Non solo San Valentino! Il packaging on demand di Fermac e Bosch Rexroth

di Piero Macrì ♦︎ Fermac progetta, produce e installa macchinari per la stampa serigrafica ed a getto d'inchiostro per il beverage e la cosmetica. Grazie alle stampanti della serie Flex Jet Art può riprodurre immagini 3D in quadricromia su oggetti di qualsiasi forma Andando così oltre i limiti della stampa serigrafica, e permettendo confezioni personalizzate per ogni singolo utente finale. Al centro la piattaforma CtrlX Automation di Bosch Rexroth, che permettono di passare dal concetto di programmabilità a quello di configurabilità. Ne parliamo con Annamaria Kovacs e Stefano Mauro

Personalizzazione e creatività nel packaging? Fermac, costruttore di macchine per la decorazione di oggetti in vetro, ceramica e plastica rigida, in collaborazione con Bosch Rexroth, ha realizzato bottiglie, bicchieri e flaconi di profumo con stampati messaggi e logo augurali per San Valentino. Le macchine utilizzate sono la serie Flex Jet Art a getto d’inchiostro: eseguono stampa in sequenza con produttività fino a 10-15 pezzi al minuto e riproducono immagini 3D in quadricromia su oggetti di qualsiasi forma. È la dimostrazione di come può essere realizzata con grande flessibilità la customizzazione di prodotto. «Le macchine con cui abbiamo stampato il logo soddisfano richieste di produzione uniche, sempre più sentite nel mondo del beverage e della cosmetica, afferma Annamaria Kovacs, rappresentante commerciale di Fermac. In occasione di eventi speciali, edizioni limitate, vendite promozionali, e in funzione della stagionalità del prodotto, nei periodi natalizi o in coincidenza di ricorrenze particolari come San Valentino, è possibile introdurre delle varianti rispetto ai prodotti più tradizionali». Una produzione on-demand che coniuga creatività e immediatezza di stampa. «La stampa inkjet o digitale si presta a realizzare immagini in quadricromia, fotorealistiche, trasparenti, ed anche in 3D, dice Stefano Mauro, responsabile tecnico di Fermac. È possibile realizzare un pezzo diverso dall’altro, inserendo un nome o un numero, variabili che non sono tecnicamente possibili con la stampa serigrafica». Insomma, la stampa digitale permette di realizzare decorazioni personalizzate, rispondendo alla domanda dei consumatori, che sono sempre più alla ricerca di prodotti unici che rispecchino la loro individualità. D’altra parte, è ormai provato: un packaging personalizzato si distingue in una vetrina, su uno scaffale, sulla pagina di un magazine di moda o di lifestyle e cattura l’attenzione del consumatore, favorendone l’acquisto. Contenitori dal design creativo diventano inoltre un ottimo strumento di comunicazione, potenzialmente in grado di trasmettere i valori e l’identità del brand. In definitiva, la proposta di Fermac è una risposta alle esigenze dei consumatori e alle sfide del mercato. Come dire, le aziende che investono in tecnologie abilitanti la personalizzazione saranno in grado di ottenere un vantaggio competitivo e di costruire relazioni più solide con i propri clienti. Ecco i vantaggi delle soluzioni proposte da Fermac e il valore della tecnologia meccanica e di automazione con cui Bosch Rexroth supporta l’oem nella costruzione di macchine flessibili ad alta personalizzazione

I vantaggi della stampa digitale rispetto alla stampa serigrafica

Le stampanti Flex Jet Art a getto d’inchiostro d iFermac eseguono stampa in sequenza con produttività fino a 10-15 pezzi al minuto e riproducono immagini 3D in quadricromia su oggetti di qualsiasi forma

Fondata nel 1993, quartiere generale a Parma, Fermac progetta, produce e installa macchinari per la stampa serigrafica ed a getto d’inchiostro per il beverage e la cosmetica. Oltre il 90% delle vendite è rivolto all’estero dove conta oltre 280 clienti in 55 diversi paesi del mondo. Come racconta Mauro «La flessibilità è il denominatore della nostra offerta. Macchine a tecnologia rotativa o lineare possono essere configurate con entrambe le tipologie di stampa, digitale o serigrafica, assicurando una produzione di bassi, medi o alti volumi». Nel caso di San Valentino, come già detto, si è utilizzata la macchina digitale Flex Jet Art. «In quest’ultima il cambio formato è istantaneo mentre in quelle serigrafiche si deve prevedere un attrezzaggio macchina ad hoc poiché devono essere installati i diversi telai serigrafici in funzione dello specifico lotto», spiega Mauro. Quindi, in linea di massima, le macchine serigrafiche sono la scelta preferenziale per alte tirature e per produttività, fino a 190 pezzi al minuto, mentre la stampa digitale a getto d’inchiostro, è la preferita nel momento in cui si desidera un packaging creativo caratterizzato dal massimo livello di personalizzazione e da immediatezza di stampa. 







