Lenovo: 1 miliardo sull’intelligenza artificiale. La strategia sul canale, la sostenibilità e…

di Barbara Weisz ♦︎ Oltre il 96% del fatturato di Lenovo Italia arriva dal canale. L’azienda rinforza la strategia verso i partner: sia sui prodotti rivolti al mercato consumer sia sulle infrastrutture rivolte alle imprese. Investimento 2023 sull'IA: un miliardo di dollari in tre anni. Thinkedge: elaborare i dati dove vengono generati. Ldi: potenziare la manutenzione predittiva. Un tour italiano dedicato ai partner e la case history della Formula 1. Ne parliamo con Cristiano Accolla

L’investimento da 1 miliardo di dollari nell’intelligenza artificiale annunciato da Lenovo nei mesi scorsi va messo a terra potenziando il modello di business concentrato sul canale. Va coniugato attraverso due paradigmi scelti dal colosso IT cinesi per proporre l’intelligenza artificiale al mercato, ovvero “AI for all” (sul cloud, modelli ibridi, direttamente sui dispositivi), e AI edge, particolarmente adatta all’industria, per elaborare i dati nel luogo in cui vengono generati. E va a braccetto con la sostenibilità, per scelta strategica e nel rispetto di obiettivi precisi anche a livello di legislazione internazionale, che il colosso IT persegue con una duplice declinazione. Internamente, attraverso «programmi specifici per arrivare alle emissioni al 2030, e al net zero nel 2050» sottolinea Cristiano Accolla, channel leader Italia. Verso l’esterno, con il potenziamento di Lenovo 360 Circle, una community che mette insieme partner, rivenditori ed esperti per il raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità, e «fornisce a noi un feedback dal mercato, per capire le esigenze di sostenibilità dei clienti».

Per far arrivare le nuove soluzioni al mercato, Lenovo nel 2023 ha dedicato ampio spazio allo sviluppo del canale. Che in Italia vale oltre il 96 per cento del fatturato. Con un tour partito a febbraio e in conclusione a fine anno, sono state organizzate 50 tappe in giro per l’Italia con i distributori ufficiali, per avvicinare l’azienda, e il management, ai partner nell’ottica di declinare, alla fine, l’esigenza dei clienti. Appuntamenti di mezza giornata, ognuno dedicato a un distributore, il quale a sua volta porta un gruppo selezionato di clienti. «In alcune città abbiamo organizzato più di una giornata, perché abbiamo diversi distributori». Il risultato: «sono cresciuti i clienti, alcuni sono anche entrati nel canale». A Milano, il 28 novembre, è stato invece organizzato il Channel Event 2023, anch’esso occasione di incontro con i partner. Il senso è il seguente: in un momento in cui le tecnologie stanno facendo un nuovo salto in avanti, si intensifica la strategia per far arrivare al mercato soluzioni innovative. Con l’obiettivo finale di agevolare il percorso di crescita delle imprese. Fra le soluzioni per l’industria, datacenter, edge e infrastrutture che vanno sotto i marchi Thinkedge, Thinksystem e ThinkAgile. Ma anche con novità in vista sul fronte degli smartphone, non per il mercato consumer (o meglio, non solo per il mercato consumer), ma anche per il segmento business. Il punto di partenza, spiega Accolla, intervistato da Industria Italiana, è rappresentato dal fatto che «le esigenze dei clienti diventano sempre più articolate e complesse.







Le aziende sono chiamate a doversi attrezzare digitalmente in una modalità più performante dal punto di vista sia di dispositivi che di infrastruttura. La mole di dati che dobbiamo movimentare è enorme, si parla di tre trilioni di operazioni al secondo. Questo comporta la necessità di doversi adeguare tecnologicamente da parte delle aziende clienti, ma rappresenta anche un’opportunità dal punto di vista del canale». Facciamo un esempio di come l’intelligenza artificiale può andare incontro a specifiche esigenze di un’impresa: «all’interno del nostro ciclo di servizi, c’è un software che si chiama Lenovo Device Intelligence, Ldi, che permette al canale di poter estendere ai nostri clienti una risposta sullo stato di salute della macchina. Questo software va a interpretare il modo in cui i pc lavorano, individua le componenti più stressate, esamina gli eventuali rischi per il futuro, ad esempio può segnalare un pericolo di surriscaldamento, o di guasti. Fornisce una risposta predittiva, che permette alle aziende di poter decidere se attuare o meno degli interventi. Che possono essere di vario genere: l’impresa può semplicemente decidere di utilizzare un macchinario in un modo diverso, o di modificare l’organizzazione del parco macchine potenziando alcuni elementi oppure viceversa depotenziarne altri». Ldi ha tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale, viene aggiornato con cadenza mensile, consente di monitorare l’intera flotta di pc da un unico pannello di controllo, è integrabile con la versione Plus che potenzia le funzionalità predittive.

