Gefran: nel 1° semestre 2022 ricavi a 69,3 mln (+17,2%), Ebitda a 15,4 mln (+23,9%)

I business dei sensori e dei componenti per l’automazione hanno registrato nel semestre una crescita dei volumi di vendita in doppia cifra

Marcello Perini, amministratore delegato di Gefran

Sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti, il cda di Gefran ha approvato i risultati finanziari al 30 giugno 2022. I ricavi dei primi sei mesi del 2022 ammontano a 69,3 milioni di euro e si confrontano con ricavi pari a 59,1 milioni di euro del pari periodo 2021 registrando un incremento di 10,2 milioni di euro (+17,2%) ascrivibile in massima parte al costante incremento dei volumi di vendita. Alla crescita ha contribuito anche l’evoluzione positiva dei cambi, al netto del quale l’incremento dei ricavi ammonterebbe a 8,2 milioni di euro mila (+13,9%). L’aumento dei ricavi ha riguardato tutti i settori di business: sensori (+16,5%), con un incremento dei volumi di vendita in tutte le gamme di prodotto sostenuto dagli investimenti compiuti negli ultimi anni per rafforzare le linee di produzione; componenti per l’automazione (+17,6%), per la maggior parte concentrato in Italia, grazie all’ampliamento della gamma offerta avvenuta con prodotti innovativi.

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una crescita a doppia cifra percentuale in quasi tutte le aree servite dal gruppo, in particolare in Italia (+22%), in Europa (complessivamente +24,1%) e in America (+37,2%). Unica fra le principali aree in controtendenza è l’Asia, dove nel primo semestre 2022 si rileva una contrazione rispetto al pari periodo 2021 (-5,3%). Sul dato asiatico del primo semestre ha pesato l’impennata dei contagi da Covid-19 in Cina che ha portato a ulteriori e più dure restrizioni e a nuovi lockdown in alcune aree del paese, in particolare a Shanghai sede di uno stabilimento produttivo del Gruppo. Il valore aggiunto al 30 giugno 2022 ammonta a 49,5 milioni di euro, in aumento di 6,9 milioni di euro grazie alla crescita dei ricavi rispetto al valore del pari periodo 2021, solo parzialmente inficiata dall’aumento dei costi di approvvigionamento della materia prima, che ha portato al calo della marginalità percentuale (-0,5%). I maggiori volumi di vendita rilevati nei primi sei mesi dell’esercizio hanno portato all’incremento degli altri costi operativi, che ammontano complessivamente a 11,3 milioni di euro. In particolare sono in aumento i costi per lavorazioni esterne (legati ai maggiori volumi di vendita), i costi per utenze e i costi commerciali (nello specifico per viaggi e fiere). In aumento anche il costo del personale che, al 30 giugno 2022, ammonta a euro 22,9 milioni di euro e si confronta con il valore di 20,4 milioni di Euro rilevato nel primo semestre 2021. L’incremento è connesso al rafforzamento dell’organico.







Il margine operativo lordo (Ebitda) del primo semestre 2022 è positivo per 15,4 milioni di Euro (pari al 22,2% dei ricavi) e registra una variazione positiva di 3 milioni di euro rispetto al dato del 30 giugno 2021 (quando ammontava a 12,4 milioni di Euro con un’incidenza sui ricavi del 21%). Il miglioramento del margine operativo lordo è riconducibile all’incremento dei ricavi registrato nel periodo, solo in parte eroso dai maggiori costi della gestione ordinaria. La voce ammortamenti e svalutazioni dei primi sei mesi del 2022 è pari 3,5 milioni di euro in linea con il valore del pari periodo precedente.
Il risultato operativo (Ebit) del primo semestre 2022, positivo e pari a 11,9 milioni di euro (17,2% dei ricavi), si confronta con un Ebit pari a 9,1 milioni di euro del pari periodo 2021 (15,4% dei ricavi) con un aumento di 2,8 milioni di euro. La variazione è legata alle stesse dinamiche descritte per il margine operativo lordo.
I proventi da attività/passività finanziarie nei primi sei mesi del 2022 sono pari a euro 486 mila (nel pari periodo 2021 si rilevavano proventi per euro 86 mila). È incluso il saldo positivo delle transazioni valutarie, pari a euro 654 mila (nei primi sei mesi del 2021 il risultato era positivo per Euro 316 mila). Oltre a ciò, la voce sconta oneri finanziari legati all’indebitamento del gruppo, pari a euro 174 mila nel primo semestre 2022, in diminuzione rispetto al dato del pari semestre precedente, che ammontava a euro 233 mila. Il risultato da attività operative continuative a chiusura del primo semestre 2022 è positivo per 9,2 milioni di euro, in aumento di 2,1 milioni di euro rispetto al dato del pari periodo 2021 che ammontava a 7,1 milioni di euro. Come per il risultato operativo, la variazione è prevalentemente legata all’incremento delle vendite rilevato nel periodo.

