Tate si apre al mercato B2B

La start-up che vende gas ed energia elettrica online apre i suoi servizi anche ad aziende, professionisti e partite iva

Micael Saillen, ceo di Tate

Tate è una start-up che dal 2018 vende energia elettrica e gas esclusivamente online agli utenti privati. Forte del successo della sua offerta, l’azienda ha deciso di estendere i suoi servizi anche al mercato b2b.

Attraverso la sua App per iOS e Android, Tate offre ai professionisti un servizio “chiavi in mano”: dall’elaborazione di un preventivo online in pochi secondi alla firma del contratto di fornitura, sino ad arrivare alla gestione dei pagamenti, al monitoraggio dei consumi e all’assistenza clienti; risparmiandoli da bollette incomprensibili, interminabili attese con i call center, pratiche smarrite e alti costi di chiusura contratto. Il modello di Tate si distingue da quello di altri operatori: offre ai propri utenti l’energia al prezzo di mercato, senza alcun sovrapprezzo e di conseguenza non guadagna sul consumo dei propri membri ma su una piccola quota mensile fissa, necessaria per coprire i costi operativi. Non sono previsti costi di attivazione né di recesso, e non c’è alcuna durata minima contrattuale .Il risparmio medio sull’energia elettrica di 195 Euro l’anno.







I professionisti e le imprese – con potenza di contatore impegnata fino a 15 kW e alimentati in bassa tensione – avranno la possibilità di accedere all’offerta “energia elettrica” di Tate in modalità “cambio fornitore”, ossia con un’utenza luce già attiva e potranno scegliere tra la tariffa a prezzo variabile trioraria e una a prezzo fisso monoraria.

Tate fornisce ai propri membri solo energia 100% verde. Per ogni unità di energia consumata da un membro Tate, un’unità di energia viene prodotta e immessa nella rete da una fonte rinnovabile, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico e con i suoi oltre 3.000 clienti attivi sono già state “risparmiate” 2.674 tonnellate di CO2.

«Siamo orgogliosi di questo nuovo traguardo raggiunto, il 2020 è stato sicuramente un anno molto complesso e ricco di sfide ma da un lato è stato un vero e proprio acceleratore dell’intero processo di digitalizzazione», ha dichiarato Micael Saillen, ceo di Tate. «Abbiamo deciso di investire ancora di più in tecnologia, il nostro team interno di sviluppatori ha, infatti, lavorato ininterrottamente per implementare nuove funzionalità e soluzioni che supportino utenti e micro imprese in una delle incombenze domestiche quotidiane come quella delle gestione delle utenze, attraverso un servizio 100% digitale, green ed efficiente».














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