Le competenze del futuro al centro del World Manufacturing Forum 2019

Dal 25 al 27 settembre a Cernobbio leader dell’industria e istituzioni internazionali si confronteranno sulle innovazioni del manifatturiero. Sarà inoltre presentato il Global Report, che illustrerà i diversi skill richiesti e le differenti iniziative per promuovere una forza lavoro qualificata

Tutto è pronto per l’edizione 2019 del World Manufacturing Forum, la piattaforma che promuove lo sviluppo e la competitività del settore manifatturiero e che riunisce il gotha del manufacturing mondiale. Presso Villa Erba a Cernobbio (Como), dal 25 al 27 settembre i big dell’imprenditoria e le istituzioni tracceranno le traiettorie future dell’industria manifatturiera globale, confrontandosi sulle sfide dell’Industry 4.0 e sulle potenzialità del digitale.







In particolare, come sottolineato già dal titolo di questa edizione “New skills for future manufacturing”, i riflettori sono puntati sulle competenze del domani, e sul modo in cui le aziende possono accedervi. Fondamentale, per rimanere competitivi e crescere sul mercato, colmare lo “skill gap” che ha colpito molte realtà durante questa quarta rivoluzione industriale.

Il programma e i relatori del World Manufacturing Forum 2019

 

Una sintesi del programma dell’evento

 

Mercoledì 25 settembre 

Durante un intervento di Oliver Bridge e David Bovis di Grant Thornton Uk si discuterà dei requisiti fondamentali di cambiamento per un’azienda manifatturiera per preparare nuove trasformazioni operative, produttive, di automazione e gestionali. I partecipanti apprenderanno il quadro di valutazione della disponibilità al cambiamento CAM-I e la sua applicabilità per aiutare le imprese manifatturiere a prepararsi alla trasformazione prevista. In seguito, Natasha Teeling e Ruth Brunskill di Grant Thornton Uk spiegheranno ai presenti come la gestione dei costi e i costi target possono aiutare le imprese manifatturiere ad essere più competitive nei mercati scelti. In questa sessione verranno discussi casi di studio sulla redditività di clienti, prodotti e canali.

Pdes, Inc. illustrerà gli standard che consentono l’implementazione efficace delle soluzioni Industry 4.0 per gli Oem e le loro catene di approvvigionamento. In particolare, Michael R. Jahadi, Presidente di Pdes, affronterà la questione sia dal punto di vista dell’Oem che della catena di approvvigionamento. Una trasformazione digitale efficace e una catena di fornitura integrata sono un obiettivo aziendale fondamentale per la maggior parte delle imprese manifatturiere. La quarta rivoluzione industriale è un gruppo interconnesso di funzioni tecnologiche che possono fornire maggiori opportunità di sostenibilità e crescita all’interno delle imprese manifatturiere avanzate. Per migliorare l’interconnettività di Industry 4.0, gli standard tecnici fungono da fattori chiave che abilitano. La catena del valore aerospaziale sta diventando sempre più globale, con fornitori in molti paesi che supportano produttori negli Stati Uniti e in Europa, in molti mercati nazionali. Ciò implica l’uso di standard globali e il valore di sfruttamento di tali standard.

Jean-Pierre Souzy di Airbus parlerà del caso della propria azienda. L’interoperabilità e gli standard sono fattori chiave per lo sviluppo di strategie Digital Twin e per supportare lo sviluppo del Digital Design Manufacturing and Support (DDMS) presso Airbus. DDMS è il nuovo programma di AIRBUS che mira a massimizzare il valore della continuità digitale attraverso funzioni e operazioni, compresa l’impresa estesa (la catena di fornitura).

Virgilio Basilico di Vibram, il marchio più noto del Made in Italy nel settore delle suole tecniche, sportive e di lusso, porterà come esempio il caso della propria azienda, esempio concreto di come la trasformazione digitale può fornire la risposta adeguata alla richiesta di produzione personalizzata. Vibram voleva ottimizzare il processo di produzione, l’uso ottimale delle linee e lo stampaggio delle suole per offrire ai clienti una risposta più precisa in termini di “time to market”. Robochain di “Altea UP Intelligent Factory Suite” consente la simulazione di diversi scenari di produzione in base alle diverse esigenze del mercato, aumenta il volume di produzione, riduce il time to market, riduce i costi e consente la condivisione di know-how aziendale.

Case history molto interessante quella che riguarda il Gruppo Feralpi e Clarex, che ha supportato il produttore d’acciaio nello sviluppo di una soluzione su misura che garantisce una tracciabilità completa lungo l’intera catena di approvvigionamento. Clarex è un partner Sap Gold e offre ai suoi clienti soluzioni digitali end-to-end per lo sviluppo del loro business.