Il risultato netto del gruppo al 30 giugno 2022 è positivo per 4,8 milioni di euro e include il risultato derivante dalle attività classificate come disponibili per la vendita ai sensi dell’Ifrs 5, negativo e pari a 4,4 milioni di euro. Rispetto al 30 giugno 2021, quando il dato era positivo per 8,1 milioni di euro, si rileva una diminuzione di 3,2 milioni di euro. Il capitale d’esercizio al 31 giugno 2022 risulta pari a 14,4 milioni di euro e si confronta con 8,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 registrando un incremento complessivo di 5,7 milioni di euro. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre all’incremento delle rimanenze (+4 milioni dieuro rispetto alla fine 2021) necessario per garantire la continuità produttiva degli stabilimenti stante l’attuale allungamento dei tempi di approvvigionamento, oltre che per evadere gli ordini dei clienti nei tempi previsti. In aumento anche i crediti verso clienti (+3 milioni di euro), un effetto dell’andamento delle vendite, e i debiti commerciali (+1,3 milioni di euro), per maggiori acquisti registrati nel periodo, sia di materia prima, sia di servizi.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 ammonta a 86,4 milioni di euro e si confronta con 85,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in aumento di 0,8 milioni di euro. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (+4,8 milioni di euro), assorbito dalla distribuzione di dividenti avvenuta nel mese di maggio (-5,5 milioni di Eeuro). Positivi gli impatti generati dalla movimentazione della riserva di conversione e della riserva titoli al fair value (complessivamente +1,5 milioni di euro).
Gli investimenti dei primi sei mesi del 2022 ammontano a 2,7 milioni di euro, in aumento di 0,5 milioni di euro rispetto al dato del pari periodo 2021, e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e i fabbricati che ospitano gli stabilimenti del gruppo.

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022, positiva e pari a 2,5 milioni di euro, si confronta col dato di fine 2021 quando era positiva per 3,4 milioni di euro. La variazione è originata prevalentemente dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (10,4 milioni di euro) che sono stati assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre dell’esercizio (2,7 milioni di euro), dalla distribuzione di dividendi (5,5 milioni di euro), dal pagamento d’interessi, imposte e canoni di noleggio (complessivi 3,7 milioni di euro). La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine, pari a 15,6 milioni di euro, e da indebitamento a medio/lungo termine per 13,2 milioni di euro.

Marcello Perini, amministratore delegato del gruppo Gefran ha dichiarato: «Gli ottimi risultati economico-finanziari del semestre confermano i livelli di eccellenza operativa espressi nel primo trimestre. Sono molto soddisfatto di come il gruppo, pur in un contesto operativo molto complesso, abbia saputo generare valore facendo leva sui propri elementi distintivi: innovazione, competenza, affidabilità, efficienza. I business dei sensori e dei componenti per l’automazione, in particolare, hanno registrato nel semestre una crescita dei volumi di vendita in doppia cifra e ottimi risultati reddituali che testimoniano la solidità del posizionamento di mercato e beneficiano degli investimenti in nuovi prodotti, automazione dei processi e sviluppo della rete commerciale. I risultati conseguiti nei sensori e nei componenti per l’automazione confermano la validità della strategia di focalizzazione in quest’area. Nell’ambito di tale strategia s’inquadra la sottoscrizione, all’inizio di agosto, dell’accordo per la cessione del business degli azionamenti. L’impiego delle risorse generate dall’operazione darà un ulteriore impulso alla crescita del gruppo. Guardiamo con fiducia alla restante parte dell’anno nonostante il graduale deterioramento del contesto macroeconomico e il permanere degli elementi d’incertezza che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Riteniamo, pertanto, che l’attività del gruppo nell’esercizio genererà una crescita dei ricavi rispetto all’anno precedente e il mantenimento della marginalità».














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