Con Energy of Things di Terna tutti possono essere potenziali contributori della grid elettrica

L’obiettivo di Equigy è quello di creare un network di utenti ancor più esteso a livello internazionale, realizzando una piattaforma blockchain che – in ottica di scalabilità e standardizzazione dei processi da parte dei maggiori gestori di rete europei – coinvolga, attraverso gli altri stakeholders della filiera quali aggregatori, consumatori e costruttori, tutte le nuove risorse distribuite per abilitarle alla partecipazione al mercato elettrico e fornire servizi

L’Energy of Things è una delle grandi innovazioni messe a punto da Terna. Si tratta di un sistema che consente a tutti di essere potenziali contributori in un concetto di “demand/response”. Grazie ad un approccio decentralizzato e basato su blockchain, l’azienda può intervenire sulla rete, per esempio quando ci sono consumi eccessivi, “spegnendo” determinati nodi che non sono indispensabili in quel momento, con l’obiettivo di dare maggiore sicurezza ed efficienza alla rete.

Nuove risorse di flessibilità per bilanciare la rete elettrica nazionale







Milioni di piccoli consumatori saranno coinvolti sempre più nella gestione del sistema elettrico, contribuendo attivamente al bilanciamento e all’efficienza della rete nazionale. Protagonisti di questa vera e propria Energy of Things saranno i dispositivi elettrici domestici o industriali, quali sistemi di climatizzazione per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni, impianti fotovoltaici con batterie, ma anche le e-car, interconnessi tra di loro e capaci di regolare l’energia scambiata con la rete attraverso una innovativa piattaforma digitale, fornendo servizi a supporto della rete gestita da Terna e, quindi, della transizione energetica.

Tutto questo sarà possibile attraverso Equigy, joint venture costituita da Terna con altri gestori di rete europei (il tedesco-olandese TenneT, lo svizzero SwissGrid e l’operatore austriaco Apg), in grado di favorire in modo del tutto innovativo e intelligente la partecipazione di più device di diversa taglia distribuiti sul territorio per modulare, a seconda delle esigenze, le richieste di energia sulla rete. A beneficio di flessibilità, sicurezza, sostenibilità ed economicità per il sistema ma anche dei proprietari dei dispositivi in termini di ricavi derivanti dalla fornitura di servizi di rete. Ad esempio, il valore per questo servizio potrebbe essere dello stesso ordine di grandezza del costo di ricarica dell’auto elettrica, rendendo quindi ancor più attraente la mobilità sostenibile.

La piattaforma blockchain

L’obiettivo di Equigy è quello di creare un network di utenti ancor più esteso a livello internazionale, realizzando una piattaforma blockchain che – in ottica di scalabilità e standardizzazione dei processi da parte dei maggiori gestori di rete europei – coinvolga, attraverso gli altri stakeholders della filiera quali aggregatori, consumatori e costruttori, tutte le nuove risorse distribuite per abilitarle alla partecipazione al mercato elettrico e fornire servizi. Veicoli elettrici, stabilimenti produttivi, mini-impianti residenziali e industriali, scaldacqua elettrici, sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico grazie a questa piattaforma potranno contribuire alla sicurezza di un sistema elettrico che nei prossimi anni, con la crescita e la diffusione di quantitativi sempre maggiori di fonti rinnovabili, sarà sempre più articolato e complesso.

La tecnologia e il software saranno sviluppati dai gestori di rete che partecipano all’iniziativa, con la garanzia del loro ruolo terzo e neutrale rispetto a logiche di mercato, e il supporto tecnico di tutti gli stakeholders coinvolti. È intenzione di Terna, infatti, coinvolgere nello sviluppo della piattaforma sin dalle fasi iniziali soggetti quali aggregatori, altri gestori di rete e fornitori di tecnologia, allo scopo di trovare soluzioni efficienti e condivise. In ogni caso, il sistema non è esclusivo e sarà facoltà dell’aggregatore decidere se avvalersi o meno dei servizi della piattaforma.

Per i gestori di rete l’insieme di questi dispositivi distribuiti contribuirà ad ampliare significativamente il portafoglio risorse che possono offrire servizi di regolazione. Nel 2030 saranno connesse in rete milioni di queste risorse, come auto elettriche o pompe di calore: insieme potranno fornire una potenza complessiva superiore ai 5 GW in alcuni periodi dell’anno, un dato paragonabile all’intero fabbisogno attuale di riserva necessario al sistema elettrico.














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