Con l’intelligenza artificiale Hpe vuole rivoluzionare il mondo del networking: l’acquisizione di Juniper Networks

di Piero Macrì ♦︎ Con il ceo Antonio Neri approfondiamo il progetto di intelligenza artificiale dietro il maxi deal con Juniper. Si tratta di orchestrare le complessità dell’interconnessione in ambienti cloud, attraverso l’automazione fornita dall’IA. Marvis: assistente virtuale di intelligenza generativa, basato su linguaggio naturale. Mist Ai: IA per la gestione delle operation It di reti wireless e cablate. E sugli sviluppi futuri...

Orchestrare il livello di complessità del networking in ambienti cloud, on e off premise, attraverso l’automazione fornita dall’intelligenza artificiale. E’ questo il motivo principale che ha portato Hpe ad acquisire per 14 miliardi di dollari Juniper Networks, la storica azienda del networking, fondata nel 1996, che ha sviluppato una piattaforma di delivery service per la gestione infrastrutturale delle reti multicoud basata sull’intelligenza artificiale. Una tecnologia che deriva dall’acquisizione della startup Mist Systems, avvenuta nel 2019, che ora integra Marvis, l’assistente virtuale di intelligenza generativa che può essere interrogato in linguaggio naturale per la risoluzione dei problemi che si riscontrano nell’utilizzo delle reti. «L’acquisizione è un importante punto di svolta e cambierà le dinamiche nel mercato dell’industria informatica. L’Ai può rivoluzionare le prestazioni di rete, rendendo i sistemi più intelligenti, affidabili, sicuri ed efficienti, riducendo al minimo i tempi di inattività e ottimizzando l’esperienza dell’utente finale», afferma Antonio Neri, presidente e ceo di Hpe.

Secondo gli analisti, per il 70% delle aziende i costi operativi associati alla rete stanno aumentando di almeno il 15% all’anno e sostengono che sia proprio l’intelligenza artificiale la tecnologia per ridurre al minimo queste spese. Sommando i rispettivi ricavi, la nuova compagine aziendale avrà un fatturato di circa 34 miliardi di dollari. Hpe conta su Juniper per espandersi nei segmenti enterprise e service provider, e in nuove aree di mercato, come quella delle telecomunicazioni, dove gli operatori si stanno orientando verso un modello di erogazione cloud-service. L’operazione è la conferma che in questo momento è in atto una vera e propria corsa all’oro per rendere l’Ai parte integrante delle soluzioni che abilitano l’interconnessione di infrastrutture enterprise e multicloud. Una tendenza che spinge i big player del digitale a investire miliardi di dollari nell’aggiornamento e nello sviluppo di nuovi prodotti.







Tra i clienti di Juniper le cinque principali società di social media al mondo, le prime dieci compagnie di telecomunicazioni e oltre 1.400 organizzazioni governative nazionali. Alle prese con una domanda stagnante nel suo tradizionale settore dei server, Hpe amplifica quindi capacità e potenza di fuoco nell’ambito del networking, abilitando una costruzione e gestione dell’information technology in logica Ai-based con l’obiettivo di essere un interlocutore a tutto tondo per le imprese che affrontano la trasformazione digitale e il journey to cloud. «L’operazione rafforzerà la posizione di Hpe a livello globale, contribuendo a creare un ponte tra i mondi dell’intelligenza artificiale e del cloud, dice Neri. E’ un affare trasformativo che accelera la strategia del cloud ibrido intrapresa con la piattaforma GreenLake, la soluzione nata per dare alle aziende l’opportunità di utilizzare propri workload e propri dati in modalità cloud ibrida, indipendentemente dalla loro collocazione nel cloud».

 

Il networking diventa il nuovo cavallo di battaglia di Hpe per espandere il business multicloud

Antonio Neri, presidente e ceo di Hpe

Nel corso dei decenni, Juniper ha sviluppato hardware di routing e switching, nonché sistemi operativi di rete, applicazioni software defined e prodotti di sicurezza, per poi dare vita a un portfolio di prodotti Ai-based. Obiettivo di Hpe è ora mettere a fattor comune queste tecnologie per realizzare un ambiente infrastrutturale, enterprise e multicloud, attraverso soluzioni cloud e Ai native. «Il combinato disposto Hpe-Juniper offrirà soluzioni complete e sicure, basate sull’Ai e sul cloud, che doteranno i clienti dell’architettura di networking necessaria per gestire e semplificare le sfide di connettività in continua espansione e sempre più complesse», aggiunge Neri. La voglia di networking in Hpe nasce nel 2015 con l’acquisizione di Aruba Networks per 2,7 miliardi di dollari. All’epoca, Aruba registrava vendite per 729 milioni di dollari, mentre nel 2023 ha generato vendite pari al 7,9% dei 29 miliardi dei ricavi di Hpe.

«L’intelligenza artificiale è il potenziale driver di crescita e differenziatore di business e il networking diventa l’elemento chiave per realizzare il paradigma informatico su cui si reggono i nuovi sviluppi di ecosistemi digitali d’impresa», afferma Neri. Automazione guidata dall’Ia, quindi, per individuare e risolvere proattivamente i problemi prima che abbiano un impatto sugli utenti. Il networking di Juniper ha l’obiettivo di ridurre la spesa della gestione operativa delle infrastrutture con un budget ridotto e minori risorse. Un’offerta rivolta ad aziende, service e cloud provider che andrà a integrare la componente Aruba Networks di Hpe. Come dice Neri, «con questa acquisizione ridefiniamo il nostro approccio all’It, con un peso sempre più importante sulla componente di rete».

