Hpe supporta il progetto del Mise Italia in classe A

La campagna nazionale, promossa in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’Enea, è finalizzata a sostenere un uso più consapevole dell’energia 

«Il sostegno alla campagna Italia in classe A vuole essere la testimonianza dello sforzo e dell’impegno di una realtà internazionale che opera in maniera responsabile a livello locale, assumendo comportamenti virtuosi e facendosene promotrice non solo al proprio interno, ma anche nei confronti dei tanti partner che ogni giorno interagiscono con noi».

Commenta così Stefano Venturi, Presidente e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise Italia, il supporto di Hpe alla campagna nazionale promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’Enea Italia in classe A, finalizzata a promuovere un uso più consapevole ed efficiente dell’energia e ad accelerare il processo di transizione energetica nel nostro Paese.







«Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti, molti dei quali guidati da un progresso tecnologico che procede su ritmi senza precedenti. La nostra è però anche un’epoca di grandi sfide, non ultima quella di rendere questo progresso condiviso e sostenibile, a partire da come utilizziamo le risorse a nostra disposizione – prosegue Venuri – In Hpe abbiamo accolto queste sfide e le abbiamo rese parte integrante del nostro business, ponendoci obiettivi ambiziosi, esattamente come facciamo quando siamo impegnati nello sviluppo delle nostre tecnologie più avanzate».

Hpe Italia sarà Opinion Leader per la campagna, ruolo che si concretizzerà nell’impegno a promuovere e diffondere buone pratiche di efficienza energetica a diversi target e a diversi livelli, dai propri partner ai dipendenti, dai fornitori ai clienti.

«Puntiamo, ad esempio, ad abbattere le nostre emissioni di gas serra del 55% nei prossimi 5 anni – conclude Stefano Venturi – e lo stiamo facendo anche attraverso un piano di efficienza energetica che ci ha già permesso di ridurre, nel biennio 2016/2018, i nostri consumi globali annui di energia da oltre un milione di megawattora a meno di 800mila».














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