Il 2022 è stato l’anno dei record per Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, che ha registrato un fatturato superiore ai 310 milioni di euro, a +23,7% sul 2021. «Sono risultati importanti non solo dal punto di vista economico e finanziario – chiosa il presidente e ceo Franco Gussalli Beretta – ma anche per i progetti che abbiamo realizzato e su cui abbiamo investito».
L’Italia è tornata a essere un mercato importante anche per quanto riguarda il comparto venatorio e sportivo: «eravamo scesi a 12-13 milioni di ricavi – continua – Franco Gussalli Beretta – e ora abbiamo chiuso il 2022 con 21 milioni di euro di fatturato». A questi andranno sommati i i ricavi del settore militare.
Ma, come per tutte le aziende industriali, l’anno appena concluso è stato complesso dal punto di vista dell’energia, che ha raggiunto costo record, gravando pesantemente sulle imprese. «Il costo dell’energia è passato da 2,8 a 9,5 milioni di euro (7,5 milioni elettricità e 2 di gas), sono stati recuperati 700mila euro grazie agli sgravi fiscali ma l’appesantimento della marginalità è sicuramente importante». Senza considerare il costo delle materie prime, che è cresciuto del 50%. Ma «Grazie all’incremento dei prezzi, ai risparmi e a un dollaro positivo l’annata è comunque molto positiva e anche per il risultato economico, ci sono stati bilanciamenti e la squadra saputo ben reagire». L’obiettivo per il 2023 è consolidare i risultati 2022.