In volo per Aeronautica Militare l’ Eurofighter numero cinquecento

Eurofighter 500 in volo a Caselle
Eurofighter 500 in volo a Caselle

La produzione  del velivolo, nella quale ha un ruolo determinante  Leonardo Finmeccanica, rappresenta attualmente il maggior programma di collaborazione industriale in Europa

Il cinquecentesimo caccia multiruolo Eurofighter  prodotto è stato consegnato ai primi di aprile all’Aeronautica Militare italiana durante una speciale cerimonia presso lo stabilimento di Toraprimidino Caselle della Divisione Velivoli di Leonardo. Poco più di 10 anni fa, nel settembre 2006, veniva consegnato alla Royal Air Force britannica l’esemplare numero 100, dopo 3 anni il numero 200 entrava a far parte della Luftwaffe tedesca e, nel 2011, al velivolo numero 300 venivano applicate le coccarde dell’Ejército de l’Aire, l’aeronautica militare spagnola. Nel dicembre del 2013 arrivava il 400esimo Eurofighter, di nuovo fra le fila della Luftwaffe.







Il Consorzio Eurofighter e l’impegno di Leonardo

L’Eurofighter Typhoon oggi rappresenta il più grande programma aeronautico in ambito militare in Europa, con 599 esemplari ordinati dalle 4 Nazioni Partner ovvero Germania, Inghilterra, Italia e Spagna e 4 clienti stranieri ovvero Austria, Arabia Saudita, Kuwait e Oman. Il worksharing del complesso programma di collaborazione europeo vede Leonardo responsabile per la produzione di tutte le semiali sinistre, complete di sistemi installati, tutte le sezioni posteriori di fusoliera, progettate insieme alla BAE Systems inglese, alcune superfici mobili e piloni sub-alari per i carichi, i raccordi ala-fusoliera e la carenatura in titanio dei motori.

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Le parti strutturali, i sistemi e i sensori di competenza di Leonardo a bordo dell’Eurofighter

Sono stati progettati e integrati anche importanti sistemi di bordo (gestione dei carichi, navigazione, controllo del volo, display nel cockpit) e si è lavorato per l’integrazione con il velivolo dell’intero sistema d’arma e di propulsione. Presso gli stabilimenti di Nola (Napoli) e Foggia della Divisione Aerostrutture e di Venegono della Divisione Velivoli si producono le parti che vengono poi assemblate per realizzare le semiali e le sezioni posteriori presso lo stabilimento di Torino Caselle Nord. Quest’ultimo è inoltre sede della linea finale di assemblaggio dei velivoli completi destinati all’Aeronautica Militare italiana e ai clienti export di competenza, attualmente gli esemplari destinati al Kuwait.

Molto importante è il contributo nello sviluppo e produzione dell’avionica e dei sensori principali del velivolo da parte della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali, in particolare il radar Captor-E, il sistema passivo ad infrarossi PIRATE, il sistema di auto-protezione DASS (Defensive Aids Sub-System) e sistemi di comunicazione e IFF (Identification Friend or Foe) con il coinvolgimento di diversi siti produttivi in Italia e in Gran Bretagna. Infine, presso lo stabilimento di Venegono Superiore (Varese), si progettano e si costruiscono gli equipaggiamenti di supporto a terra (Ground Support Equipment o AGE) come le unità di avvio del motore o per la generazione di potenza ausiliaria.

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La linea finale di assemblaggio dell’Eurofighter – Stabilimento di Torino Caselle Nord

L’utilizzo degli Eurofighter

I velivoli in forza all’Aeronautica Militare vengono rischierati periodicamente all’estero per le missioni di Interim Air Policing (IAP), e negli anni passati hanno visto gli aerei prodotti presso lo stabilimento di Torino Caselle della Divisione Velivoli di Leonardo solcare i cieli di Islanda, Slovenia, Albania e Lituania. L’attività di Air Policing, che consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri, è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto scramble.














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