1,3 miliardi di investimenti in digitale all’anno – ict e digitalizzazione delle reti in particolare, due dei pillar di Industria Italiana – e una fabbrica da 3mila megawatt di pannelli solari: sono alcuni dei numeri di Enel, il più grande operatore industriale in Italia.
«Pensiamo di essere cresciuti dal punto di vista dell’importanza industriale nel settore in Italia – racconta a Industria Italiana Francesco Starace, ceo di Enel – Oggi una fabbrica da 3mila megawatt di pannelli solari, come la nostra, è un unicum. Così come la rete digitale con contatori di seconda generazione e computer con edge computing: nessun altro operatore ha questa dotazione in Italia». Il nostro Paese, in questo momento, sta per installare il più grande parco di batterie della storia dell’energia a livello europeo: quando Enel l’avrà terminato, nel 2024, probabilmente l’Italia da sola avrà più batterie che il resto d’Europa. Un primato che mette in Belpaese in una posizione decisamente all’avanguardia. Ma questa leadership è stata raggiunta con ingenti investimenti.
«Investiamo circa 1,3 miliardi all’anno in digitale – prosegue Starace – e il sistema Italia è quello più digitalizzato in assoluto. E più pronto ad assorbire quanto noi stiamo facendo sulla piattaformizzazione dei nostri sistemi. Siamo la più grande utility che ha messo tutto sul cloud: abbiamo una leadership!».
Proprio per questo abbiamo Enel ha deciso di creare una società – Gridspertise – che cercherà di portare la tecnologia del Gruppo a disposizione anche delle aziende nel mondo.
Mentre per quanto riguarda gli extraprofitti, il ceo Francesco Starace è chiaro: «Se ci sono, che si tassino. Sul cambio della tassa dal 25 al 35% non abbiamo assolutamente un atteggiamento negativo».
