Un approccio integrato per automatizzare e digitalizzare la logistica. Con Cls Imation

di Barbara Weisz ♦︎ Per l'azienda, la digitalizzazione della logistica parte dai processi. E la strategia deve ruotare attorno alle esigenze del cliente. I digital twin per la fase progettuale. Il software di manutenzione predittiva. I macchinari. Agv, Amr dotati di IA. Le piattaforme per l'automazione. La suite Gamini per le soluzioni ad alto valore aggiunto. Ne parliamo con Rino Melone

Parlare di automazione sostanzialmente significa parlare di processi. L’approccio di Cls iMation alle soluzioni per la digitalizzazione della logistica ruota intorno a questa considerazione. E si sviluppa in base una strategia che abbraccia l’intero processo di digitalizzazione, dallo studio alla messa a punto del software all’installazione alla manutenzione. «Ci piace definirci dei system innovator, più che system integrator. Perché riusciamo a partire dallo studio del flusso, a fare lo sviluppo del processo, l’installazione e anche a fare assistenza» ci spiega Rino Melone, marketing & product manager di Cls.

Tecnologicamente parlando, dal digital twin in fase progettuale al software di manutenzione predittiva. La strategia si declina attraverso l’approccio al cliente, «che a volte ha le idee troppo chiare, e poi via via si corregge, altre volte chiede un Agv e poi invece ha bisogno di un altro tipo di macchina». Il focus è su un approccio integrato alla digitalizzazione. Non solo produzione, logistica, qualità. «Si può fare tutto a compartimenti, non è un problema lasciare la produzione in secondo momento, o viceversa. Ma la soluzione migliore è diversa: più che ai compartimenti, bisogna pensare a digitalizzare i processi. Quindi, non tutta la produzione o tutta la logistica, ma un intero ciclo dalla logistica della produzione. In questo modo, aiuto il processo. Quanto più la digitalizzazione si estende in lunghezza e in profondità, più l’efficienza aumenta». Perché in fase di studio è possibile inserire tutte le variabili, si ottimizzano meglio i tempi (per esempio, sincronizzando in magazzino il lavoro degli Agv) e si ottengono più dati che consentono, anche nel tempo, di continuare a migliorare i processi stessi.







Su questa strategia si basano prospettive di crescita 2023 per Cls in generale e per la divisione Cls iMation in particolare. L’azienda di soluzioni logistiche guidata da Paolo Vivani ha appena cambiato sede, trasferendosi a Segrate, a poca distanza dall’aeroporto di Linate, nel cuore quindi di un distretto logistico. Vicino al cliente, a disposizione del quale c’è un’area demo che consente di sperimentare le tecnologie. Cls vede un anno in crescita, dopo aver chiuso il 2022 con 120 mln di euro di ricavi. L’azienda, che fa parte del gruppo Tesya, ha circa 360 dipendenti e prevede di arrivare a 500 nel 2025. Negli ultimi anni ha puntato anche sulla crescita per acquisizioni, a inizio di quest’anno l’operazione su Alax Automation, nel 2021 quella di Alfaproject. Vediamo esattamente come funziona la strategia per l’automazione della logistica, anche attraverso le osservazioni di Rino Melone, intervistato da Industria Italiana, e Alessandro Dandolo, managing partner di Alfaproject.net, società per l’automazione nata nel 2000 all’interno dell’acceleratore d’impresa del Politecnico di Milano, e acquisita dal gruppo Cls nel 2021, proprio a rafforzamento della strategia di Cls iMation.

Il punto di partenza: come impostare un progetto di automazione

Rino Melone, marketing & product manager di Cls

Un caso recente, racconta Melone, è quello di un cliente che pensava di aver bisogno di 15 macchine per gestire il magazzino. «Il nostro valore aggiunto è la conoscenza dei processi logistici e di stabilimento. Il nostro approccio è capire la necessità del cliente. Al di là della macchina e della soluzione, prima si individua l’obiettivo da raggiungere. A quel punto si studiano i flussi, i processi, e facciamo una proposta». Per tornare al cliente di cui sopra, al termine di questa fase per ottenere il risultato richiesto, con i volumi e gli spazi a disposizione, bastava una flotta di 12 veicoli.

Il punto è che passare da un processo in cui sono semplicemente state introdotte delle macchine, a un sistema di automazione industriale, crea efficienze. Si eliminano o si razionalizzano processi che si sovrappongono, o che interferiscono. Per contro, si guadagna flessibilità nel gestire una maggior complessità, lotti di produzione più piccoli, e si riducono i costi. Ma senza ricette preconfezionate: ci sono situazioni in cui sono più adatti gli Agv, altre invece in cui i più sofisticati Amr lavorano meglio, a volte un carrellista è più veloce di una macchina automatica.

