Impresa 4.0. Dal Mise in arrivo il nuovo sistema di maxiammortamenti

A fine ottobre il ministro Stefano Patuanelli vuole portare al Tavolo Transizione 4.0 un piano completo di benefici fiscali per investimenti innovativi. Si ipotizzano tre aliquote, la più alta al 40%

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Ministeri dello Sviluppo e dell’Economia in azione attorno al nuovo sistema di maxiammortamenti destinati all’innovazione. Obiettivo: arrivare al Tavolo Transizione 4.0 di fine ottobre, voluto e perseguito dal ministro Stefano Patuanelli, con una proposta inedita.

Tre aliquote

Tra le prime indiscrezioni: una sostituzione dell’iperammortamento e del superammortamento con “investimenti green”, ovvero un credito d’imposta su tre fasce di aliquota: la più alta del 40%; un’ aliquota intermedia, per gli investimenti in macchinari e apparati funzionali all’ammodernamento digitale e hi-tech (oggi coperti dall’iperammortamento; un’aliquota del 6%, quella più bassa, riservata agli investimenti per l’ammodernamento ordinario (attualmente coperti dal superammortamento).







Un piano triennale

Il nuovo meccanismo d’accesso potrebbe avviarsi come annuale e poi essere esteso sui tre anni con emendamenti in Parlamento. Un piano triennale, dunque, per sostenere gli investimenti effettuati dalle imprese nel 2020, 2021 e 2022.
Da un punto di vista finanziario, si punterebbe a un impegno di 5 miliardi (pari dunque all’attuale posta in gioco) che dunque si concentrerebbe su un arco temporale più stretto per la fruibilità del credito di imposta.

Gli obiettivi auspicabili

Un ripensamento generale del piano nell’ottica triennale, spingerebbe le aziende a uscire dalla logica di acquisti di macchinari per andare incontro a pianificazione di progetti tecnologici più profondi e ampi. Si stima che questo approccio potrebbe consentire alle aziende che non fanno utili (oggi escluse dal sistema dei maxiammortamenti), e a quelle agricole di accedere ai benefici, allargando del 30-40% il parterre di soggetti produttivo rispetto ad oggi.














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