Eni: al via la simulazione dinamica di giacimento

Tramite il software Echelon, sviluppato con Stone Ridge Technology, l'azienda guidata da Claudio Descalzi diminuirà notevolmente il time-to-market

Piattaforma in produzione. Giacimento Zohr Eni. Foto concessione Eni

Prosegue il processo di digitalizzazione di Eni. Dopo il recente potenziamento dell’infrastruttura di supercalcolo con la realizzazione di Hpc5, che metterà a disposizione dell’azienda guidata da Descalzi una potenza di picco totale pari a 70 Petaflops, ora il Cane a sei zampe annuncia l’applicazione a livello industriale di Echelon, un simulatore dinamico avanzato di giacimento per l’ottimizzazione del monitoraggio, sviluppo e produzione di giacimenti di petrolio e gas.

Questo software, che supporterà Eni nella gestione dell’incertezza interpretativa migliorando la comprensione del comportamento dei giacimenti agendo a supporto delle decisioni aziendali, permette di condurre migliaia di simulazioni di giacimento in parallelo in tempi estremamente brevi, consentendo di velocizzare ulteriormente il time-to-market.







Nell’ambito del programma di trasformazione digitale, Eni ha firmato un accordo strategico nel 2018 con Stone Ridge Technology (Srt) per lo sviluppo congiunto e l’industrializzazione di Echelon, il primo simulatore dinamico di giacimento progettato e sviluppato per utilizzare al massimo potenziale la tecnologia General-purpose computing ad elevate prestazioni su unità di elaborazione grafica (Gp-Gpus). Echelon, in grado di sfruttare appieno la potenza di calcolo Gp-Gpus, vanta tempi di elaborazione ridotti di 5 volte rispetto ad altri simulatori di giacimento commerciali, garantendo la stessa accuratezza.

Eni continuerà ad applicare Echelon sugli asset aziendali strategici nel corso del 2020 e, in collaborazione con Srt, ha pianificato il lancio a livello industriale del simulatore composizionale nel secondo trimestre del 2020.














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