Gli abilitatori tecnologici a servizio della meccatronica alla Fabbrica del Futuro. Le best practice di Antares Vision, Matchplat, Infinity ID

di Laura Magna ♦︎ Con 10 miliardi di valore aggiunto e oltre 160mila occupati, Brescia è la capitale europea dell'industria. La Fabbrica del Futuro è il centro delle iniziative della Confindustria locale. Antares Vision: il metaverso per prodotti e filiere. Matchplat: soluzioni tech per la collaborazione tra imprese. InfinityID: la tecnologia Rfid per ottimizzare i processi produttivi. Ne parliamo con Tommaso Gallarotti (InfinityID), Andrea Gilberti (Matchplat), Micaela Orizio (Antares Vision)

Se Brescia è la prima provincia industriale d’Europa, con 10 miliardi di euro di valore aggiunto e 160mila occupati, si deve soprattutto alla sua capacità di innovare. Alle aziende meccatroniche che sono l’anima di questo territorio, negli ultimi anni si sono affiancate abilitatori tecnologici al servizio delle prime. È il caso di Antares Vision, che progetta e realizza soluzioni di tracciabilità e ispezione per l’industria farmaceutica e alimentare; Matchplat, una piattaforma di business intelligence per l’analisi dei dati di mercato e il matching tra aziende; Infinity ID, attiva nella produzione di sistemi di identificazione automatica e di codici a barre. Queste tre aziende tecnologiche sono tra le 30 che hanno vinto il contest di “Fabbrica del Futuro” per la sezione Innovazione ed espongono la loro idea di smart factory nel padiglione del Parco dell’Acqua di Brescia, dal 26 maggio.

Si tratta dell’iniziativa chiave di Confindustria Brescia, guidata da Franco Gussalli Beretta (patron dell’omonima fabbrica d’armi), nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Fabbrica del futuro diventerà il brand delle best practice dell’industria locale. «Quando siamo stati sollecitati a identificare il genere di cultura esprime la nostra città ci siamo identificati senza dubbio nella città che inventa, che valorizza la manifattura e il capitale umano. Vogliamo essere dunque i portavoce di una cultura di impresa che spinga verso la sostenibilità concreta, basata sull’economia circolare e sulla digitalizzazione».







Così ci aveva detto il vicepresidente di Confindustria Brescia con delega alle attività dell’anno della cultura Paolo Streparava, che è il rappresentante di terza generazione dell’azienda di famiglia che sviluppa e produce componenti e sistemi Powertrain per veicoli commerciali, truck, bus e applicazioni industriali. Fabbrica del Futuro diventerà il brand delle best practice dell’industria locale: i progetti esposti sono stati selezionati tra quelli presentati dalle oltre 1300 associate di Confindustria Brescia in un contest avviato ormai un anno fa. Più in dettaglio, i progetti sono raggruppati per temi (cultura d’impresa, ricerca e innovazione, sostenibilità, welfare, sinergia impresa-territorio).

 

Antares Vision Group: il metaverso per prodotti e filiere

Micaela Orizio, Marketing Communications Director di Antares Vision Group

Per valorizzare la manifattura e il capitale umano, la tecnologia è la chiave. Lo dimostra la storia di Antares Vision Group che guida la digitalizzazione di prodotti e di filiere attraverso tracciabilità, ispezione per controllo qualità e gestione integrata dei dati dal prodotto alla filiera. Lo fa con Diamind, il suo ecosistema integrato di soluzioni, che funzionano a livello di linea, stabilimento, magazzino, azienda e supply chain; garantendo la qualità del prodotto (sistemi e macchine di ispezione) e la tracciabilità end-to-end (dalle materie prime alla produzione, dalla distribuzione al consumatore e viceversa) attraverso la gestione integrata dei dati, applicando intelligenza artificiale e integrabile con blockchain. Quotata sullo Star a Piazza Affari, Antares Vision Group opera nei settori Life Science (prodotti farmaceutici, dispositivi medici e ospedali), Beverage, Food, Cosmetics, Chemicals e Packaging e nel 2022 ha raggiungo un giro di affari per 223 milioni di euro, ed è presente in 60 Paesi, con 7 sedi in Italia, 32 sedi nel mondo, oltre 1300 dipendenti e una rete di oltre 40 Partners internazionali. Fondata nel 2007 da Emidio Zorzella (presidente e Co-Ceo) e Massimo Bonardi (Co-Ceo), legati da un’amicizia nata all’Università, nel 2023 Antares Vision Group ha finalizzato tre acquisizioni: tra febbraio e aprile il Gruppo il 30% della spagnola Pygsa e il 15% di Isinnova, la start-up tecnologica bresciana nota per aver realizzato le maschere ossigeno salvavita durante l’emergenza Covid-19 o le protesi low-cost per i feriti del conflitto russo-ucraino, e Smart Point Technologies, società indiana di sviluppo software.