Bosch Rexroth, full provider per meccanica e automazione delle macchine Fermac. E a breve il passaggio a ctrlX Automation

Alessandro Cozzolino, segment manager packaging di Bosch Rexroth Italia

«Quella con Fermac è una partnership di lungo corso, racconta Alessandro Cozzolino, segment manager packaging di Bosch Rexroth Italia. Nostre soluzioni di meccanica e di automazione costituiscono il nucleo fondante dell’intera gamma di macchine prodotte dall’oem di Parma». Come dire, un unico interlocutore che permette di avere un’integrazione ottimale delle due componenti, di meccanica e di automazione, con risultati sostenibili in termini di efficienza energetica, basti pensare che azionamenti e motori sono oggi supervisionati da algoritmi che stabiliscono un controllo adattativo delle lavorazioni in base al ciclo di lavoro, rendendo possibile un significativo risparmio in termini di consumi. «Guide lineari, azionamenti, motori e controllo numerico. Avere Bosch Rexroth come full provider significa avere a disposizione un ampio catalogo di azionamenti e motori delle più diverse taglie, dice Mauro. Stiamo ora valutando il passaggio alla nuova piattaforma di automazione ctrlX: renderà ancora più spinta la flessibilità e personalizzazione dei cicli di lavoro. Nel corso dell’anno presenteremo la prima macchina gestita con la nuova piattaforma, aggiunge Mauro. Semplicità diagnostica e ottimizzazione dei processi. In un prossimo futuro sarà per esempio possibile simulare in anteprima il processo di lavorazione nell’ottica di migliorare performance di qualità e produttività». 

 

Modularità uguale flessibilità per realizzare produzioni customizzate

Le macchine di decorazione digitale di Fermac sono progettate per lavorare su contenitori pieni, come bottiglie, barattoli e qualsiasi altro prodotto

La customizzazione è anche frutto della logica modulare che Bosch Rexroth ha sviluppato in collaborazione con Fermac. Logica che deriva da un catalogo di componenti base, parti meccaniche, guide, robot lineari, sistemi elettrici, controlli elettronici, drive e motori, combinabili fra loro come un lego. «Con l’introduzione di ctrlX Automation la grande novità consiste nella possibilità di passare dal concetto di programmabilità a quello di configurabilità con la creazione di app specifiche che permettono di configurare le componenti che definiscono il funzionamento della macchina, in primis la componente motion, modificandone l’assetto in base al lavoro da svolgere», dice Cozzolino.

Insomma, la variabilità della domanda e l’efficienza produttiva, sono le sfide più grandi per il packaging. Se prima l’obiettivo era produrre macchine ed impianti ad altissima velocità e produttività, negli ultimi anni invece l’approccio è cambiato drasticamente. Avere macchine più flessibili, che si possono riattrezzare e programmare per un cambio di formato in tempo reale, rappresenta la soluzione vincente.

 

Caratteristiche della stampa digitale, tecnologia per una produzione personalizzata ad alta creatività

Annamaria Kovacs, rappresentante commerciale di Fermac

Con un sistema di stampa digitale è possibile definire la consistenza del colore, realizzare aree completamente coprenti o porzioni dove la decorazione mantiene colori trasparenti. Le macchine di decorazione digitale di ultima generazione sono progettate per lavorare su contenitori pieni, come bottiglie, barattoli e qualsiasi altro prodotto. È così possibile creare design unici e personalizzati su bottiglie di vino, liquori e altri prodotti di alta gamma, aggiungere messaggi personalizzati, numerazioni o loghi direttamente su contenitori già pieni, per promozioni mirate o edizioni limitate. O ancora utilizzare la stampa per esigenze di marcatura, di codici a barre o date di scadenza. Non solo, rispetto alla serigrafia tradizionale, la stampa digitale non necessita di alcun contatto tra l’inchiostro e il supporto. Caratteristica, quest’ultima, che permette di decorare oggetti complessi, come contenitori con superfici convesse o concave. Potremmo definirla la stampa a dati variabili, che consente la produzione di pezzi unici, diversi l’uno dall’altro. «Apre incredibili opportunità per la personalizzazione di qualsiasi oggetto, sia per piccoli dettagli come la numerazione, sia per elementi più complessi come immagini, testi o colori che si possono trasferire sul materiale, sia esso vetro, ceramica o plastica, spiega Mauro. In pratica, alimentando il software di stampa con informazioni provenienti da un database, è possibile far variare dinamicamente diversi aspetti della decorazione».














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