Secondo Alessandro Dandolo, managing partner di Alfaproject.net, il perimetro corretto di un progetto di automazione è il seguente:

  • sostenibilità del progetto;
  • risultati attesi nel breve e nel medio periodo;
  • suddivisione in diverse fasi: la digitalizzazione di un impianto, di una linea, di un magazzino o di una parte di esso comporta cambiamenti, anche profondi, per cui è corretto procedere step by step;
  • togliere la complessità: organizzazione lean;
  • individuare le vere priorità.

Per metterlo in pratica, da parte del partner tecnologico sono necessarie alcune attività preliminari, dall’ascolto alla mappatura dei processi, all’individuazione degli sprechi. Fra i consigli fondamentali, coinvolgere sin dall’inizio i reparti che devono utilizzare le nuove tecnologie, individuando in particolare i key users. Sono operatori che conoscono le criticità, e forniscono dunque elementi utili a ricostruire il processo. Nel momento in cui si affronta poi il discorso della formazione, mai sottovalutare gli operatori. Tendenzialmente, sanno usare le tecnologie, spesso per una serie di applicazioni bastano pochi giorni di formazione.

I macchinari per la logistica, non solo Agv

Per quanto riguarda i macchinari, Cls iMation è un consulente e quindi suggerisce al cliente la soluzione più adatta alle proprie esigenze, avvalendosi di partner specifici. Un processo di automazione può costare da decine di migliaia a 150mila euro. A questa cifra, bisogna poi aggiungere il costo dei macchinari.

Il gruppo Cls ha in casa o fra i partners diversi produttori di macchinari per i magazzini. Per esempio, gli Amr di Agilox (azienda austriaca di cui il gruppo italiano della logistica è dealer per l’Italia), dotati di intelligenza artificiale, hanno un sistema di controllo integrato che consente di individuare ostacoli, lavorare in ambienti in cui ci sono anche operatori umani: due scanner laser 2D a livello piede, sensori ad ultrasuoni sull’estremità delle forche e tra le forche. Equipaggiabili con scanner 3D per l’identificazione di ostacoli a sbalzo e alimentazione completamente elettrica. Individuano e sollevano pallet in base alla mappa ambientale, hanno una precisione di posizionamento di due millimetri, raggiunge una velocità massima 1,4 m/s.

Cls utilizza robot di vari produttori, inclusi gli Amr di Agilox. Sono dotati di un sistema di controllo integrato che consente di individuare ostacoli, lavorare in ambienti in cui ci sono anche operatori umani

In ogni caso, la scelta dei macchinari viene effettuata sulla base del processo di automazione, fra:

  • Agv (Automatic guided vehicle), o Amr (Autonomous mobile robots): la differenza fra i due sistemi è la tipologia di guida autonoma, più evoluta nel secondo caso. Gli Agv si muovono lungo un percorso predefinito, i robot autonomi Amr regolano il percorso in tempo reale a seconda dell’informazione che ricevono dall’ambiente circostante. Le due tipologie di veicoli possono convivere nella stessa area di lavoro.
  • Mouse and Tractor: il Mouse è un veicolo di dimensioni ridotte studiato per posizionarsi sotto a carrelli o scaffali, sollevarli e trasportarli, e ha una capacità di traino fino a 3000 kg, mentre il Tractor è specifico per i carichi pesanti (fino a 6mila kg);
  • Lgv rientrano fra gli Agv, si differenziano per la modalità di guida basata su uno scanner laser. Sono ideali per la movimentazione di carichi pesanti in corsie alte e strette;
  • Robotica: robot collaborativi per l’automazione del picking, o robot industriali, le scelte vengono fatte in base alla tipologia di merci, alle aree di lavoro e al livello di automazione del progetto.
  • Magazzini automatici, adattabili in base alla quantità, alla tipologia delle merci e alla modalità di evasione degli ordini;
  • Sistema iDAC: gestibile da remoto, integra fra loro i macchinari dell’intera flotta, tradizionali e automatizzati, gestisce e ottimizza i flussi operativi, raccoglie dati dal campo per reportistica e gestire in tempo reale sicurezza, manutenzione e localizzazione.

Le tecnologie: i software per l’automazione di processo

La piattaforma Gemini è composta da tre moduli: Gemini Solutions, Gemini VR e Gemini Commissioning

La suite di software per le soluzioni ad alto valore aggiunto è Gemini, con un ventaglio di strumenti che, appunto, seguono tutte le fasi per ottimizzare il progetto. A partire dalla simulazione già in fase di studio (con Gemini Solutions), che consente di disegnare la soluzione su misura, ridurre i rischi associati all’investimento, analizzare ogni Kpi di progetto. Un digital twin, che viene utilizzato lungo l’intero processo, anche per migliorare o aggiungere servizi dopo l’installazione.

Fra le caratteristiche peculiari della piattaforma, che si compone di tre moduli (oltre al già citato Gemini Solutions, Gemini VR, per seguire l’avanzamento progetto e avere un’esperienza immersiva nello stabilimento a installazione ultimata, e Gemini Commissioning, che minimizza i tempi di installazione), una fase di studio più lunga della media, proprio perché vengono effettuate le simulazioni di processo. Alla fine, però il timing dei lavori viene calcolato in modo molto preciso.

Il software per la gestione del processo è la suite Log iN di Alfaproject.net, che si compone di un Wms (Warehouse Management System), il Manufacturing Operations Management System (Log iN – Mom) per la gestione integrata dei processi produttivi, logistici, manutentivi e di qualità, un sistema più evoluto di kanban elettronico, per l’automazione e il monitoraggio dei processi logistici e di asservimento delle linee di produzione e di assemblaggio, e infine la gestione di manutenzione e attività di post-vendita. Il sistema monitor installato in produzione ha un’interfaccia molto rapida e intuitiva per operatori e responsabili logistici, che in tempo reale capiscono cosa sta succedendo e in caso di failure possono intervenire sapendo dove si trova la macchina che ha un problema. Fra le altre funzionalità, algoritmi per la manutenzione predittiva: è possibile prevenire guasti macchina, controllare il funzionamento dei componenti principali della macchina, avere altri dati come lo storico di performance, overview della flotta, e altri kpi.

La soluzione LOG iN – MOM è un sistema più evoluto di kanban elettronico, per l’automazione e il monitoraggio dei processi logistici

I prodotti sono sempre integrabili con altri asset già presenti in azienda, così come l’implementazione tecnologica viene sempre effettuata partendo dall’esistente e individuando il processo più adatto.

La durata di un’operazione di digitalizzazione dipende naturalmente dalla complessità del progetto. Mattia Bersani e Andrea Tagliabue, responsabili rispettivamente delle aree ricerca e sviluppo e robotic solutions di Cls iMation, propongono una serie di esempi di implementazione portati a termine. Un progetto per la pallettizzazione di sacchi di cacao da 75 kg, implementato attraverso la realizzazione di una cella robotica e un Wms di Alfaproject, richiede circa sei mesi. Ai quali poi bisogna aggiungere qualche settimana per la formazione degli operatori che lavorano a bordo macchina. Il ritorno sull’investimento può andare da un anno a cinque anni. Un progetto di automazione può costare decine di migliaia, o se è di vasta portata, centinaia di migliaia di euro. A cui si aggiungono i costi dei macchinari.

Cls, 70 anni di logistica

Paolo Vivani, ceo di Cls Imation (Fonte: LinkedIn)

Cls ha sede a Segrate. Fa parte del gruppo Tesya, con un fatturato di 1,6 miliardi di Euro, oltre 3.500 dipendenti in 15 paesi, composto da 24 società operative: Alfraproject.net, Cgt, Cgte, Cgt Trucks, Cls, Sitech, Stet, Finanzauto, e la subholding di aziende Teknoxgroup. Fra le operazioni portate a termine nel 2022, le acquisizioni di Emerent, noleggio macchine per l’edilizia, e Alax Automation, automazione industriale. Quest’ultima operazione rientra nell’orbita di Cls, che in particolare con iMation persegue l’obiettivo di diventare fornitore di riferimento di soluzioni integrate ad alto valore aggiunto per migliorare i processi di movimentazione dei materiali. Così come si inserisce nell’ambito del potenziamento della business unit iMation l’acquisizione del 51% di Alfaproject.net avvenuta nel 2021: l’obiettivo è il continuo potenziamento della capacità innovativa delle soluzioni per la logistica nella condivisione dell’approccio consulenziale ed ingegneristico.

(Ripubblicazione dell’articolo del 12 giugno 2023)














Articolo precedenteTracciabilità: l’arma più efficace contro la contraffazione dei farmaci. Con Sato
Articolo successivoReduced Carbon Transport Service, il nuovo servizio di Lenovo per supportare la sostenibilità ambientale delle imprese






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui