Incentivi Brevetti+: rien ne va plus. Sono 419 i candidati all’agevolazione

In poco più di 24 ore l’elevato numero di domande presentate da Pmi, micro e startup - che vogliono valorizzare sfruttare un brevetto - hanno esaurito le risorse disponibili: 21,8 milioni di euro. Ora tocca a Invitalia valutare i brevetti destinati a industrializzazione e ingegnerizzazione; organizzazione e sviluppo; trasferimento tecnologico

Più veloce della luce. Il bando Brevetti+, lanciato attraverso uno sportello digitale del Ministero dello Sviluppo economico e dalla sua Direzione generale per la tutela della proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, si è aperto e chiuso in poco più di 24 ore (a partire dal 31 gennaio). Un successo, a leggere la nota del Ministero, che ha ricevuto 419 domande, in arrivo da micro, piccole e medie imprese e start-up innovative, tutte in corsa per accedere agli incentivi previsti dal bando.

Le risorse messe a disposizione sono pari a 21,8 milioni di euro, così che al termine della fase di valutazione delle domande, gestita da Invitalia, verranno erogati contributi sino a 140mila euro per ciascun progetto presentato. La misura ha l’obiettivo di sostenere l’acquisizione da parte delle aziende di servizi specialistici necessari per valorizzare e sfruttare commercialmente le idee brevettate.







 

A che serve Brevetti +

Il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha affidato a Invitalia, il compito di realizzare un intervento agevolativo per sostenere la capacità innovativa e competitiva delle Pmi attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei brevetti sui mercati nazionale e internazionale. Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici relativi a: industrializzazione e ingegnerizzazione; organizzazione e sviluppo; trasferimento tecnologico.

 

 














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1 commento

  1. bellissima epotenete iniziativa
    Speravamo anche nel bando “premio ai brevetti” , soprattutto per quelle aziende medicali che sviluppano progetti per devices di neurochirurgia e che difende con brevetti, sarebbe un bel sostegno ed un incentivo ad andare avanti. Per ora con le risorse ridotte dovremo bloccare la brvettazione ed il mantenimento di alcuni brevetti

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