Intesa Sanpaolo: 1.5 miliardi per la decarbonizzazione e l’internazionalizzazione delle pmi

Due plafond nell’ambito di Motore Italia, destinati al rilancio del “Sistema Casa” con investimenti in economia circolare e sostenibilità

Nel 2023 l’export distrettuale è rimasto sostanzialmente stabile, confermando i livelli record toccati nel 2022 quando per la prima volta si era superata di slancio la quota dei 150 miliardi di euro esportati

In occasione del Salone del Mobile di Milano, Intesa Sanpaolo ha annunciato di aver messo a disposizione delle pmi due nuovi plafond nell’ambito del programma Motore Italia. Questi fondi potranno essere utilizzati per investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale (1 miliardo di euro) e per favorire l’internazionalizzazione delle imprese (500 milioni di euro).

Si rinnova in tal senso la partnership di lungo corso tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e il Salone del Mobile, iniziata nel 2017, nel solco di una collaborazione pluriennale che vede il primo gruppo bancario italiano impegnato a favore della ripresa economica, sociale e culturale del Paese.







Sostenibilità ed export rappresentano i due driver principali della crescita del settore del mobile come emerge dal report elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. La sostenibilità rappresenta peraltro anche il motivo che caratterizza il Salone del Mobile Milano 2021, tutto ispirato, sia in termini di allestimento, sia in termini di sviluppo di nuovi prodotti, al tema dell’impatto ambientale, dell’eco-design, del riciclo e dell’utilizzo di nuovi materiali a impatto zero.

Intesa Sanpaolo è attiva con diverse soluzioni per accompagnare le imprese verso la transizione sostenibile: oltre al plafond di 6 miliardi di euro dedicato all’economia circolare e al Circular Economy Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, Intesa Sanpaolo ha lanciato nel 2020 gli S-Loans. Si tratta di una la linea specifica di finanziamenti creati per supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro. Di recente, ha avviato un’ulteriore iniziativa in questo ambito, S-Loan Climate Change, unica nel panorama bancario italiano e con garanzia Sace all’80%, grazie alla quale fornirà anche alle imprese associate a FederlegnoArredo un nuovo strumento destinato a indirizzare le scelte di investimento delle imprese verso la riduzione dell’impatto sul cambiamento climatico.

Altro asse della crescita è costituito dall’export, fattore di traino nel recupero dei fatturati aziendali. Il Made in Italy è un marchio apprezzato e riconosciuto sui mercati esteri come evidenzia l’indagine presentata oggi, con particolare riferimento al settore dei mobili: qualità e stile italiano vengono ricercati e il livello di crescita delle esportazioni è un segno tangibile di tale qualità. A sostegno delle imprese del settore, Intesa Sanpaolo mette a disposizione un nuovo plafond di 500 milioni di euro per finanziamenti a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione, oltre a una rete di circa 200 specialisti estero in affiancamento ai gestori per individuare le migliori soluzioni. Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate per le pmi rappresenta una delle aree di intervento strategiche di Motore Italia con l’obiettivo di favorirne la crescita dimensionale e proiettarle anche sui mercati internazionali.

Le iniziative e i plafond dedicati al settore rientrano nel più articolato programma Motore Italia, il piano strategico di Intesa Sanpaolo che, lanciato quest’anno, mette a disposizione 50 miliardi di euro per iniziative a supporto della crescita e della liquidità finanziaria, e un piano di interventi con l’obiettivo di aiutare le pmi ad affrontare la ripresa del ciclo economico e le nuove sfide, includendo investimenti per la transizione sostenibile, in coerenza anche con le linee guida del Pnrr.

Motore Italia corrisponde infatti  a una logica integrata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: ammontano a 120 miliardi di euro le risorse aggiuntive per le pmi che il Gruppo mette a disposizione (su 400 miliardi complessivi) a integrazione delle risorse pubbliche nell’arco di tale Piano e specificatamente sulle missioni previste dal piano di rilancio del paese (ossia digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute).














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