Edison: Ebitda a 839 milioni (+33%) nel primo semestre 2023. L’utile cala a 187 milioni (-7%)

I risultati risentono di un forte impatto negativo derivante dal ritardo nelle consegne di Gnl dagli Stati Uniti

La sede milanese di Edison

Il cda di Edison ha esaminato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2023. Nel primo semestre dell’anno il Margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto a 829 milioni di euro (+33,3%) da 622 milioni di euro del primo semestre del 2022. A trainare la crescita è stato il crescente contributo delle vendite del segmento Gas&Power sul mercato finale, dopo un 2022 in forte sofferenza, della produzione rinnovabile (+9%), nonché dei servizi energetici e ambientali di Edison Next. Il Gruppo Edison ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile netto pari a 187 milioni di euro da 201 milioni di euro nel primo semestre del 2022 anche a causa degli oneri dipendenti dalle attività di rigenerazione territoriale nelle aree degli stabilimenti ex Montedison. I risultati risentono, inoltre, di un forte impatto negativo derivante dal ritardo nelle consegne di Gnl dagli Stati Uniti, che ha indotto la Società ad avviare un contenzioso arbitrale. L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2023 si attesta a 191 milioni di euro da 477 milioni di euro del 31 dicembre 2022, in miglioramento grazie ai buoni risultati della gestione operativa, che mette il Gruppo nelle condizioni di rafforzare ulteriormente la sua posizione nei business della transizione energetica.

Nel primo semestre 2023 la domanda di energia elettrica in Italia ha registrato un calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, attestandosi a 150,5 TWh. Tale flessione è stata assorbita in particolare dalla produzione termoelettrica che nel periodo è scesa a 79,7 TWh (-16,6%), rimanendo comunque la prima fonte nazionale, coprendo circa il 53% del fabbisogno. In calo anche la produzione eolica (-2,6% a 11,3 TWh), mentre sale la produzione fotovoltaica (+4,3% a 15,1 TWh) e, dopo un 2022 gravato particolarmente dalla siccità, si è registrato un recupero della produzione idroelettrica (+16% a 16,8 TWh) che resta comunque al di sotto delle medie storiche. Nel periodo segna un forte aumento anche l’import dall’estero (+21,8% a 26,1 TWh), mentre la produzione nazionale contribuisce per oltre l’82% della domanda elettrica totale. Sul fronte dei prezzi, nel semestre, il Prezzo Unico Nazionale si è attestato su un valore medio di 136,1 euro/MWh, in calo del 45,4% rispetto a 249,1 euro/MWh dello stesso periodo dello scorso anno, per effetto della riduzione dei costi di generazione termoelettrica e della contrazione della domanda.







Sul fronte dei consumi nazionali di gas, come osservato nel primo trimestre, la riduzione continua ad essere più marcata, con un calo del 15,2% a 33,2 miliardi di metri cubi di gas da 39,1 miliardi di metri cubi del primo semestre 2022. Nel periodo sono diminuiti tutti gli impieghi: i consumi residenziali si sono contratti del 14,7% a 15,6 miliardi di metri cubi, quelli termoelettrici del 22,7% a 9,9 miliardi di metri cubi, gli industriali del 10,7% a 5,9 miliardi di metri cubi. Tale dinamica è da ricondursi principalmente a temperature superiori alle medie stagionali e agli effetti del piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale.

Sul fronte dei prezzi, il gas spot in Italia nel primo semestre 2023 si è attestato su un valore medio di 50,1 centesimi di euro a metro cubo, in flessione del 51,6% rispetto ai 103,5 centesimi di euro a metro cubo del primo semestre 2022. Il calo è avvenuto in un contesto di riduzione della domanda e di maggiore offerta di Gas Naturale Liquefatto; fattori che, tra l’altro, hanno limitato i prelievi dai siti di stoccaggio. Nel periodo sono in calo anche le quotazioni del petrolio che registrano un valore medio di 80,1 dollari il barile (-23,3% rispetto allo stesso periodo del 2022). In questo contesto, il Gruppo Edison ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi di vendita a 9.973 milioni di euro da 13.222 milioni di euro del primo semestre del 2022, risentendo soprattutto della contrazione dei volumi e dei prezzi del gas naturale venduto, che ha portato i ricavi della Filiera Attività Gas a 6.783 milioni di euro (in diminuzione del 34,3% rispetto al primo semestre 2022). In lieve flessione anche i ricavi della Filiera Energia Elettrica (-2,5% a 4.374 milioni di euro), per effetto principalmente della contrazione della produzione termoelettrica, in parte compensata dall’incremento di quella rinnovabile (+9%) che ha beneficiato della ripresa dell’idroelettrico e dell’aumento della generazione eolica a seguito dell’entrata in produzione dell’impianto di Mazara 2 e di una variazione di perimetro, legata all’acquisizione di 66 MW eolici in Campania, avvenuta a luglio 2022. Il Margine operativo lordo (Ebitda) ha registrato una crescita del 33,3% a 829 milioni di euro da 622 milioni di euro nel primo semestre 2022.

Al risultato hanno concorso soprattutto le attività downstream al mercato retail (B2B e B2C), che lo scorso anno registravano l’impatto negativo del rialzo dei prezzi sulla marginalità delle vendite, in parte assorbito dal Gruppo per limitare le ricadute sui clienti finali. Solida performance anche nelle vendite alla Pubblica Amministrazione con la proposta di servizi energetici e ambientali. In crescita, inoltre, l’apporto delle energie rinnovabili, che hanno beneficiato di maggiori volumi di produzione e del buon risultato delle attività di origination. Le attività gas, escludendo l’impatto generato dal ritardo delle consegne di Gnl dagli Stati Uniti, hanno beneficiato significativamente delle azioni di ottimizzazione del portafoglio. Il Risultato Operativo (Ebit) si è attestato a 310 milioni di euro da 407 milioni di euro nel primo semestre del 2022. Gli oneri netti relativi alle attività di rigenerazione territoriale nelle aree degli stabilimenti ex Montedison hanno inciso per 140 milioni di euro. I risultati risentono, inoltre, di un forte impatto negativo derivante dal ritardo nelle consegne di Gnl dagli Stati Uniti, che ha indotto la società ad avviare un contenzioso arbitrale. Il Gruppo ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile di 187 milioni di euro rispetto a 201 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, per effetto delle dinamiche sopra evidenziate. L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2023 è pari a 191 milioni di euro, rispetto ai 477 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in miglioramento grazie ai buoni risultati della gestione operativa.

Sulla base dei risultati del primo semestre dell’anno e in un contesto di mercato che permane caratterizzato da un’elevata incertezza economica e geopolitica, oltre che da una persistente volatilità dei prezzi, il Gruppo stima una crescita dell’Ebitda da 1,1 miliardi di euro del 2022 ad almeno 1,6 miliardi di euro nel 2023.














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