La Blockchain per la tracciabilità del Made in Italy

Il progetto sperimentale che vede al lavoro Mise, Ibm e aziende del tessile abbigliamento apre la strada all'utilizzo delle nuove tecnologie per opporsi alla contraffazione

Difesa dell’eccellenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali, lotta alla contraffazione e sostegno alla competitività delle imprese manifatturiere sfruttando il potenziale abilitante del digitale: è questa la finalità del progetto pilota Blockchain per la tracciabilità del Made in Italy, che vede al lavoro il Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto di IBM e la collaborazione di associazioni e aziende della filiera del tessile italiano.

Un progetto europeo

Il progetto – presentato ieri a Roma dal Ministro Stefano Patuanelli, dall’a.d. di IBM Italia, Enrico Cereda e dal direttore generale del Mise, Mario Fiorentino – in buona sostanza consente al brand la visione sulle fasi di lavorazione subite dalla materia prima (filatura, tessitura, nobilitazione e confezionamento), ma anche su origine ed eventuali certificazioni disponibili; il consumatore, invece, ottiene informazioni di sintesi (origine, qualità, sostenibilità, etica) sul prodotto che sta acquistando.







Patuanelli ha sottolineato “…Stiamo lavorando a livello europeo nell’ambito della European Blockchain Partnership al fine di esportare il modello italiano di protezione delle filiere produttive attraverso le tecnologie emergenti. Pensiamo che in questo ambito il nostro Paese possa giocare un ruolo di leader a livello comunitario”.

Trasparenza  e tracciabilità anche nell’agroalimentare

La blockchain per la tracciabilità del Made in Italy è un modello sperimentale, che partendo dai bisogni delle imprese del mondo tessile e dell’abbigliamento, può applicarsi ad altri ambiti ed essere replicato in altri settori industriali.

La prossima sperimentazione investirà l’agroalimenatre. Per l’a.d. di Ibm Italia Cereda, “L’apertura alla competizione dei mercati globali pone il brand Made in Italy nella condizione di dover assicurare la massima trasparenza e tracciabilità. E l’uso della blockchain è l’innovazione che può consentire alle nostre imprese di garantire i propri prodotti, differenziandoli in termini di qualità e sostenibilità e ciò permetterà ai consumatori di scegliere con la massima consapevolezza.”














Articolo precedenteFnm: ricavi a 223,5 milioni di euro (+1,5%) nei primi 9 mesi 2019
Articolo successivoSaipem. Rumours di fusione con Subsea 7 e contratti pari a circa 880 milioni di Usd






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui