Smacco per gli azionisti Fca: il dividendo dell’operazione Psa scende da 5,5 a 2,9 miliardi. Le sinergie aumentano da 3,7 a oltre 5 miliardi

Rivisti gli accordi. Gli Elkann incasseranno assai meno del previsto. Faurecia resta all'interno di Stellantis. Più severità sui risparmi di costo. Ne pagheranno le spese i fornitori? Ancora presto per dirlo

Mike Manley, a capo delle operazioni americane di Stellantis

Fca e Psa hanno rivisto il termini del Combination Agreement, l’accordo che ha portato alla creazione di Stellantis, il quarto gruppo automobilistico a livello mondiale. Una doccia fredda per gli azionisti, considerato che il dividendo distribuito da Fca è stato fissato a 2,9 miliardi di euro, quasi la metà dei 5,5 miliardi previsti inizialmente. I 2,6 miliardi che “ballano”, saranno messi a bilancio come liquidità del gruppo Stellantis. Non è tutto: la quota del 46% detenuta da Psa in Faurecia (che ha una capitalizzazione di 5,867 miliardi) sarà distribuita a tutti gli azionisti di Stellantis, che riceveranno una partecipazione nell’azienda pari al 23%. Nell’accordo originale, le quote di Faurecia sarebbero state distribuite agli azionisti di Psa.

Psa ed Fca stanno attualmente valutando due soluzioni: la distribuzione di ulteriori 500 milioni agli azionisti di ciascuna società prima del closing o, come alternativa, la distribuzione di 1 miliardo a tutti gli azionisti successivamente al closing. Decisioni che, come specificano le due aziende, «saranno prese alla luce dell’andamento e delle prospettive di entrambe le società, delle condizioni di mercato e delle performance registrate nel periodo intercorso».







Queste modifiche sono state concordate fra le due società e approvate all’unanimità dai cda per affrontare meglio l’impatto che la pandemia ha avuto sul settore  automobilistico, preservando così il valore economico e gli equilibri del Combination Agreement originario. «Non ci sono parole per descrivere la dedizione dimostrata dai team coinvolti sul lancio di Stellantis, e quella di tutte le nostre persone nell’affrontare le sfide senza precedenti che la pandemia da covid-19 ci ha costretto ad affrontare», ha commentato Mike Manley, ceo di Fca. «L’annuncio di oggi è un ulteriore, forte segnale della comune determinazione a garantire che Stellantis abbia tutte le risorse di cui ha bisogno per impegnare i suoi asset unici, le sue energie creative e le molte opportunità per la creazione di un valore superiore per tutti i nostri stakeholder».

Sotto tutti gli altri aspetti, i termini economici del Combination Agreement rimangono invariati, assicurano le due aziende, sottolineando che l’operazione di fusione verrà completata entro il primo trimestre del 2021 e che, grazie ai progressi compiuti negli ultimi mesi, le sinergie a regime stimate passano da 3,7 miliardi stimati inizialmente a più di 5 miliardi.

«Con questo nuovo decisivo passo, ci stiamo avvicinando complessivamente al nostro obiettivo nelle migliori condizioni possibili con prospettive ancora migliori per Stellantis, ha dichiarato Carlos Tavares, presidente del consiglio di gestione del gruppo Psa. «Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare vivamente i team che hanno costruito rapporti di reciproca fiducia, anche durante le misure di confinamento del covid-19. Il fattore umano è al centro delle dinamiche di un progetto di questo tipo, insieme al sostegno dei nostri azionisti, che hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno per la creazione di Stellantis».














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