Innovazione e ricerca: Sid con Mib Trieste, Lef e Obloo a sostegno delle startup deep tech

Durante il master teorico pratico, i ricercatori selezionati saranno affiancati da manager provenienti da diversi Paesi

Aula Sid Obloo Mib Lef

«Il fulcro pedagogico su cui si basa questo progetto sta proprio nel confronto tra gli scienziati, protagonisti di un loro percorso di trasformazione in imprenditori, e i manager di aziende consolidate che intendono evolvere i loro approccio alla gestione d’impresa tramite le competenze e il mindset imprenditoriale che il mondo del technology transfer può offrire generando così una spinta all’evoluzione organizzativa e strategica. In questo dialogo tra scienza e impresa, Scuola Italiana Design ha un ruolo importantissimo perché pone le basi per affrontare la concretizzazione di queste possibili innovazioni con solide metodologie derivanti dal design. Metodi che mettono sempre al centro l’utilizzatore, del prodotto e l’ergonomia dei processi organizzativi. Uno tipo di competenza fondamentale sia per chi sviluppa nuove soluzioni per il mercato sia per chi deve disegnare e governare le organizzazioni moderne, che devono essere capaci di apprendere ed evolvere autonomamente».

È con queste parole che Francesco Venier, direttore della divisione Executive Education di Mib School of Management di Trieste, presenta il master targato Sid, Mib Trieste, Lef e Obloo specializzato in deep tech. Nello specifico, sono una quindicina i ricercatori di circa 10 startup e idee d’impresa nella fase di PoC (Proof of Concept, test iniziale di valutazione di idea imprenditoriale) selezionate da Obloo | Venture Factory (advisor di fondi deep tech per circa 70 milioni di euro) tra i migliori progetti nati in seno ai laboratori di ricerca dell’Università italiana. A loro è stata data l’opportunità di affrontare un percorso di alta formazione (master Executive Mba in Business Innovation EMBA-IN) del Trieste School of Management (Mib) che permetterà ai ricercatori selezionati di trasformare la loro idea di innovazione in un “prodotto-servizio” in grado di porsi alla prova del mercato e crescere come azienda innovativa. Durante il Master, i ricercatori sono affiancati da altrettanti manager provenienti da diversi paesi, formando un’aula unica nel panorama europeo, dove le migliori metodologie di general management vengono affiancate da un esclusivo percorso sul deep tech.







Un master non solo teorico ma anche pratico, grazie al contributo di Lef (Lean Experience Factory). Il centro esperienziale di San Vito al Tagliamento (Pn) l’azienda digitale modello più estesa ed integrata al mondo, che vede tra i soci fondatori il colosso internazionale della consulenza manageriale McKinsey offre l’opportunità, unica, di poter testare concretamente lo use-case di un prodotto innovativo. Il “prodotti-servizio” di ciascuna startup partecipante potrà quindi presentarsi agli investitori con preziosi dati aggiuntivi di fattibilità ed economicità produttiva. Per un programma così innovativo i tre protagonisti dell’innovazione hanno scelto Scuola Italiana Design per fornire agli spinoff un percorso di design thinking che vedrà circa una decina di studenti del secondo e terzo anno di Scuola Italia Design protagonisti di un’attività di ricerca ad hoc per ciascuna startup selezionata dal programma.

«Il Mib di Trieste, Obloo | Vernture Factory e la stessa Lef, che in McKinsey ha uno socio di riferimento, sono player di primo livello nel mondo dell’innovazione – dichiara Emiliano Fabris direttore di Sid e del Galileo Visionary DistrictAttori che scelgono di collaborare con Scuola Italiana Design e con il Parco Galileo riconoscendogli un ruolo strategico nella creazione di valore attraverso lo sviluppo dell’idea di prodotto. Tramite questo progetto gli studenti e i docenti di Sid entreranno infatti nel cuore di quel processo, complesso e ricco, che trasforma una ricerca universitaria o una tecnologia in un’impresa. Un nodo quindi cruciale nello sviluppo di uno spinoff. Questo risultato è ottenuto grazie all’impiego dal lavoro in sinergia di tutto il knowhow del Galileo: dalla già citata Scuola Italiana Design all’incubatore d’impresa Startcube passando per la divisione nuovi materiali che è Matech e per l’area Marketing. Grazie a progetti come questo le nostre competenze crescono e con esse la qualità dei servizi che offriamo ogni giorno alle aziende e alle istituzioni del territorio».