 

L’IA sull’edge, il caso di Sonny’s enterprises

Cristiano Accolla, channel leader Italia

Un altro esempio, che fra l’altro ben rappresenta la filosofia basata sull’IA on edge, è invece Think Edge. «Ci sono casi in cui le architetture tradizionali possono creare problematiche, pensiamo magari ad ambienti specifici», sottoposti a sollecitazioni non ordinarie (temperature elevate, condizioni atmosferiche). Il server di punta ottimizzato edge è SE455 V3, lavora in presenza di temperature fino a 55 gradi con alimentazione CA o CC per le situazioni più difficili, mentre nelle situazioni più tranquille funziona silenziosamente a 40 dbA. Dotato di un processore Amd 8004 Epyc, aggiunge all’edge computing la tecnologia dei processori Zen4c di quarta generazione consentendo un più alto numero di core in un dispositivo a ingombro ridotto, e garantendo una maggiore efficienza energetica ed elevati livelli di prestazioni. Garantisce capacità di calcolo AI avanzate in un dispositivo che ha dimensioni ridotte rispetto ai server rack tradizionali.

Un caso di utilizzo di Thinkedge (versione SE70) è rappresentato da Sonny’s enterprises, produttore di macchinari per il lavaggio auto, che usa il server per un’innovativa applicazione di computer vision. Una videocamera dotata di intelligenza artificiale monitora i veicoli mentre sono nel tunnel di lavaggio per rilevare il rischio di incidenti che interrompono la linea. Per esempio, rilevando quando due  veicoli sono troppo vicini, cosa che spesso succede per frenate improvvise da parte di chi sta alla guida. Quando l’applicazione era in fase sperimentale, si è verificato un cortocircuito, causato da un problema con la piattaforma di edge computing. Da qui l’esigenza di individuare una soluzione con caratteristiche di resistenza e affidabilità adatte all’applicazione.

 

La strategia di canale, dal progetto allo smaltimento

Questa è un’applicazione industriale in cui è stato utilizzato un singolo prodotto, ma l’approccio alle esigenze di digitalizzazione di un’impresa, di una pubblica amministrazione, di un ente, è a 360 gradi e può comprendere software piuttosto che l’organizzazione di un’intera infrastruttura. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale consente una sempre maggior valorizzazione dei dati. I partner del canale assistono il cliente dalla fase di valutazione fino all’eventuale disinstallazione dell’hardware e allo smaltimento delle componentistiche. Passando attraverso tutte le diverse fasi: progettazione, implementazione (con gestione della migrazione), supporto, manutenzione. Il tutto è gestibile con formule as a service.

Qui c’è un altro esempio emblematico, anche per il fascino che esercita, ovvero la partnership con la Formula 1. La società che gestisce le corse automobilistiche ha a disposizione un’enorme quantità di dati, generati dall’organizzazione: aziende, impianti sportivi, ma anche singole auto. Per esempio, le forze G colpite dai piloti in curva, l’angolo di sterzata, il freno, quanto il pilota sta spingendo sull’acceleratore, l’audio e il video dalle telecamere e dai microfoni. Lenovo ha messo a punto un’infrastruttura tecnologica che li elabora, e consente alla Formula 1 di metterli a disposizione delle scuderie: server, dispositivi edge, laptop, workstation, tablet, smartphone, e software. Con Lenovo Ars (asset recovery service) vengono riciclate le tecnologie, abilitando quindi sostenibilità ed economia circolare, e vengono eliminati in modo sicuro e affidabile tutti i dati.

