Digital Transformation Training: tre giorni di formazione su Digital Twin e cobot. Con Smact

Nel corso della tre giorni verranno condensate, in sette moduli formativi brevi, le competenze ed esperienze di accademici eccellenti e imprenditori affermati, offrendo ai partecipanti elementi di comprensione e analisi, oltre a casi applicativi pratici

Matteo Faggin, direttore generale di Smact

L’industria 4.0? È superata e oggi si guarda già a Industria 5.0, che ruota attorno al paradigma dei digital twin, rappresentazioni virtuali di asset o interi impianti in grado di supportare il prodotto durante il suo intero ciclo di vita e di ottimizzare i processi, generando opportunità competitive per le imprese più innovative.

Per avvicinare le imprese a questo nuovo approccio, la quarta edizione del Digital Transformation Training è intitolata “Digital Twin, dal 4.0 al 5.0“. Si tratta di un programma di aggiornamento intensivo per imprenditori e manager che si terrà dal 23 al 25 giugno al polo universitario della Fondazione Portogruaro Campus. Un percorso formativo ideato e promosso da Smact Competence Center, il centro di eccellenza per la diffusione delle tecnologie 4.0 creato da quaranta partner tra cui Università e centri di ricerca del Triveneto.







Fondazione Portogruaro Campus

Nel corso della tre giorni verranno condensate, in 7 moduli formativi brevi, le competenze ed esperienze di accademici eccellenti e imprenditori affermati, offrendo ai partecipanti elementi di comprensione e analisi, oltre a casi applicativi pratici.

Ad aprire il programma giovedì 23 giugno saranno, alle 13.30, i saluti di benvenuto di Smact e Fondazione Portogruaro Campus e la presentazione del corso. Alle 14.00 la prima sessione di Coaching Experience, a cura di Andrea Di Lenna e Roberto Pietrobon. La trasformazione tecnologica è fatta dalle persone: quale significato hanno le tecnologie nella strategia delle nostre imprese? A questa domanda risponderà il modulo delle 14.30 dal titolo “Riconfigurare attorno alla persona: la nuova sfida”, con il prof. Marco Paiola (Università di Padova) ed Emanuele Quarin (digital industrial operations director EU di Electrolux). Sul tema del bilanciamento tra potenza di calcolo in Cloud e in Edge si concentra il secondo modulo “Tra capacità di calcolo e connettività, l’equilibrio necessario”, con Fabio Antonelli (responsabile del gruppo di ricerca OpenIoT di Fondazione Bruno Kessler) e Andrea del Core (sales director manufacturing and logistic Italy di Nokia).

La giornata di venerdì 24 giugno vedrà 3 moduli e sarà inaugurata alle 9.30 dal tema “Gemello digitale: la sfida del processo”, con il prof. Gianluigi Rozza (Sissa) e l’azienda Dassault Systèmes. Alle 11.30 focus su “Infrastrutture che abilitano la flessibilità della produzione”, con il prof. Franco Fummi (Università di Verona) e l’azienda Eurotech. Alle 14.00 “La nuova robotica collaborativa da sistemi riconfigurabili”, modulo condotto dalla prof.ssa Angelika Peer (Libera Università di Bolzano) e che vedrà un collegamento con la Live Demo Smact di Bolzano focalizzata sull’interazione Uomo-Macchina, dove sono presenti dei robot collaborativi. Alle 15.30 il Laboratorio di Robotica e Coaching Experience con il prof. Emanuele Menegatti (Università di Padova) e Andrea di Lenna.

Ultimo giorno sabato 26 settembre a partire dalle ore 9.00 con il modulo su “Predizione del comportamento e sicurezza dell’operatore 5.0”, con il prof. Davide Quaglia (Università di Verona) e Elia Turatti (business development and head of partnerships di Azzurro Digitale). Alle 11.00 settimo e ultimo modulo su “Il nuovo paradigma: la persona al centro dell’innovazione”, con Andrea Bravin (Università di Udine), a cui seguirà la chiusura dei lavori a cura di Matteo Faggin, direttore generale di Smact.

«Questa nuova edizione del Digital Transformation Training è un’occasione fondamentale di scambio di idee in ambiti trasversali, che nasce con il proposito di creare una rete tra i ricercatori delle università del Nordest e i provider di soluzioni tecnologiche», commenta Matteo Faggin, direttore generale di Smact. «Un percorso che vede insieme l’approccio teorico e metodologico dei nostri accademici e la messa a terra di use-case, applicazioni pratiche che consentiranno di “toccare con mano” le tecnologie al centro del programma. Con l’effetto di produrre uno scambio di competenze che andrà a tutto vantaggio dell’apprendimento».

Tutte le informazioni per partecipare all’evento di formazione sono disponibili a questo indirizzo.














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