Al concorso di idee “Fabbrica del Futuro” di Confindustria Brescia, nella sezione Ricerca e Innovazione, il gruppo ha partecipato con il proprio metaverso lanciato a ottobre 2022, AVGroupVERSE

Al concorso di idee “Fabbrica del Futuro” di Confindustria Brescia, nella sezione Ricerca e Innovazione, il gruppo ha partecipato con il proprio metaverso lanciato a ottobre 2022, AVGroupVERSE. «AVGroupVERSE offre uno spazio dove è possibile esplorare “l’ecosistema di tecnologie” di Antares Vision Group, unico e completo per il controllo di qualità dei prodotti (sistemi e macchine di ispezione) e la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera (dalle materie prime alla produzione, dalla distribuzione fino al consumatore), con una gestione integrata dei dati di produzione e di filiera, anche tramite l’applicazione dell’intelligenza artificiale e l’utilizzo di blockchain», dice Micaela Orizio, Marketing Communications Director di Antares Vision Group. Entrando in AVGroupVERSE [spatial.io] è possibile vivere  ciascuno degli “ambienti” della supply chain, dalle materie prime alla produzione, dal confezionamento alla logistica e alla distribuzione, fino al consumatore finale, con la possibilità di comprendere le soluzioni tecnologiche per garantire la qualità, l’integrità e l’autenticità del prodotto (e delle materie prime), per tracciare la singola unità lungo la filiera, in ogni passaggio e in tempo reale, affinché arrivi al consumatore finale in modo sicuro e garantito, come scelta consapevole di sostenibilità. «L’ingresso nel Metaverso rappresenta una nuova opportunità di dialogo: la tecnologia può garantire una sostenibilità consapevole, basata sulla conoscenza e sulla trasparenza delle informazioni per generare fiducia. Ringrazio tutto il team di lavoro che ha reso possibile iniziare questo viaggio, il nostro progetto è partito maggio ed oggi siamo ad un primo step, ancora tanto il potenziale da scoprire», conclude Orizio.

Matchplat: creare sinergie tra le imprese con una piattaforma tech

Matchplat ha nel core business l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche per agevolare la collaborazione tra imprese

Fondata e guidata dall’amministratore delegato Andrea Gilberti nel 2017, con sede operativa a Bergamo e radici storiche a Brescia, Matchplat ha nel core business l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche per agevolare la collaborazione tra imprese. Attraverso un approccio basato su dati scientifici, Matchplat coniuga le business information, acquisite da Camere di Commercio di tutto il mondo, con fonti web per aiutare le aziende a identificare partner, fornitori e opportunità di mercato. «La chiave del nostro approccio è l’uso strategico dei dati. Acquisiamo informazioni su oltre 450 milioni di aziende in 196 Paesi, utilizzando le business information provenienti dalle Camere di Commercio – dice Gilberti – e unendole alle informazioni contenute in oltre 21 miliardi di pagine web relative alle aziende. I nostri clienti dispongono così di un’unica piattaforma per scoprire potenziali partner commerciali. E anche la sostenibilità è parte integrante della nostra offerta, grazie a un partner Ict certificato in questo ambito come Aruba Enteprise».

Andrea Gilberti, amministratore delegato di Matchplat

Le soluzioni di Matchplat vengono utilizzate da aziende di ogni settore e dimensione, oggi circa 500, e per scopi diversi, tra cui la gestione del rischio di approvvigionamento, le strategie operative e le analisi di marketing e vendite. «Inoltre, la nostra piattaforma supporta anche attività di fusione e acquisizione, aiutando le aziende a individuare le realtà compatibili con il loro scopi. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e a supportare sempre più imprese, in particolare le Pmi. Stiamo assistendo a una notevole crescita dell’interesse e della fiducia nei confronti della nostra piattaforma, che si traduce in un elevato tasso di rinnovo degli abbonamenti. Ciò ci permette di raddoppiare il fatturato di anno in anno, grazie anche alla consistenza dei ricavi ricorrenti». Nell’ambito di “Fabbrica del Futuro” Matchplat ha portato un progetto che è esempio tangibile della sua dedizione all’innovazione. «Questo progetto rappresenta non solo una pietra miliare nel nostro percorso, ma anche un’opportunità unica. Attraverso il networking e l’educazione, vogliamo costruire un ecosistema che supporti le imprese a fare scelte informate basate su dati concreti – afferma l’Ad – Il servizio, chiamato “Explore”, offre a ogni azienda una mappa aggiornata dei propri potenziali partner di business, elaborata grazie all’unione tra un database globale di imprese e algoritmi di AI in grado di leggerne in automatico i contenuti web. Da qui ogni nostro cliente può pescare per trovare il partner ideale per futuri progetti».

