Dassault Systèmes: collaborazione, cloud e simulazione per reagire agli stress della supply chain

di Marco de' Francesco ♦︎ Il colosso francese del software industriale ha potenziato 3DExperience Works con nuovi strumenti collaborativi basati su cloud. L'integrazione di Netvibes, per migliorare la presentazione delle informazioni. L'aggiornamento di PartSupply, per un migliore controllo dei costi. Il tema della sostenibilità. Ce ne parla Gian Paolo Bassi, vice presidente esecutivo di 3DExperience Works

Come possono le aziende manifatturiere fronteggiare il problema dell’interruzione della supply chain e della forte variabilità dei prezzi dei componenti e delle materie prime? Ovviamente la questione è talmente complessa che non esiste una sola soluzione, né una “definitiva”; tuttavia, rafforzando la collaborazione real time con i supplier si può ottenere la tracciabilità e una gestione efficiente della catena di fornitura, per configurare rapide alternative – come il dual sourcing – ed evitare rischi. Quanto ai prezzi, oggi l’intelligenza artificiale aiuta: raccogliendo ed elaborando dati e parametri, si possono realizzare delle previsioni che possono consentire alle aziende di risparmiare nell’acquisto e di scegliere il momento più opportuno per la vendita. Lo sa bene Dassault Systèmes, la multinazionale francese guidata a livello globale dal Ceo Bernard Charlès, e il cui cuore in termini di offerta è la nota piattaforma 3DExperience, un ambiente cooperativo basato su cloud creato pensando ai team di progettazione.

Infatti, Dassault Systèmes punta molto al potenziamento degli strumenti collaborativi. In particolare, quelli legati a 3DExperience Works, portafoglio che integra SolidWorks, il software industriale di disegno tridimensionale cavallo di battaglia di Dassault Systèmes, con altri brand e altre funzioni della piattaforma. Molti gli update del portfolio che vanno in questa direzione, che è fortemente sostenuta dal vice presidente esecutivo di 3DExperience Works Gian Paolo Bassi.







Quanto alla questione dei prezzi, invece, la multinazionale ha sviluppato data analytics avanzati per creare dashboards estrapolando i costi delle materie prime o dei componenti e le correlazioni con indici economici che possono incidere sul price swing.

Un altro fronte su cui il portafoglio sta avanzando è quello della sostenibilità: già in fase di progettazione, le nuove applicazioni per la sostenibilità di 3DExperience Works aiutano le aziende ad adottare strategie eco-friendly e a calcolare l’esatto carbon footprint. Di tutto ciò abbiamo parlato con Bassi.

 

D: Il portafoglio 3DExperience Works è dichiaratamente diretto alle piccole e medie imprese: è progettato secondo caratteri di facilità d’uso e semplicità, e serve per soddisfare le esigenze di contesti poco strutturati, duttili, e collaborativi. Come sta procedendo la diffusione del portafoglio tra le Pmi?

 

Gian Paolo Bassi, vice presidente esecutivo di 3DExperience Works

R: La crescita di 3DExperience Works è, come si dice in gergo tecnico, “triple digit”: significa che l’adozione raddoppia di anno in anno. Dunque, ci aspettiamo che il mondo SolidWorks (il software industriale di disegno tridimensionale) si espanda e che tutti i maker e gli ingegneri che sono parte di esso adottino 3DExperience Works in modo massivo e in tempi molto brevi: entro i prossimi 3-5 anni oltre la metà della base installata avrà effettuato questo importante passaggio. Questa è la nostra previsione.

D: L’anno scorso, ai tempi del suo “insediamento” in quanto vice presidente esecutivo di 3DExperience Works, Lei aveva affermato che il primo pillar della sua strategia per la crescita del portafoglio sarebbe stato lanciare un messaggio. Non basta dire: il portafoglio serve a progettare, a simulare, a gestire i dati e il ciclo di vita del prodotto. Il messaggio è che 3DExperience Works risolve problemi di business. Il messaggio sia stato lanciato? E quale risposta ha ottenuto?

 

R: Certo che il messaggio è stato lanciato. Declinato in una triplice proposizione di valore. Anzitutto, si risolvono problemi di business con la trasformazione digitale, che si ottiene agevolmente con il portafoglio: infatti, le risorse su cloud sono elastiche, disponibili on demand e scalabili. In secondo luogo, con il portfolio si può conseguire una trasformazione operazionale, dal momento che tecnici, ingegneri e altri operatori lavorano tutti sulla stessa piattaforma, sempre connessi e up to date. In terzo luogo, si può ottenere quella tecnologica vera e propria; e sotto questo profilo, a mio avviso, il portafoglio è il più avanzato e innovativo sul mercato.

D: Quali sono le priorità nella domanda da parte delle aziende-clienti?

 

R: Le priorità delle aziende-clienti sono anzitutto il conseguimento di una maggiore agilità e resilienza, nonché di una più solida e approfondita gestione del rischio relativo ai costi e agli approvvigionamenti legati alla supply chain. Poi c’è il tema della tutela dal cybercrime. A mio avviso, il portafoglio risponde puntualmente a queste moderne richieste del business. D’altra parte, oggi non esiste un’azienda manifatturiera al mondo che non abbia intrapreso o che non intenda imboccare una strategia di trasformazione digitale.

D: Quali sono gli altri pillar per la sua strategia di crescita di 3DExperience Works?

