Ets e Cbam? Per Antonio Gozzi sono «un colpo mortale all’automotive europeo»

«Coscientemente la Commissione Europea ha inferto un colpo mortale all’industria continentale dell’automotive, che dovrà importare dall’Asia i componenti realizzati con il profondo stampaggio», afferma il candidato alla presidenza di Confindustria

Antonio Gozzi: presidente di Federacciai

«Dalla combinazione tra Ets (Emission Trading System) e Cbam (Carbon Border Adjustment Mechanism) colpo mortale all’automotive europeo. Importeremo componenti fondamentali dall’Asia». Lo ha affermato una figura centrale della siderurgia europea, Antonio Gozzi: presidente di Federacciai, ceo della multinazionale lussemburghese di produzione, importazione ed esportazione di acciaio Duferco (un colosso che nel 2022 ha fatto registrare 45 miliardi di dollari di fatturato, con 5mila dipendenti operativi in tutto il mondo), presidente del più grande produttore italiano di travi d’acciaio, Duferdofin Nucor; nonché di Interconnector Energy Italia. È anche stato docente di economia marittima all’università di Genova e di economia della gestione delle imprese all’ateneo di Padova.  Ed è candidato alla presidenza di Confindustria.

L’occasione, l’evento “Mai da soli! L’Europa e l’industria sostenibile. Confronto fra gli imprenditori del Settore metallurgia, siderurgia e mineraria”, organizzato da Confindustria Brescia nel contesto del ciclo di appuntamenti “Sette ottavi”.







Cosa sono Ets e Cbam?

Cos’è il sistema Ets? Si parte dal principi: le aziende europee energivore devono rispettare un limite alle emissioni di gas serra. Se lo superano, devono pagare, perché scatta una multa. Va detto che ogni anno, le imprese ricevono una certa quantità di crediti di carbonio, alcuni dei quali gratuiti e altri che da acquistare. Ogni credito rappresenta la possibilità di emettere una tonnellata di CO2. Alla fine di ogni anno, le aziende devono rendere abbastanza crediti per coprire le loro emissioni; se hanno inquinato più del previsto, possono acquistarne di aggiuntivi da altre aziende che ne hanno in surplus.
Che cos’è Cbam? È un meccanismo di aggiustamento del confine carbonio che mira a contrastare il rischio di “divergenza del carbonio”. Questo termine si riferisce al rischio che le imprese si trasferiscano in paesi con normative ambientali più lasche per evitare gli oneri legati alle emissioni di carbonio. Il Cbam punta a ridurre questa divergenza applicando una tassa sul carbonio alle importazioni di determinati prodotti nei paesi dell’Unione Europea. In pratica, il Cbam mira a garantire che i prodotti importati rispettino gli stessi standard ambientali di quelli prodotti internamente all’UE, evitando così che le aziende esterne possano avere un vantaggio competitivo basato su normative ambientali meno rigorose. I costi per le aziende europee attive nell’importazione di rottami, ferramenta, metallo sono destinati ad aumentare.

Cosa ha detto Gozzi?

«Il sistema prevede un décalage di quote gratuite per gli altoforni. Produrre acciaio da ciclo primario avrà presto un costo maggiore del 30% rispetto all’attuale. Solo che c’è un componente che con il forno elettrico, il ciclo secondario, non si può realizzare: è il cosiddetto profondo stampaggio. Coscientemente la Commissione Europea ha inferto un colpo mortale all’industria continentale dell’automotive, che dovrà importare dall’Asia i componenti realizzati con il profondo stampaggio. Credo che quando in futuro si studierà questo periodo storico, si penserà per l’Europa ad un suicidio perfetto» – ha terminato Gozzi.














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