Studenti nel pieno di un processo formativo del Corso di Design e Comunicazione del Prodotto che, grazie ai loro percorsi didattici, sono in grado di offrire ai ricercatori visioni creative che intrecciano più livelli operativi: da quello tecnologico a quello di marketing e comunicazione, da quello legato allo sviluppo dei servizi collegati al core business della startup fino all’individuazione di pubblici e linguaggi ad hoc, passando per lo sviluppo dell’identità di marca, e molto altro ancora. I ricercatori selezionati da Obloo | Venture Factory e gli studenti di Sid saranno protagonisti di un percorso di una settimana, pienamente immersivo, di 8 ore al giorno per 5 giorni consecutivi. Durate questa “full immersion” gli uni e gli altri, accompagnati dagli insegnanti di Scuola Italiana Design, si confronteranno per individuare una gamma dei migliori prodotti e servizi che quell’idea di ricerca può sviluppare per entrare sul mercato.

«Sid ha dimostrato nei fatti di essere un attore di riferimento, non solo nazionale, nel Design Thinking e nel Design del sistema prodotto – dichiara Nicola Redi, managing partner di Obloo | Venture Factory – Questi sono elementi fondamentali nel percorso che porta una tecnologia deep tech sul mercato. L’esperienza cumulata della nostra squadra è unica (77% PhD, 160+ anni di industria multinazionale, 70+ anni di venture capital, 90+ anni di ricerca e trasferimento tecnologico, quasi 60 investimenti deep tech) e ci ha permesso di creare un processo proprietario chiamato Deepscover, di cui Sid, Emba In con Mib e Lef sono partner fondamentali. Insieme rappresentiamo un’opportunità unica per l’innovazione tecnologica del Paese, attraverso la ricerca, i suoi spin-off, le imprese e il venture capital».

Una conferma per Scuola Italiana Design che viene dopo il successo del progetto Tech2Biz. Durante il 2021, oltre 140 studenti di Sid hanno infatti collaborato con una 30ina di ricercatori di 7 startup selezionate da Venture Factory nei laboratori di ricerca di 4 tra le più prestigiose Università del Paese. Un percorso che nei mesi e negli anni successivi ha portato altre 8 startup della scuderia di Venture Factory ad avvalersi dei servizi e della creatività di Scuola Italiana Design con risultati eccellenti: tra i progetti di maggiore successo passati di Newtwen protagonista, proprio nei mesi scorsi di un nuovo round di finanziamento milionario e di Sybilla Biotech che nell’ottobre del 2022 ha raccolto un finanziamento da 23 milioni di euro.

«L’aspetto legato all’essere umano sia come sviluppatore che come fruitore della tecnologia è centrale in progetti come questo – dichiara Marco Olivotto, direttore generale di Lef – Lef è un player di respiro nazionale che abilità proprio questo genere di percorsi e crediamo fermamente che il successo di tali progetti si basi sull’interazione positiva tra più attori con approcci diversi e innovativi ma che siano in grado di focalizzare la loro attività su obiettivi comuni. In Sid e in questo tipo di partnership abbiamo trovato un sistema di competenze che ci supporta in numerose attività. Sia per quanto concerne startup e spinoff ma anche oltre nel mondo della consulenza e dei servizi alle imprese. Il processo che è stato attivato negli anni scorsi con Tech2biz, e che continua ora con questa iniziativa e con le prossime è la testimonianza di un percorso di crescita e di successo che vede la sua ragione d’essere nell’avere avuto il coraggio di porre al centro dell’attenzione di tutti non tanto e non solo la tecnologia, pure strategica, quanto piuttosto il valore che si vuole creare per gli utilizzatori».














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