie imprese della filiera italiana.














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