Google Workspace ha svelato le nuove funzionalità di sicurezza e conformità sviluppate per aiutare le aziende e gli enti pubblici a proteggersi dalla complessità e dalla portata dei moderni attacchi informatici.
La principale è l’introduzione di un controllo degli accessi di tipo zero-trust, abilitato dall’IA. Fra le funzionalità:
- AI classification su Drive: gli amministratori possono ora utilizzare modelli di intelligenza artificiale che tutelano la riservatezza, personalizzati in modo esclusivo per la loro organizzazione, per classificare ed etichettare automaticamente i file nuovi ed esistenti su Drive.
- Controlli Dlp migliorati per Gmail: gli amministratori Workspace possono impostare nuovi criteri, come la posizione del dispositivo o lo stato di sicurezza, che devono essere soddisfatti per consentire a un utente di condividere contenuti sensibili su Drive.
- Controlli Dlp contestuali su Drive: Già disponibili in Google Chat, Drive e Chrome per aiutare i team di sicurezza a controllare la condivisione di informazioni sensibili all’interno e all’esterno dell’organizzazione, i controlli DLP migliorati sono in arrivo anche su Gmail.
Novità anche sotto il profilo della sovranità dei dati. Sono stati introdotti una serie di miglioramenti di Cse, tra cui il supporto delle app mobile in Google Calendar, Gmail e Meet, la possibilità di impostare la Cse come impostazione predefinita per unità organizzative selezionate, il supporto dell’accesso ospite in Meet, il supporto dei commenti in Docs e la possibilità per gli utenti di visualizzare, modificare o convertire i file di Microsoft Excel.
Sono inoltre disponibili, in anteprima, delle funzionalità per valutare la conformità e la residenza dei dati, per consentire ai i clienti dove archiviare i dati a riposo e dove vengono elaborati i covered data (scegliendo fra UE o Usa). Le imprese possono anche archiviare una copia dei dati di Workspace in un Paese a loro scelta.
Per quanto riguarda la cybersecurity, invece, sono state estese le difese di Google basate sull’intelligenza artificiale per fornire una protezione automatica su nuove azioni sensibili in Gmail, come il filtraggio o l’inoltro delle e-mail. L’autenticazione a due fattori, infine, è ora obbligatoria per gli account amministratore dei rivenditori e dei clienti aziendali.