Microsoft ha annunciato che intende dare priorità alla propria piattaforma cloud di Azure per i servizi essenziali nel caso (ancora ipotetico) in cui si dovessero avvertire limiti di capacità. In caso di difficoltà, assegnerà la priorità all’accesso al suo cloud in base all’importanza delle attività interessate.
«Abbiamo stabilito criteri molto chiari, che rispetteremo per allocare risorse aggiuntive indipendentemente dalla regione interessata», ha affermato Microsoft, aggiungendo che le autorità governative incaricate di organizzare la crisi sanitaria avranno la priorità, seguite dagli ospedali e dai servizi di emergenza.
Uso massiccio di strumenti online
In una nota, la multinazionale afferma di «monitorare le prestazioni e il tasso di utilizzo dei servizi 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana» per assicurarsi che funzionino correttamente. In ogni Paese e in collaborazione con le autorità locali, la società effettuerà anche controlli sulla qualità dei server.
Mentre la pandemia di Covid-19 continua a dilagare, la società di Redmond sta affrontando una domanda molto elevata del suo servizio Teams, lanciato proprio tre anni fa. Solo tra l’11 e il 19 marzo 2020, l’uso del software di chat di gruppo è aumentato da 32 milioni di utenti attivi giornalieri a 44 milioni in tutto il mondo. E il tasso di crescita avanza, in quanto legato al telelavoro, ma soprattutto all’istruzione a distanza di ogni livello.