Ajei Gopal, ceo di Ansys, leader di mercato nella tecnologia di simulazione ingegneristica, discuterà della trasformazione digitale nelle imprese di ingegneria e del perché la sua azienda vede i materiali come un anello mancante critico. Questa analisi ha portato alla recente acquisizione da parte di Ansys del pioniere dell’intelligence dei materiali, Granta Design. Il professor David Cebon del Cto di Granta esaminerà il lavoro di Granta in settori come quello aerospaziale, automobilistico e sanitario, che ha portato a benefici da milioni di dollari e alla prevenzione di rischi aziendali critici attraverso un’efficace gestione delle informazioni sui materiali.

Alle ore 16, il direttore di Industria Italiana Filippo Astone modererà un intervento dal titolo “Visioni e pratiche regionali che rispondono alle sfide della produzione globale”. Questa iniziativa è uno dei principali eventi organizzati sotto la Presidenza lombarda dell’Associazione Four Motors for Europe. Le regioni fondatrici dell’Associazione sono Alvernia-Rodano-Alpi, Baden-Württemberg, Catalunya, Lombardia. Catene produttive innovative e il futuro del settore manifatturiero sono un’area chiave di cooperazione del programma di lavoro proposto dalla Lombardia alle regioni partner. I quattro motori per l’Europa sono le principali regioni manifatturiere in cui lo sviluppo industriale è strettamente collegato alla capacità di innovazione sostenuta da tutti i sistemi territoriali. L’evento collaterale dedicato ai Quattro motori per l’Europa è organizzato nell’ambito del Meeting annuale del World Manufacturing Forum 2019.

 

Giovedì 26 settembre 

Ad aprire i lavori saranno Alberto Ribolla – presidente World Manufacturing Foundation, Marco Bonometti – presidente Confindustria Lombardia, Fabrizio Sala – Vice President, Regione Lombardia, Marco Taisch – docente del Politecnico di Milano.

Strategie aziendali e politiche industriali per la produzione digitale saranno tra gli argomenti cardine della mattinata. Infatti, le strategie nazionali per la rivitalizzazione industriale si stanno ora concentrando sulla proliferazione di nuove tecnologie e sul panorama in rapida evoluzione delle industrie in tutto il mondo. Il nuovo quadro politico funge da guida strategica per consentire la trasformazione del settore manifatturiero e accelerare l’adozione dell’Industria 4.0 e delle tecnologie correlate in risposta alla Quarta rivoluzione industriale. Nel panel di apertura, i pilastri chiave delle agende nazionali di diversi paesi, come Brasile, Cina, Germania, India, Italia, Giappone, Sudafrica, Stati Uniti e altri, saranno presentati e condivisi tra tutti i membri del panel e il pubblico. Gli speaker saranno: Dennis Darby – President e ceo, Canadian Manufacturers & Exporters; Renate Hornung-Draus – Managing Director, Confederation of German Employers’ Associations (BDA); Nadine Girault, Minister, Ministry of international affairs of Quebec; Jeroen Heijs – Director for Industrial Policy, Ministry of Economic Affairs & Climate Policy of the Netherlands; Mehmet Fatih Kacir – Deputy Minister, Ministry of Industry and Technology, Republic of Turkey; Ahmed Taha Elborai – Deputy Minister, Ministry of Trade and Industry of Egypt.

Il secondo panel della giornata si occuperà delle competenze e del sistema di istruzione globale in vari settori manifatturieri. Infatti, il cambiamento delle competenze nel settore manifatturiero differisce per industria e settore. Le condizioni di partenza, gli investimenti nell’adozione della tecnologia, la disponibilità delle competenze e l’adattabilità della forza lavoro, fanno sì che settori diversi abbiano esigenze e approcci diversi alle competenze future. Tuttavia, una preoccupazione condivisa sarà la riqualificazione dei lavoratori, da ruoli che diminuiranno a quelli con prospettive positive. Man mano che l’attenzione si sposta sullo sviluppo delle competenze, anche i lavoratori come le nuove tecnologie continueranno a evolversi e il posto di lavoro passerà a una produzione più sana e incentrata sull’uomo. La sessione mira a discutere e presentare le peculiarità delle competenze future in diversi settori manifatturieri. Quali competenze sono necessarie per la trasformazione delle diverse industrie manifatturiere? In che modo un’istruzione globalizzata sostiene l’apprendimento permanente dei lavoratori non solo nelle scuole (scuole superiori, università e università)? Una delle discussioni principali riguarda il ruolo delle aziende nella riqualificazione e “riqualificazione” dei lavoratori esistenti. Qual è il ruolo dell’apprendistato e come integrano l’istruzione formale? I relatori saranno: Rhonda Barnet- President & Chief Operating Officer, AVIT Manufacturing; Giovanni Brugnoli- Vice president for Human Capital, Confindustria; Esther Lynch – Deputy General Secretary, European Trade Union Confederation; Jun Ni- Professor and Director, University of Michigan; Leo Reddy- Chair, President and Founder, Manufacturing Skill Standards Council (MSSC).

