Francia. Lo Stato e i privati lanciano il “Cyber campus”

Si parlava da tempo di una alleanza con lo Stato in fatto di sicurezza informatica. Ora il progetto è partito con Thales, Orange, Capgemini, Atos in testa. Obiettivo: strutturare la filiera nel settore e pesare di più rispetto ai colossi stranieri

Il sondaggio di Cisco 2021 Security Outcomes Study è stato effettuato su un campione di 4.800 professionisti della sicurezza, dell’IT e della privacy in 25 paesi

Al Forum internazionale sulla cyber sicurezza di Lille è finalmente arrivata la notizia di cui si parlava da almeno un anno. Thales, Orange, Capgemini e Atos hanno annunciato la loro alleanza con lo Stato «per fornire il primo supporto al lancio del Cyber Campus» e «per installare team e contribuire al suo sviluppo.»

 







Il progetto Cyber Campus

Questo progetto intende proporre «Uno spazio condiviso operativo di quasi 10mila metri quadrati, sviluppati principalmente dal settore privato per co-localizzare società, Pmi e start-up nel settore, nonché servizi statali, laboratori di ricerca o istituti formazione». Il campus sarà situato a Parigi o nella sua immediata periferia «per beneficiare dell’appeal internazionale di Parigi e della sua regione». In definitiva, dovrebbe diventare «un nodo centrale in una futura rete di uffici regionali.»

Il Cyber Campus sarà pronto per l’inizio del 2021 e ospiterà tra 500 e 1000 specialisti. Il suo finanziamento per almeno la metà a carico degli attori privati. Anche la regione dell’Ile-de-France sostiene questo progetto e fornirà un contributo finanziario attraverso il suo programma Grandi luoghi di innovazione.

Penetrare l’ecosistema europeo

«Con i primi impegni degli industriali francesi e il forte coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi di informazione (Anssi), il campus sarà in grado di materializzarsi. Gli altri attori, in particolare le start-up -up e Pmi, spero si uniscano presto a questo processo», ha dichiarato Cédric O, Segretario di Stato per il digitale, presente all’evento.

Il cyber center francese ha anche l’obiettivo di aprirsi all’ecosistema europeo della sicurezza informatica. Come ricordato dal direttore generale dell’Anssi, Guillaume Poupard, senza l’Europa la Francia rischia di essere inghiottita dai “super cyberpoteri” e perdere ogni sovranità in questo settore, col rischio di dovere essere al traaino di Stati che non condividono medesimi valori.














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