Se le pmi italiane vogliono crescere devono puntare sull’internalizzazione. Questo, in sinteso, è quanto emerge dallo studio “Le strategie di penetrazione delle pmi nei mercati internazionali attraverso le operazioni di M&A: analisi delle operazioni Italia su estero” condotto da Sante Maiolica di Grant Thornton ed Enrico Bovio, presentato nel corso del Webinar M&A 2024 organizzato da Aifi.
Lo studio ha analizzato il ruolo dell’M&A nel supportare i processi di internazionalizzazione delle pmi italiane nel quinquennio 2019-2023, focalizzandosi sulle operazioni fra Italia ed estero a livello mondiale, ad esclusione delle grandi operazioni dei gruppi industriali già internazionali. I risultati mostrano come, nel biennio 2022-2023, si è assistito a una netta ripresa delle contrattazioni, superando i livelli pre-pandemia.
Il Regno Unito si è confermato come il Paese target principale, con il 40% di operazioni di M&A. Questo dato si può spiegare con la necessità delle imprese di penetrare nel mercato britannico in seguito alla Brexit, che l’ha reso un contesto distaccato dall’Unione Europea. Inoltre, il Regno unito mantiene una leadership nel campo dell’IT, che risulta essere il settore principale interessato dalle operazioni. Gli altri tre Paesi europei con il maggior numero di operazioni di M&A sono stati Spagna, Germania e Franc
Secondo l’analisi i settori di appartenenza delle imprese target sono gli stessi delle imprese acquirenti, suggerendo che le PMI stanno prevalentemente implementando strategie di consolidamento e aumento delle quote di mercato.
«Riteniamo che nei prossimi anni assisteremo a un continuo aumento delle operazioni di M&A da parte delle PMI italiane verso l’estero, in particolare a supporto di strategie di internazionalizzazione»,