Per Repower ricavi a 4,7 miliardi di euro (+56,9%) nel 2022

Il consiglio d’amministrazione ha proposto un dividendo pari a 5,00 franchi svizzeri per azione

Nel 2022 il numero dei dipendenti di Repower è aumentato da 607 a 629 (+4%)

In un contesto particolarmente difficile il Gruppo Repower ha chiuso l’esercizio 2022 in modo convincente. L’azienda ha ottenuto un risultato operativo (Ebit) di 81,7 milioni di euro e un risultato netto dell’esercizio di 45,7 milioni di euro. Il 2022 ha messo a dura prova il comparto energetico, che ha attraversato l’anno più turbolento dalla creazione del mercato libero. Le precipitazioni storicamente basse, i problemi con le centrali nucleari francesi, le carenze di gas e soprattutto la guerra in Ucraina hanno generato la «tempesta perfetta». Il settore ha dovuto fare i conti con aumenti dei prezzi temporaneamente fuori controllo per l’elettricità e il gas, fluttuazioni estreme dei prezzi e consistenti differenze di prezzo tra i paesi. In questo contesto, Repower si è dimostrata un’azienda robusta, conseguendo un solido risultato per il 2022. Il risultato del Gruppo prima di interessi e imposte (Ebit) aumenta di 6 milioni di euro. Il risultato netto dell’esercizio è di 45.7 milioni di euro (+5%). Il totale dei ricavi del Gruppo Repower ammonta a 4,7 miliardi di euro (+56.9%). Il risultato è stato influenzato da un effetto straordinario positivo derivante dall’adeguamento degli accantonamenti per contratti onerosi di approvvigionamento di energia elettrica e certificati di origine per 17,9 milioni di euro (anno precedente 4,6 milioni di euro).

Ottimo risultato nel trading

Le turbolenze sui mercati energetici non hanno impedito al trading di conseguire un ottimo risultato. Il contributo principale proviene dalle operazioni di trading in Svizzera, dove si è riusciti a sfruttare i mercati volatili, a compensare le basse precipitazioni con l’ottimizzazione delle riserve di accumulazione e a tenere sotto controllo la liquidità. La gestione dei rischi di Repower comprende tutti i rischi di mercato, credito e liquidità. Repower si è dotata di una liquidità tale da non far mai emergere la necessità di un fondo di salvataggio della confederazione. A causa dell’eccezionale aumento dei prezzi dell’energia in Italia è aumentato fortemente il rischio di dilazioni nei pagamenti. Grazie a buone pratiche nella gestione dei crediti, a misure specifiche per clienti a rischio e alla buona liquidità creditizia dei clienti rimasti con Repower, la situazione è rimasta sotto controllo. Nell’esercizio in esame Repower ha goduto della fiducia degli investitori e degli azionisti. In novembre è riuscita a collocare un prestito obbligazionario pari a 150 milioni di franchi sul mercato dei capitali svizzero. Il corso azionario è salito nel corso del 2022 da 133 Chf a 165 Chf (+24%). Repower partecipa alla costituzione di una riserva di energia idroelettrica della confederazione e si è impegnata a trattenere l’acqua per la produzione energetica di 24 gigawattora fino al 15 maggio 2023. Con questo provvedimento, Repower contribuisce a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera nei mesi primaverili, che di norma sono i più critici, e rinuncia consapevolmente a una parte di introiti nell’esercizio 2022. Nell’esercizio in esame Repower ha versato circa 15,8 milioni di euro di tributi pubblici per canoni per i diritti d’acqua e altri costi di concessione. Il numero dei dipendenti di Repower è aumentato da 607 a 629 (+4%), cui si aggiungono 35 apprendisti.







L’anno scorso la produzione propria complessiva di Repower (compresa l’energia da partecipazioni) si è attestata a 2.138 Gwh (-27%). Oltre che nelle portate d’acqua trattenute per le riserve di energia idroelettrica della Confederazione, i motivi principali del calo vanno ricercati nel forte deficit di precipitazioni, nella revisione della centrale elettrica di Campocologno e nel rinnovo generale della centrale di Robbia. In giugno la centrale idroelettrica di Robbia è stata disattivata come da programma. Con il rinnovo, la produzione della centrale nella Valposchiavo superiore verrà aumentata di circa il dieci per cento. Anche una dotazione maggiorata del deflusso residuale, in conseguenza della siccità estrema nella primavera 2022, ha avuto l’effetto di limitare la produzione: per evitare una moria di pesci, Repower ha aumentato il deflusso residuale in Valposchiavo nei mesi di marzo e aprile. Dopo la modernizzazione avvenuta con successo, gli impianti solari in Italia hanno incrementato la loro produzione a 50 Gwh (+55%), mentre le centrali eoliche in Italia hanno prodotto nell’esercizio in rassegna 141 GWh (–10%). La produzione di elettricità termica nella centrale a ciclo combinato gas-vapore Teverola ha subito un forte calo a 858 Gwh (–24%). Continua il potenziamento della produzione da fonti rinnovabili in Italia. Nell’anno in rassegna l’affiliata Repower Renewable ha ottenuto l’autorizzazione per la realizzazione di diversi impianti solari per una potenza installata complessiva di circa 110 Mw. La domanda di energia di bilanciamento di Teverola per la stabilizzazione della rete elettrica nell’Italia meridionale era già diminuita sensibilmente nel primo semestre 2022 e nel secondo semestre non si è più ripresa. Di conseguenza, il contributo al risultato di Teverola è ben lontano dalle attese e dai risultati degli anni precedenti.

Investimenti totali per 90 milioni di euro

Nell’anno in rassegna, Repower ha investito complessivamente 90 milioni di euro (esercizio precedente 100,6 milioni di euro), di cui circa 25 milioni di euro sono stati utilizzati per il mantenimento e la modernizzazione della rete elettrica. La disponibilità della rete si è attestata a un elevatissimo 99,997%. Repower rifornisce nelle sue aree di distribuzione circa 48.000 clienti nell’approvvigionamento di base di elettricità. Plug’N Roll, il provider per la mobilità elettrica di Repower, ha sfruttato la forte crescita del mercato della mobilità elettrica guadagnandosi diverse grandi commesse per rinomati clienti, tra cui le Ffs e la shopping arena di San Gallo.

Il consiglio d’amministrazione propone all’assemblea generale del 17 maggio 2023 la distribuzione di un dividendo pari a 5,00 franchi svizzeri per azione.














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