L’ultimo intervento della giornata sarà dedicato al futuro dei lavori nel mondo. Con l’ascesa della quarta rivoluzione industriale, molti lavori si stanno evolvendo. Per supportare questa cambiamento, sono necessarie nuove competenze. È evidente che queste trasformazioni stanno influenzando molti settori industriali, ma il comparto manifatturiero è tra i più colpiti dall’introduzione di molte tecnologie di produzione innovative. Da un lato ci sarà la creazione di nuovi ruoli mentre al contrario ci sarà l’eliminazione di altri. L’obiettivo di questa sessione è capire come si evolverà la forza lavoro per allinearla ai requisiti di competenza di Industry 4.0. L’importanza delle competenze “difficili” aumenterà a causa della necessità di automazione della produzione. Pertanto, le competenze “dure” dei lavori futuri sono diverse da quelle attuali e gli operai del futuro devono essere pronti a questi cambiamenti. Gli speaker saranno: Francisco Betti – Government Engagement and Future of Production Lead, World Economic Forum; Tony Bond – Executive Vice President & Chief Innovation Officer, Great Place to Work; Achim Kampker – Co-Founder and Former CEO at Streetscooter, Professor at RWTH Aachen; Jong Seok Lee – Professor, POSCO and Sungkyunkwan University; Dov Moran – Managing Partner, Grove Ventures.

 

Venerdì 27 settembre 

Il primo intervento dell’ultima giornata del Forum si focalizzerà sul quadro politico per lo sviluppo delle competenze industriali nei Paesi emergenti. Con l’avvento della quarta rivoluzione industriale e il dirompente cambiamento tecnologico, la necessità di competenze tecniche specializzate richiede attenzione immediata. Gli skill richiesti per entrare nel settore manifatturiero dipendono sia dai livelli di sviluppo e industrializzazione, sia dal progresso tecnologico e dall’integrazione nelle catene del valore globali. Inoltre, poiché un numero crescente di posti di lavoro attuali diventa vulnerabile all’automazione, i settori pubblico e privato devono riunirsi per far avanzare i programmi di sviluppo delle competenze al fine di fornire un pool di lavoro qualificato per i lavori del futuro. Allo stesso modo, devono sviluppare o migliorare la competitività industriale. Questa sessione esplorerà come le economie emergenti stanno promuovendo e sfruttando la rivoluzione in atto attraverso sistemi educativi e politiche di competenze. Verranno inoltre discussi e messi in mostra la produzione frugale e l’ingegneria dell’innovazione frugale. I relatori saranno: Li Yong – Director General, United Nations Industrial Development Organization (UNIDO); Jürgen Tiedje – Head of Unit, DG Research and Innovation, European Commission; Agostinho João Almeida, Director, C4IR; Olga Memedovic, Chief of the Business Environment, Cluster and Innovation Division, and Deputy Director of the Department of Trade, Investment and Innovation, UNIDO; Sardar Ahmad Nawaz Sukhera, Secretary of Commerce, Pakistan Ministry of Commerce; Afia Owusu-Forfie, Director, Women Who Code.

Il secondo ed ultimo panel della giornata si occuperà delle tecnologie disruptive per arricchire il viaggio della trasformazione digitale. La digital transformation offre la possibilità di sviluppare nuovi modelli di business. L’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale, l’automazione dei processi di robotica, l’apprendimento automatico e la blockchain aumentano l’importanza dei dati che sono alla base per arricchire il percorso di trasformazione digitale. Oggi, ogni decisione organizzativa su una strategia di trasformazione digitale è guidata dai dati. Nel mondo odierno dell’interruzione digitale, i dati sono la risorsa più preziosa per un’organizzazione. Le aziende possono trasformarsi attraverso i dati e i dati vengono trasformati attraverso la digitalizzazione. I metodi di apprendimento automatico richiedono enormi set di dati e un aumento della potenza con più dati, rendendo l’accesso ai dati un vantaggio competitivo chiave. Ciò è potenzialmente in conflitto con la prevalente cultura ed etica industriale globale, che enfatizza la non divulgazione dei dati, in particolare per i concorrenti. I relatori saranno: Andrea Chiesi – Director R&D Project & Portfolio Management, Chiesi Group; Lloyd F. Colegrove – Director of Data Services and Fundamental Problem Solving, The Dow Chemical Company; Thérèse de Liedekerke, Deputy director general, Business Europe; Bruce Kramer – Senior Advisor, National Science Foundation; Max Lemke – Head of Unit for “Technologies and Systems for Digitising Industry”, DG Connect, European Commission.

 

QUI il programma del World Manufacturing Forum 2019














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