Questa è un’applicazione industriale in cui è stato utilizzato un singolo prodotto, ma l’approccio alle esigenze di digitalizzazione di un’impresa, di una pubblica amministrazione, di un ente, è a 360 gradi e può comprendere software piuttosto che l’organizzazione di un’intera infrastruttura

L’IA per il canale

Il miliardo di dollari che Lenovo ha investito nell’IA «serve sia per continuare ad applicarla ai nostri dispositivi sia a svilupparla – sottolinea Accolla -. Oggi siamo a un buon livello, e vogliamo abilitare e sensibilizzare il mercato all’adozione delle ultime tecnologie. Più le imprese utilizzano l’intelligenza artificiale, più ne capiscono i vantaggi e investono loro stesse. Il nostro ruolo è anche quello di trasmettere a tutti i nostri business partner i reali vantaggi dell’AI, facendo un’opera di stimolo». Il programma di canale Lenovo 360 prevede diversi livelli di specializzazione per i partners: expert programs, authorized, gold e platinum. Coloro che hanno quest’ultima qualifica e operano in diversi paesi hanno la classificazione Platinum Plus. Nell’ambito del canale il programma Engage consente di acquisire certificazioni verticali.

l programma di canale Lenovo 360 prevede diversi livelli di specializzazione per i partners: expert programs, authorized, gold e platinum. Coloro che hanno quest’ultima qualifica e operano in diversi paesi hanno la classificazione Platinum Plus. Nell’ambito del canale il programma Engage consente di acquisire certificazioni verticali

La sostenibilità: Lenovo 360 Circle

Sul fronte della sostenibilità, Lenovo come detto ha strategia che riguardano la riduzione dei consumi interni, il raggiungimento dei target al 2023 e al 205, la realizzazione di prodotti sempre più ecosostenibili, e anche qui la sensibilizzazione dei partner per creare un ecosistema. Per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e di net zero al 2050, è coinvolta tutta la filiera produttiva. «molti prodotti vengono realizzati con materiali riciclati e imballaggi biologici». Entro il 2023 verrà aumentata del 50% l’efficienza energetica di desktop e server, e del 30% quella di notebook e smartphone. Attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici dal biennio 2018-2019 al 2022-2023 ha triplicato la produzione di energia solare. Ha intensificato i programmi interni di crescita dei talenti, e aderisce alle linee guida Onu sull’empowerment femminile (in base ai dati contenuti nel bilancio Esg, ha attualmente il 37% di rappresentanza femminile tra i suoi dipendenti e il 28% in ruoli tecnici).

«A livello di canale, crediamo molto nella collaborazione – spiega Accolla -. Abbiamo creato Lenovo 360 Circle, che mette insieme rivenditori, le nostre competenze, esperti di settore, con l’obiettivo di portare un beneficio molto maggiore al cliente. Anche per noi è un modo per avere un feedback dal mercato, ci aiuta a comprendere le esigenze di sostenbilità dei clienti. Questa comunità è stata avviata da tempo, abbiamo molti rivenditori che ne fanno già parte, prevede il raggiungimento di obiettivi comuni. Ognuno ha il proprio ruolo: chi è all’inizio del percorso e quindi vuole avere nuove informazioni, chi invece è in uno stato avanzato e di conseguenza ha una parte più attiva, chi infine ha un livello strutturato e quindi può condividere informazioni. Il tasso di adesione dei rivenditori a Lenovo 360 Circle è in crescita, e noi abbiamo l’ambizione di coinvolgere tutti i partner».

Sul fronte della sostenibilità, Lenovo ha strategia che riguardano la riduzione dei consumi interni, il raggiungimento dei target al 2023 e al 205, la realizzazione di prodotti sempre più ecosostenibili, e anche qui la sensibilizzazione dei partner per creare un ecosistemaa

Il Lenovo partner hub

L’adesione può avvenire attraverso il Lenovo Partner Hub, che nel corso del 2023 si è arricchito di nuove funzionalità: il nuovo Lenovo 360 Solution hub, che mette a disposizione strumenti per le vendite, Lenovo Engage, che fornisce corsi e certifica le competenze. Sono state inserite cinque competenze di base (Life Cycle Services, Workforce Performance, Infrastructure, Advanced Infrastructure e TruScale), a cui si aggiungono quelle verticali (smart collaboration, workstation, services, data management solutions, intelligent devices partners, infrastructure solutions partner).














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