Gefran, utile netto a 3,9 mln, ricavi a 36,1 mln euro (+2,5%) nel primo trimestre 2023

Gli investimenti del Q1 2023 ammontano a 2,3 mln euro, in aumento di 1,2 mln euro rispetto al dato del pari periodo 2022

Marcello Perini, amministratore delegato di Gefran

Sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti il consiglio di amministrazione di Gefran ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2023.

Marcello Perini, amministratore delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato: «I risultati del primo trimestre sono molto positivi e superiori alle aspettative, se si considera il rallentamento della domanda, originato soprattutto dal mercato cinese, e l’incremento dei costi operativi sostenuti per lo sviluppo commerciale e tecnologico. Le criticità della supply chain, che hanno caratterizzato i recenti esercizi, stanno gradualmente rientrando e hanno un minore impatto rispetto allo scorso anno. Sono tre le priorità del Gruppo: lo sviluppo commerciale nei principali mercati geografici serviti; l’evoluzione della gamma dei prodotti per ampliare i settori di applicazione; la realizzazione degli investimenti per incrementare ulteriormente l’efficienza dei processi industriali. Il rallentamento della domanda ha ridotto in misura significativa la visibilità sugli ordinativi per i prossimi mesi, ma il management ha già dimostrato di sapere affrontare queste fasi. Prevediamo pertanto, nel secondo trimestre, una crescita dei ricavi rispetto al 2022 percentualmente analoga al primo trimestre. Resterà positiva anche la marginalità, pur in presenza dell’aumento dei costi operativi».







Principali highlights:

