Il PoliMi vince la Silk Road Robotics Innovation Competition

Sulla via della seta il Building engineering del futuro parla italiano grazie al Politecnico

Bracci robotici impegnati a lavorare e fissare pannelli di finitura con geometrie 2D e 3D sulle facciate degli edifici lungo la Belt and Road Initiative (Bri) – il progetto infrastrutturale cinese, avviato nel 2013 dalla presidenza di Xi Jinping – noto qui in Italia come La Nuova via della seta.

Non è la scena di un film distopico ma la possibile situazione cui si potrebbe assistere, in un futuro assai prossimo, grazie alla squadra del Politecnico di Milano che ha vinto il primo premio nella competizione internazionale di robotica 2019 Silk Road Robotics Innovation Competition, il cui tema era: “Riunire le tecnologie intelligenti e guidare l’innovazione lungo la via della seta”, lasciando i concorrenti liberi di proporre soluzioni applicative di robot nelle industrie e nei servizi: senza limiti di ambito, dalla domotica all’assistenza medica, dalla produzione industriale sino all’intrattenimento e al tempo libero.







La gara si è tenuta presso la Xi’an Jiaotong University (XJTU), nel perimetro delle iniziative della University Alliance of the Silk Road, ed ha richiamato 29 squadre da tutto il mondo, ovvero le menti che rappresentano il futuro della robotica

La digitalizzazione per l’edilizia secondo Indexlab

Il team guidato dal professor Francesco Braghin e dal dottor Pierpaolo Ruttico ha visto in azione Panos Pylarinos (dottorando in Building and Architectural Engineering), Salvatore Urso e Carlo Beltracchi (ingegneri di ricerca e sviluppo del laboratorio Indexlab, il laboratorio di ricerca, progettazione e fabbricazione digitale ideato nel 2010 da Ruttico presso il Politecnico di Milano. La missione di Indexlab è inventare e lanciare sistemi di costruzione innovativi per l’edilizia).

Builder Bot, questo il nome del progetto del PoliMi, è un sistema per la realizzazione automatizzata di facciate composte da elementi architettonici personalizzati. Modulare, leggero e flessibile, può essere impiegato nelle più disparate applicazioni: dalla riqualificazione termo-acustica ed estetica fino alla costruzione automatizzata di interi nuovi edifici, nell’un caso come nell’altro permettendo la sensibile riduzione dei costi e al contempo ampliando significativamente lo spazio creativo del progettista.

Il PoliMi partner del Joint School of Design and Innovation Centre

Sempre a Xi’an, il 7 settembre scorso è stata inaugurata la Joint School of Design and Innovation Centre del Politecnico di Milano e della XJTU. Un importantissimo passo nel processo di internazionalizzazione dell’ateneo milanese, che apre la sua prima sede all’estero nel distretto strategico della Xixian New Area. Un’area nella provincia dello Shaanxi (Cina nord-occidentale) in forte espansione con una popolazione di 978mila persone e destinata ad accogliere zone pilota di libero scambio a livello nazionale, zone di commercio di servizi e zone di innovazione e imprenditorialità.














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