 

InfinityID: migliorare il lavoro delle persone ottimizzando i processi produttivi

Il marketing manager di InfinityID Tommaso Gallarotti

InfinityID è il partner di riferimento per l’innovazione nel settore dell’identificazione automatica. Offre soluzioni semplici e intuitive, basate su tecnologia Rfid, personalizzabili in base alle esigenze della tua azienda, ottimizza i processi produttivi. Progetta e implementa soluzioni Rfid tecnologicamente avanzate che ottimizzano i processi produttivi delle aziende. «In sintesi – dice a Industria Italiana il marketing manager Tommaso Gallarotti – sviluppiamo soluzioni tecnologiche che, attraverso la tracciabilità dei processi e dei prodotti, permettono di ottenere un miglioramento evidente nella gestione delle operazioni aziendali, evitando sprechi di tempo ed azzerando l’errore umano. Il mercato target è composto da aziende che maggiormente soffrono i disagi legati all’inefficienza della filiera produttiva, ovvero retail, logistica e industria. Si tratta di aziende della piccola e media impresa, in cerca di soluzioni che possano portare digitalizzazione nei loro processi interni, ma anche di aziende corporate con necessità di applicazioni plug&play e flessibili da integrare ai sistemi gestionali già in essere». In dettaglio, InfinityID, 2 milioni di fatturato e 12 persone in organico, offre consulenza per aiutare a identificare e a definire il progetto di trasformazione digitale, a quel punto si occupa di sviluppare applicazioni software facili da usare e hardware IoT per aumentare la produttività aziendale e un’ampia gamma di etichette e tag Rfid per l’identificazione automatica dei vostri prodotti. Il progetto presentato in Fabbrica del Futuro è intitolato “Infinity aiuta le aziende del territorio nel processo di transizione digitale 4.0”.

Si tratta dell’applicazione del sistema di identificazione automatica proprietario, basato su tecnologia Rfid e composto da appositi portali, software ed etichette Rfid che consentono di rilevare pallet, colli e prodotti sia fermi che in movimento, garantendo un servizio di tracciabilità e raccolta dati senza margine d’errore oltre che l’ottimizzazione dei flussi di movimentazione interni. Questo sistema è inoltre in grado di monitorare l’avanzamento di produzione in tutte le sue diverse fasi al fine di avere un controllo completo dei tempi e dei costi di processo, migliorando così l’operatività quotidiana. Il progetto nasce dall’esperienza con MetalWork, eccellenza bresciana, specializzata nella produzione di componenti pneumatici per sistemi di automazione, «che ha scelto di intraprendere un percorso per un progetto importante con InfinityID, per migliorare le proprie mansioni di Outbond all’interno del proprio magazzino di Concesio (BS), sede storica dell’azienda. InfinityID si è mossa ad operare all’interno della warehouse di MetalWork tramite l’introduzione della tecnologia Rfid nei loro processi aziendali, installando più portali di lettura Rfid e sostituendo le normali etichette con codice a barre con delle etichette Rfid– racconta Gallarotti – Gli ingressi alle baie di carico merce sono stati attrezzati con un portale Rfid per la lettura dei bancali in transito sotto di esse. Tramite il portale sarà possibile verificare in tempo reale i pallet in fase di carico sui mezzi. La lettura Rfid leggendo senza errori centinaia di prodotti al secondo, verifica la coerenza tra quanto atteso e quanto rilevato e, nel caso di non corrispondenza, segnalerà la necessità di un controllo da parte dell’operatore». Con questo sistema si è ridotto il margine d’errore umano al 99% e i tempi delle spedizioni del 75%. L’azienda è passata dall’evadere un solo ordine nell’arco di 10 minuti ad evaderne 4 nello stesso arco di tempo. «Per Brescia – conclude Gallarotti – l’anno della cultura è un’occasione unica per rappresentare e dimostrare, ancora una volta, la qualità del fare tipica dei bresciani, un fare capace di intelligenza, di competenza e di impegno, arricchito da valori importanti che derivano dalla commistione di una cultura scientifica e tecnologica, ma anche umanistica e artistica: una cultura del lavoro, che unisce ricerca, innovazione, sperimentazione, sostenibilità e slancio solidale».














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