  • Ricavi del primo trimestre del 2023 ammontano a 36,1 milioni di euro e si confrontano con ricavi pari a 35,2 milioni di euro del pari periodo 2022, registrando un incremento di 0,9 milioni di euro (+2,5%). La suddivisione dei ricavi del trimestre per area geografica mostra crescite nelle principali aree servite dal Gruppo: +1,7% in Italia, +0,9% complessivamente in Europa e +21,2% nelle Americhe, area quest’ultima interessata dall’effetto positivo dell’andamento delle valute estere, in particolare dollaro statunitense e real brasiliano (al netto di tale effetto la crescita sarebbe del 15,7%). In contrazione le vendite in Asia, com’era accaduto in tutto l’esercizio 2022: i ricavi al 31 marzo 2023 sono inferiori del 5,6% rispetto al dato del 31 marzo 2022 (inferiori del 3,1% al netto degli effetti cambio). In termini di aree di business, si evidenziano ricavi in aumento sia per quanto attiene ai sensori (+2%), grazie all’incremento dei volumi di vendita in Europa e in America, sia per i componenti per l’automazione (+4,2%), che registrano buone performance in Italia e in America anche in virtù dei nuovi e innovativi prodotti lanciati sul mercato. Nel primo trimestre 2023 si rileva una diminuzione complessiva della raccolta ordini (-2,9%), esito di una flessione nei componenti per l’automazione (-7,8%) e da un lieve incremento nei sensori (+0,8%).
  • Il valore aggiunto al 31 marzo 2023 ammonta a 26,1 milioni di euro, in aumento di 0,9 milioni di euro, con un’incidenza in miglioramento rispetto al dato del pari periodo precedente (+3,5%). La crescita del valore aggiunto deriva dai maggiori ricavi, dall’aumento dei costi interni capitalizzati e dal miglioramento della marginalità. Gli altri costi operativi, che ammontano complessivamente a 6,1 milioni di euro, sono in aumento rispetto al primo trimestre 2022 di 0,7 milioni di euro e derivano dai maggiori costi per consulenze, per viaggi e utenze. In aumento anche il costo del personale che al 31 marzo 2023 ammonta a euro 11,8 milioni dieuro e si confronta con il valore di 11,3 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022. L’incremento è connesso al rafforzamento dell’organico: 651 al 31 marzo 2023 nei settori di business operativi in continuità del Gruppo contro i 623 al 31 marzo 2022.
  • Il margine operativo lordo (Ebitda) al 31 marzo 2023 è positivo per 8,2 milioni di euro (pari al 22,8% dei ricavi), in contrazione di 0,4 milioni di euro rispetto al dato del 31 marzo 2022 (quando ammontava a 8,6 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 24,5%). L’incremento dei costi operativi e del personale rispetto al periodo precedente non è completamente compensato dall’aumento del valore aggiunto generato principalmente dai maggiori volumi di vendita. La voce ammortamenti e svalutazioni del primo trimestre 2023 è pari 1,9 milioni di euro e si confronta con il dato rilevato nel primo trimestre 2022 (1,7 milioni di euro).
  • Il risultato operativo (Ebit) al 31 marzo 2023, positivo e pari a 6,4 milioni di euro (17,7% dei ricavi), si confronta con un Ebit pari a 6,9 milioni di euro al 31 marzo 2022 (19,6% dei ricavi) con una flessione di 0,5 milioni di Euro. La variazione è legata alle stesse dinamiche descritte per il margine operativo lordo.
  • Gli oneri da attività/passività finanziarie nel primo trimestre 2023 sono pari a 0,1 milioni di Euro (nel pari periodo 2022 si rilevavano proventi per 0,2 milioni di Euro). È incluso il saldo negativo delle transazioni valutarie, pari a 0,1 milioni di euro (nei primi tre mesi del 2022 il risultato era positivo per 0,3 milioni di euro). Oltre a ciò, la voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,2 milioni di euro e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,2 milioni di euro (0,1 milioni di euro nel primo trimestre 2022).
  • Nel trimestre le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 2,3 milioni di Euro (complessivamente negative per 1,8 milioni di euro nel primo trimestre 2022). La voce include un accantonamento prudenziale di 0,6 milioni di euro per la procedura di accertamento con adesione tutt’ora in corso e legata alla verifica fiscale nei confronti della capogruppo degli esercizi 2019 e 2020. La verifica fiscale ha riguardato le transazioni infragruppo (c.d. Transfer Price) e il trasferimento di know-how legato ai marchi relativamente ai periodi d’imposta 2016-2017-2018.
  • Il risultato da attività operative continuative al 31 marzo 2023 è positivo per 3,9 milioni di euro, in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel primo trimestre 2022. Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2023 è positivo per 3,9 milioni di Euro. Rispetto al 31 marzo 2022, quando il dato era positivo per 4,8 milioni di euro, si rileva una diminuzione di 0,9 milioni di euro che attiene prevalentemente alla diminuzione del risultato da attività operative continuative (influenzato, dall’accantonamento per il citato accertamento dell’Agenzia delle Entrate), parzialmente compensato dal miglioramento del risultato netto da attività disponibili per la vendita e cessate (0,5 milioni di euro).
  • Il capitale d’esercizio al 31 marzo 2023 è pari a 16,4 milioni di euro e si confronta con 11,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 con un incremento complessivo di 5,1 milioni di euro. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre all’incremento delle rimanenze (1,1 milioni di Euro rispetto alla fine 2022) necessario per garantire la continuità produttiva degli stabilimenti, oltre che per evadere gli ordini dei clienti nei tempi previsti. In aumento anche i crediti commerciali (3,2 milioni di euro), parzialmente bilanciato dall’incremento dei debiti commerciali (0,7 milioni di euro). Infine, il saldo netto delle altre attività e passività (che accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte) è negativo e pari a 8,8 milioni di euro. Confrontandosi con il dato di fine 2022 negativo e pari a 10,3 milioni di euro, il saldo contribuisce all’incremento del capitale d’esercizio (1,5 milioni di Euro).
  • Il patrimonio netto al 31 marzo 2023 ammonta a 93,6 milioni di euro e si confronta con 90,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in aumento di 2,9 milioni di euro. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (3,9 milioni di euro) che viene parzialmente assorbito dagli effetti negativi della movimentazione delle riserve, in particolare dalla movimentazione della riserva di conversione, della riserva titoli al fair value e della riserva azioni proprie in portafoglio iscritta fra le altre riserve (complessivi 1 milioni di euro).
  • Gli investimenti del primo trimestre 2023 ammontano a 2,3 milioni di euro, in aumento di 1,2 milioni di euro rispetto al dato del pari periodo 2022, e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.
  • La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2023, positiva e pari a 25,5 milioni di euro, si confronta con quanto rilevato a fine 2022, quando era positiva per 24,3 milioni di euro. La variazione è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (1,9 milioni di euro) e dall’incasso per la conclusione dell’operazione di cessione del business azionamenti con la vendita dei rami d’azienda di Gefran Automation Technology e Gefran India (3,4 milioni di euro). Tali flussi sono stati in parte assorbiti dagli esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nei primi tre mesi del 2023 (2,3 milioni di Euro), dall’acquisto di azioni proprie (0,6 milioni di euro) e da interessi, imposte e canoni di noleggio (complessivi 0,9 milioni di euro).
  • La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine, pari a 33,7 milioni di euro, e da indebitamento a medio/lungo termine per 8,2 milioni di euro.

 














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