Forum Italo-Saudita: Arabia Saudita partner ideale per m&a

I settori più interessati sono quelli relativi alla transizione digitale ed ecologica

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

Al Forum Italo-Saudita, nel corso dell’incontro bilaterale tra il ministro degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita Khalid Al-Falih e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è parlato anche di fusioni e acquisizioni.

«L’Arabia Saudita è uno dei partner ideali in questi contesti – commenta Urso – abbiamo ragionato su m&a tecnologici e industriali su diversi settori, in particolare su quelli che sono centrali per la transizione digitale e tecnologica in cui il nostro Paese è impegnato. Noi vorremmo che il capitale saudita fosse più presente nel nostro Paese così come vorremo che si sviluppasse con fusioni e partnership tra le nostre imprese. Crediamo che sempre di più bisogna puntare a realizzare dei campioni europei e internazionali per le nostre imprese che poi sono trainanti per tutte le filiere del Made in Italy: siamo aperti e convinti che si possa operare più e meglio in questa direzione. L’Arabia Saudita è uno dei partner ideali in questo contesto».







Mentre le imprese italiane che investono nell’Arabia Saudita vogliono essere assistite dal governo italiano, che si sta muovendo anche da questo punto di vista, per dare una risposta concreta agli imprenditori e agevolare gli investimenti. «Mi sono confrontato con il ministro degli investimenti dell’Arabia Saudita sulla possibilità che il loro fondo sovrano e i fondi di investimento sauditi possono partecipare agli investimenti in partnership che saranno realizzati attraverso il Fondo strategico per le filiere del Made in Italy e che abbiamo istituito con il disegno di legge sul Made in Italy – conclude Adolfo Urso – C’è molta attenzione sulle filiere del Made in Italy, stiamo lavorando per far diventare l’Italia un Paese attrattivo, in questo momento l’Italia è il Paese ideale in cui investire in Europa perché ha un tessuto industriale particolarmente adatto nell’epoca della deglobalizzazione perché non abbiamo mai rinunciato a produrre nei settori primari: il nostro modello sociale e produttivo è quello ideale per l’Arabia Saudita e per chiunque voglia incrementare il proprio tessuto produttivo».














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