Kpmg, le sfide del Ceo al tempo del Coronavirus

Il Covid-19 ha messo le aziende di fronte a una crisi complessa e inattesa. I Chief Executive Officer dovranno essere in grado di gestire le criticità nel breve periodo, riuscendo allo stesso tempo ad elaborare una nuova visione di futuro. I consigli della multinazionale della consulenza

Da qualche giorno ormai l’epidemia generata dal Covid-19 è stata ufficialmente riconosciuta e classificata dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità come pandemia. Con il diffondersi del virus che minaccia la salute delle persone e le principali economie mondiali, i Ceo delle imprese si trovano a dover affrontare una crisi del tutto inattesa e dagli effetti ancora difficili da prevedere e misurare.

Kpmg, multinazionale specializzata nei servizi professionali alle imprese, ha stilato le priorità degli amministratori delegati: dallo smart working alle strategie a lungo termine, passando per il risk management.







 

Smart working: come gestire la nuova forza lavoro digitale

La priorità assoluta per chi gestisce un’azienda oggi è quella di tutelare la salute e la sicurezza delle persone che ci lavorano. Per questo, già prima dell’entrata in vigore dei decreti del Governo, molte aziende abilitate ad attivare lo smart working hanno fin da subito incentivato e implementato la possibilità di lavorare da remoto, evitando quindi spostamenti non necessari per ridurre i rischi.

Lo smart working è entrato da tempo in diverse organizzazioni italiane, ma mai in modalità così estesa e prolungata. I Ceo si trovano oggi a dover guidare una ‘forza lavoro digitale’, team di persone che non condividono uno spazio fisico e che lavorano insieme grazie ai mezzi messi a disposizione dalla tecnologia e dall’innovazione, ma senza alcun contatto fisico. Si tratta sicuramente di una sfida piuttosto complessa nella gestione diretta dei collaboratori, ma allo stesso tempo rappresenta un passo avanti importante per l’innovazione delle aziende.

In questo senso l’emergenza Covid-19 può rappresentare un acceleratore del cambiamento nelle aziende, che richiede anche un maggior esercizio della delega da parte delle persone con ruolo di coordinamento ed un maggior senso di accountability da parte dei membri del team.

 

Gestire lo shock nel breve periodo e immaginare la strategia del lungo termine

Gli impatti più gravi del Covid-19 saranno sui Paesi ad alto indebitamento privato. Fonte Kpmg

Con la crisi dell’economia generata dal coronavirus, i Ceo si trovano a dover rispondere a diverse sfide di breve periodo. La prima è quella di analizzare i rischi più immediati per il proprio business: la continuità della supply chain e dellaliquidità innanzitutto. Occorre pianificare i flussi di cassa nell’immediato, monitorare gli incassi e il magazzino e centralizzare spese e pagamenti.

Allo stesso tempo, però, il compito dei Ceo è quello di guardare anche al futuro: ripensare i piani e le organizzazioni sotto diversi punti. Questa crisi cambierà per sempre il modo di vedere e gestire il business e porrà le imprese davanti a sfide vecchie – come il ritorno dei confini, dei nazionalismi e dei blocchi alla circolazione di persone e merci – e nuove – come la gestione dei rischi in ottica strategica.

Una visione più ampia, che non si limiti solamente a risolvere i problemi più impellenti, sarà necessaria per dare vita ad un nuovo business più resiliente.

 

Una nuova gestione dei rischi

Gli impatti più gravi del Covid-19 saranno sui Paesi ad alto indebitamento privato e con maggiore invecchiamento della popolazione. Fonte Kpmg

Il risk management è un’attività sempre più cruciale nelle imprese. Tuttavia, la crisi causata dal Covid-19 ha dimostrato quanto le aziende abbiano ancora molto lavoro da fare, in questo senso.

Oggi, ancora troppo spesso, il risk management in azienda si limita a scenari più o meno prevedibili, più o meno complessi, ma sempre legati solo alla sfera del business e sempre gestiti secondo l’ottica della compliance e non ancora in ottica strategica.

Questo oggi non basta più. Questa crisi lo sta dimostrando.

Il rischio è un aspetto pervasivo ed intrinseco della società contemporanea, interconnessa e globalizzata, che si muove e si modifica ad una velocità mai vista prima. I CEeo sono chiamati a immaginare e implementare sistemi di risk management strategici, che includano tra i rischi quello geopolitico, sociale, sanitario e che, grazie ai mezzi messi a disposizione dalla tecnologia e dall’innovazione come i Data Analytics, siano predittivi per anticipare il maggior numero di rischi.














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