Efficienza energetica: per Abb il 97% delle aziende italiane sta accelerando gli investimenti

Il sondaggio, commissionato dalla multinazionale, ha evidenziato i piani attuali e futuri delle imprese per raggiungere l'obiettivo zero emissioni di gas serra

Le aziende a livello globale stanno accelerando i loro investimenti per migliorare la loro efficienza energetica nei prossimi cinque anni in vista dell’obiettivo fondamentale di zero emissioni di gas serra (Net Zero). Questo è quello che emerge dallo studio “The Energy Efficiency Investment Survey 2022” commissionato da Abb e condotto da Sapio Research in 13 paesi e ha coinvolto 2.294 aziende con un numero di dipendenti dai 500 ai 5000 e oltre. Un risultato significativo è che più di metà delle aziende (il 54%) sta già investendo in soluzioni di efficienza energetica, mentre il 40% ha in programma di migliorare la propria efficienza energetica quest’anno.

«Una significativa crescita demografica ed economica accelererà il cambiamento climatico portandolo a livelli critici se i governi e le aziende non intensificheranno i loro sforzi. La crescente urbanizzazione e le tensioni geopolitiche rendono ancora più importante la tematica della sicurezza energetica e della sostenibilità», ha dichiarato Tarak Mehta, presidente di Abb Motion. «Migliorare l’efficienza energetica è una strategia essenziale per affrontare queste potenziali crisi, quindi l’accelerazione degli investimenti rilevata da questa ricerca è una buona notizia».







In particolare, i sistemi motorizzati industriali hanno un grande potenziale per il miglioramento dell’efficienza energetica. Quasi i due terzi del campione che ha partecipato al sondaggio stanno aggiornando i loro componenti con quelli dalle migliori classi di efficienza energetica, ad esempio adottando motori elettrici ad alta efficienza controllati da convertitori di frequenza a velocità variabile.

«I risultati del sondaggio evidenziano quanto sia importante agire ora, cogliendo le opportunità che ci sono in Italia per le nostre imprese, incluse le piccole e medie e non perdere le opportunità che possono nascere grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)», ha commentato Alessandro Pueroni, lead business area manager motion southern europe & italy di Abb. «È fondamentale per i nostri stakeholder essere coscienti del fatto che intraprendere un percorso di adozione di tecnologie ad alta efficienza energetica offre un rapido ritorno sugli investimenti, aiutando al contempo a ridurre le emissioni di Co2».

In Italia, un campione di 204 manager dell’industria ha partecipato al sondaggio e quasi tutti (il 97%) hanno affermato di avere già investito o di avere in programma di investire per accrescere la loro efficienza energetica. Mentre la metà del campione ha indicato nei costi la maggiore barriera all’investimento, il 65% ha indicato nel risparmio la ragione più importante per investire. Ecco quello che hanno dichiarato:

  • Il 97% sta investendo o ha già in programma di migliorare l’efficienza energetica. Il building e la gestione degli edifici saranno coinvolti negli investimenti dal 79% del campione intervistato, seguiti dalla produzione/operations e dai trasporti
  • Alla richiesta di indicare quali barriere vi siano a investire nell’efficienza energetica nell’ordine sono stati indicati: i costi, il tempo di fermo impianto, la mancanza di specialisti e/o di consulenti, le resistenze da parte della forza lavoro e la mancanza di competenze digitali nella forza lavoro, infine le incertezze nel tipo di azioni da intraprendere
  • Il 39% delle aziende italiane ha in programma di migliorare la propria efficienza energetica nel 2022, in linea con la media del sondaggio globale (40%)
  • Secondo il campione intervistato le ragioni più importanti per investire nell’efficienza energetica sono: la maggiore competitività, un miglioramento della reputazione del brand, la pressione da parte degli enti normativi, degli azionisti e dei clienti
  • Il 34% delle aziende italiane ritiene di avere informazioni sufficienti da parte delle Istituzioni o di terze parti in tema di efficienza energetica, il 59% ritiene di essere abbastanza informato ma richiede maggiore supporto, mentre il 6% ritiene di non avere sufficienti informazioni; a livello globale questi dati sono rispettivamente il 41, 51 e 5%
  • Il 47% delle aziende italiane si è dato come obiettivo di raggiungere il Net Zero fra cinque anni, paragonato al dato globale del 52%

La ricerca è stata effettuata nell’ambito dell’#energyefficiencymovement, un’iniziativa lanciata da Abb nel 2021 che coinvolge molteplici stakeholder. Obiettivo dell’iniziativa è accrescere la consapevolezza e avviare azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di carbonio per contrastare il cambiamento climatico. Le aziende sono invitate a unirsi all’iniziativa e a impegnarsi pubblicamente per ispirare altri attori ad agire.

 














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