 

Mist Ai, intelligenza artificiale per la gestione delle operation It di reti wireless e cablate. E intelligenza generativa con interfaccia uomo-macchina basata su linguaggio conversazionale

Hewlett Packard Enterprise ha acquistato per 14 miliardi di dollari Juniper Networks

Mist Ai è progettata per sfruttare algoritmi di machine learning orientati a ottimizzare le prestazioni delle reti aziendali. Utilizza tecniche di apprendimento automatico che analizzano il comportamento delle reti, monitorando vari parametri come la copertura del segnale, la congestione e il throughput dei dati, e la qualità del servizio. Come dicono gli esperti di Juniper, “attraverso l’analisi dei dati, Mist AI può prendere decisioni in tempo reale per migliorare la connettività, risolvendo i problemi quotidiani che si si riscontrano nelle reti, assicurando una connettività affidabile, veloce e senza interruzioni, adattandosi dinamicamente alle esigenze dei singoli contesti applicativi.

Correlazione automatica degli eventi, identificazione delle cause principali, rilevazione proattiva delle anomalie per un’infrastruttura di rete più prevedibile, affidabile e misurabile. Come dicono gli esperti di Juniper Networks, con Mist Ai, gli operatori risparmiano tempo e denaro con una risoluzione più rapida dei problemi. Cambiano anche le modalità di interfaccia. Il personale It dedicato alla gestione delle infrastrutture potrà avvalersi di Marvis, l’assistente virtuale che può essere interrogato in modalità conversazionale con linguaggio naturale. In buona sostanza, Marvis impara costantemente man mano che acquisisce dati, risolve proattivamente problemi in tempo reale, contribuisce a ridurre il numero di ticket di assistenza, accelerando la risoluzione dei problemi.

 

Networking intelligente a supporto di sistemi di computing basati sull’intelligenza artificiale

Latenza ridotta e larghezza di banda incrementale. Le reti stanno diventando sempre più cruciali nei data center e rappresentano circa il 20% dei costi complessivi di gestione delle operation. Il networking automatizzato e semplificato di Juniper è quindi il fattore chiave sia per migliorare le performance applicative sia per ridurre i costi associati all’It. L’impegno di Hpe nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificale non è una novità e non si limita al solo networking. Di recente ha per esempio annunciato una nuova linea di server che integrano unità di elaborazione grafica di Nvidia. Inoltre, la strategia di cloud Ai di Hpe è incentrata su un nuovo servizio chiamato Hpe GreenLake for Large Language Models: fornisce supporto elaborativo per l’addestramento di algoritmi di intelligenza artificiale. Come dicono in Hpe, “attraverso questo servizio, i clienti potranno utilizzare i supercomputer Cray per l’addestramento su larga scala dei Llm”. Un servizio progettato per grandi imprese, istituti di ricerca e organizzazioni governative per accelerare la formazione e la messa a punto dei modelli di intelligenza artificiale utilizzando set di dati privati.

 

Marvis, l’assistente virtuale di intelligenza generativa che può essere interrogato in linguaggio naturale per la risoluzione dei problemi che si riscontrano nell’utilizzo delle reti

Marvis Virtual Network Assistant (Vna) utilizza Mist AI per trasformare il modo in cui i team IT interagiscono e interagiscono con le reti aziendali. Con l’elaborazione del linguaggio naturale (Nlp), un assistente conversazionale, azioni prescrittive, operazioni Self-Driving NetworkTM e funzioni di help desk integrate, semplifica le operazioni e ottimizza le esperienze utente dal client al cloud tramite accesso wireless, accesso cablato e domini SD-Wan. Questo video offre una panoramica di alcune delle cose che Marvis può fare

Il potenziale dell’intelligenza artificiale per la gestione proattiva delle infrastrutture di networking

Le tecnologie di infrastruttura cablata e wireless sono tra le più antiche e consolidate nell’industria delle reti. Ma oggi non sono importanti solo il software e l’hardware ma anche le applicazioni di gestione della rete, analisi e sicurezza. Ecco perché l’integrazione dell’intelligenza artificiale e apprendimento automatico diventa strategiche. Secondo Gartner, forniscono i dati necessari per ottimizzare la rete a supporto dei requisiti del business digitale. Ecco il potenziale delle soluzioni di networking supportate dall’intelligenza artificiale.

Automazione delle operazioni di rete: L’Ia può automatizzare molte attività ripetitive e complesse nelle operazioni di rete, riducendo la dipendenza dagli interventi umani. Ciò include configurazioni di rete, ottimizzazione delle risorse, gestione del traffico, rilevamento e risoluzione automatica dei problemi.

Ottimizzazione delle prestazioni: Utilizzando algoritmi di machine learning, l’Ia può analizzare i modelli di traffico e le prestazioni di rete passate per predire e ottimizzare le prestazioni future. Può regolare dinamicamente le risorse di rete per adattarsi ai cambiamenti nelle esigenze di utilizzo e garantire una distribuzione più efficiente delle risorse.

Gestione della sicurezza: L’Ia può rilevare e prevenire minacce alla sicurezza attraverso l’analisi dei modelli anomali nel traffico di rete. Può identificare comportamenti sospetti o attività malevole in tempo reale e reagire prontamente per mitigare i rischi.

Supporto decisionale: I sistemi di Ia possono aiutare nel processo decisionale fornendo analisi approfondite e suggerimenti basati sui dati. Ad esempio, possono consigliare le migliori configurazioni di rete per ottimizzare le prestazioni o migliorare l’efficienza energetica.

Gestione delle reti wireless: Per le reti wireless, l’Ia può ottimizzare automaticamente la copertura del segnale, regolare la frequenza e migliorare la connettività, garantendo un’esperienza migliore per gli utenti finali.

Manutenzione predittiva: L’Ia può prevedere i guasti di rete in base ai modelli di comportamento storico, consentendo interventi preventivi prima che si verifichino problemi critici.














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