Data center e servizi digitali per abilitare l’innovazione IoT. Il punto di Equinix

Le aziende connesse al maggior numero di ecosistemi hanno ampliato le loro operazioni digitali più negli ultimi cinque trimestri che nei cinque anni precedenti. L'opinione di Ramchandra Koty, director of engineering, global It, del provider di infrastrutture

Equinix ha recentemente pubblicato lo studio di mercato Global Interconnection Index 2023 dedicato alla maturità dell'IoT

Il mercato dell’Internet of Things (IoT) continua a evolversi ed espandersi rapidamente. In questo contesto le aziende si trovano in diversi stadi di maturità e per questo trovare un terreno comune in un ecosistema, ovvero un insieme di piattaforme IoT in grado di fornire le basi per portare sul mercato i dati e le analisi dei sensori IoT in modo rapido, scalabile e sicuro, risulta funzionale a condividere le best practice, co-innovare nuovi prodotti e servizi e collaborare per risolvere varie sfide.

Ramchandra Koty, director of engineering, global It, del provider Equinix

Il Global Interconnection Index 2023, uno studio di mercato pubblicato da Equinix, ha non a caso rilevato che le aziende connesse al maggior numero di ecosistemi hanno ampliato le loro operazioni digitali più negli ultimi cinque trimestri che nei cinque anni precedenti. In altri termini, la densità degli ecosistemi è diventata un catalizzatore per l’innovazione digitale, nel segno della reinvenzione di molte aziende a seguito della pandemia globale. Tuttavia, ci sono ancora degli ostacoli da superare.







Una premessa: progredire attraverso le quattro fasi della curva di maturità IoT

Man mano che le imprese passano alla tecnologia IoT, progrediscono attraverso quattro diversi stadi di maturità, che aiutano le organizzazioni a capire a che punto si trovano nell’adozione dell’IoT e ad identificare i passi successivi per sfruttarne appieno il potenziale.

  • Sperimentazione: l’organizzazione ha appena iniziato a esplorare le possibilità dell’IoT conducendo progetti pilota su piccola scala o esperimenti limitati.
  • Implementazione: l’azienda ha ora una migliore comprensione di come l’IoT possa essere utilizzato per migliorare le proprie operazioni; sta niziando a implementare soluzioni IoT su scala più ampia.
  • Ottimizzazione: l’organizzazione ha implementato le sue soluzioni IoT e sta iniziando a ottimizzare l’uso della tecnologia IoT per creare e migliorare continuamente prodotti e servizi.
  • Trasformazione: la compagnia ha abbracciato completamente l’IoT e lo sta sfruttando come testa di ponte per la trasformazione digitale e la creazione di nuovi flussi di entrate e modelli di business.

Quando le aziende raggiungono il terzo o quarto stadio della curva di maturità dell’IoT, è probabile che siano pronte per iniziare a trarre vantaggio dagli ecosistemi IoT.

Identificare i rischi della complessità dell’IoT

L’Internet of things sta trasformando il nostro modo di vivere e lavorare, collegando miliardi di dispositivi a Internet e generando grandi quantità di dati. Tuttavia, con la continua crescita del numero di dispositivi connessi, il settore dell’IoT sta anche riscontrando una crescente complessità che deve essere affrontata. Eccone alcuni aspetti.

  • Volume dei dati: Con la connessione a Internet di un numero sempre maggiore di dispositivi, la quantità di dati generati sta rapidamente diventando schiacciante. Questi dati devono essere archiviati, elaborati e analizzati in tempo reale, un compito gravoso per molte organizzazioni.
  • Sicurezza: I dispositivi IoT sono vulnerabili agli hacking e ai cyberattacchi, che possono compromettere i dati sensibili e mettere a rischio gli utenti.
  • Privacy: La raccolta e l’utilizzo di dati dai dispositivi IoT solleva preoccupazioni sulla privacy e sul potenziale uso improprio delle informazioni personali.
  • Affidabilità: I dispositivi e i sistemi IoT devono essere affidabili e robusti per garantire che possano svolgere le funzioni previste.
  • Standardizzazione: La mancanza di standardizzazione tra i dispositivi e le piattaforme IoT rende difficile lo sviluppo di sistemi interoperabili e crea barriere all’ingresso per i nuovi operatori.

Risolvere le sfide dell’IoT con l’infrastruttura digitale

Per i motivi di cui sopra, le aziende del settore IoT necessitano di un’infrastruttura digitale di base che fornisca l’accesso a:

  • Network service provider per stabilire reti ad alta velocità e bassa latenza che si connettano in modo sicuro con altri partner all’interno degli ecosistemi IoT, garantiscano la privacy e soddisfino i requisiti normativi.
  • Cloud e SaaS provider per aumentare la scalabilità, offrire risorse di calcolo, storage e applicazioni e fornire altre tecnologie per l’esecuzione di analisi in tempo reale e l’avanzamento delle capacità Ai/Ml.
  • Partner IoT per creare e gestire piattaforme IoT che interconnettono gli ecosistemi, compresi i fornitori di cloud, sistemi e software su scala iperscala.

Un esempio di come le aziende IoT possono utilizzare l’infrastruttura digitale per connettersi viene dal caso dell’azienda Tele2 IoT, un network provider svedese. Volendo semplificare la connettività privata tra partner, fornitori e utenti dell’ecosistema IoT da qualsiasi parte del mondo, aggirando i rischi per la sicurezza aziendale insiti nell’Internet pubblico, l’azienda ha sviluppato Private Interconnect, che consente ai clienti di Tele2 IoT di spostare i propri dati su connessioni in fibra dedicate tramite l’interconnessione software-defined Equinix Fabric, ottenendo prestazioni più sicure e prevedibili.

Utilizzo di data center e servizi digitali per abilitare l’innovazione IoT

L’implementazione dell’infrastruttura digitale in data center distribuiti in tutto il mondo fornisce alle aziende IoT la solida potenza di calcolo necessaria per elaborare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale e la capacità di connettere e gestire i dispositivi IoT in modo sicuro, privato e affidabile. Inoltre, offre l’opportunità di prendere parte ai relativi ecosistemi IoT e di connettersi con altre aziende IoT, fornitori di servizi cloud, di rete e partner di settore per condividere dati e collaborare allo sviluppo di nuovi flussi di entrate.
Paradossalmente quindi, le problematiche collegate a un maggior tasso di dispositivi connessi può venire solamente da una interconnessione ancora maggiore all’interno di un vero e proprio ecosistema.














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