 

Molte le novità relaive alla simulazione: è possibile virtualizzare prodotti e processi per conoscere in anticipo le risposte relative alle analisi statiche, strutturali e di frequenza, di carico

R: Direi che c’è un secondo pillar importante: tutte le funzioni che compongono la piattaforma vanno sostenute al contempo, nei loro progressi. Va detto che in questo momento una in particolare, la governance – ovvero il data management e la collaborazione – si sta sviluppando di più. Il fatto è che all’interno di aziende medio-piccole, l’infrastruttura necessaria per una gestione digitale integrata dei dati costituisce spesso un ostacolo economico culturale molto consistente; le imprese, pertanto, stanno scoprendo le soluzioni Cloud di 3DExperience Works, che di fatto eliminano la complessità dell’infrastruttura fisica, e sono concepite per una introduzione graduale e semplificata della gestione dei dati, sia di quella che riguarda la progettazione che di quella che concerne la produzione. Le altre funzioni sono il design, perché non ci può essere manifattura senza progetti, e oggi gli ingegneri possono condividerli in modo rapido e semplice, grazie al Cloud; la simulazione, che consente di virtualizzare prodotti e processi per conoscere in anticipo le risposte relative alle analisi statiche, strutturali, di frequenza, di carico e tanto altro, e quindi per risparmiare, tagliare il time-to-market e garantire una maggiore sicurezza; il manufacturing, e qui si deve semplificare la comunicazione tra reparti per superare i tradizionali silos informativi e ridurre gli errori di fabbricazione; e infine il marketing, dal momento che il portafoglio consente ai team di vendite di collaborare con i progettisti per la creazione di piani completi e l’ideazione di contenuti ancora prima della fabbricazione del prodotto.

D: Ci sono stati, quest’anno, dei cambiamenti nella strategia di crescita del portafoglio? Se sì, quali?

 

R: Ce n’è stato uno epocale: dal primo di luglio dell’anno in corso tutte le nuove licenze includeranno l’accesso a servizi Cloud. Gli utilizzatori potranno esplorare, migliorare, testare le loro attività sulla scorta di servizi legati alla piattaforma. E soprattutto, gli utenti potranno, senza costi aggiuntivi, condividere i propri progetti con un numero potenzialmente illimitato di altri, anche sprovvisti di licenza, e senza installare programmi specifici.

D: Qual è la principale novità tecnologica che riguarda 3DExperience Works e quale problema pratico può aiutare a risolvere?

 

Bernard Charlès, vice presidente e Ceo di Dassault Systèmes

R: Riguarda il tema della sostenibilità. Il fatto è che l’80% dell’impatto di un prodotto è definito in fase di progettazione. L’Eu ha pertanto deciso di introdurre una “carbon tax”, vera e propria ecotassa sui beni il cui consumo comporta emissione di anidride carbonica. Ottenere un’etichetta “Eu ecolabel” – marchio europeo usato per certificare (secondo il regolamento CE n. 66/2010) il ridotto impatto ambientale – è diventato un vantaggio competitivo. Ecco, le nuove applicazioni per la sostenibilità di 3DExperience Works aiutano le aziende ad adottare strategie eco-friendly e a calcolare l’esatta carbon footprint. SolidWorks Sustainability, ad esempio, semplifica la progettazione sostenibile del prodotto integrandola con la valutazione dell’impatto sul ciclo di vita. È uno sguardo accurato, dalla culla alla tomba. Catas, il più prestigioso istituto di ricerca e laboratorio prove italiano nel settore del legno e del mobile, utilizza questo software di valutazione ambientale. Un giorno non troppo lontano, etichette di questo genere diventeranno diffuse e rilevanti quanto una semplice distinta base.

D: La manifattura sta vivendo un periodo complicato: mancano o sono irreperibili le materie prime, le filiere industriali sono disarticolate. Dal momento che 3DExperience Works gestisce i dati e il ciclo vita del prodotto, può in qualche modo aiutare a risolvere questi problemi?

 

R: Anzitutto, 3DExperience Works dispone di soluzioni collaborative, in grado di connettere un numero illimitato di supplier e di ricevere real time informazioni da tutti loro: questo permette una gestione efficiente e tracciabile della supply chain e la configurazione rapida di alternative per bilanciare i rischi. In effetti, non è un caso che anche con molti update del portafoglio si punti sulla collaborazione: soprattutto nell’area overcome barriers dove la Cloud collaboration si dispiega in maniera più estesa: oggi riguarda il management dei file Cad, l’esplorazione della struttura del progetto, la visualizzazione grafica dei dati personalizzati di proprietà, l’acquisizione efficiente delle idee di design, il task e il revision management. Ma soprattutto, il portafoglio risponde ad un’esigenza, quella di un approccio data based sulla questione dei costi.

La cloud collaboration riguarda il management dei file Cad, l’esplorazione della struttura del progetto, la visualizzazione grafica dei dati personalizzati di proprietà, l’acquisizione efficiente delle idee di design, il task e il revision management

D: In che consiste l’approccio data-based sulla questione dei costi?

R: La piattaforma ha soluzioni di data analytics avanzate per creare dashboards per l’estrapolazione dei costi delle materie prime o dei componenti e le correlazioni con indici economici che possono influenzare il futuro andamento dei prezzi. Il tutto integrato sulla stessa piattaforma che gestisce gli ordini di produzione e di approvvigionamento e il life cycle dei prodotti. Sotto questo profilo, molto è cambiato.

D: Che cos’è cambiato, sotto il profilo della stima dei prezzi delle materie prime e dei rischi correlati, con le soluzioni di data analytics.

La funzione Part Supply è stata migliorata: Gli utenti possono eseguire ricerche per valutare le caratteristiche tecniche, le prestazioni e la qualità e testare la parte 3D nel proprio assieme

R: Per poter stimare i prezzi, occorre realizzare importanti data-set, anzitutto. Un tempo, parametri e valori dovevano essere sistematicamente inseriti dagli operatori. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale certi meccanismo avvengono in automatico, con un enorme risparmio di tempo e di costi. Se c’è la possibilità che l’alluminio aumenti del 50%, se l’azienda lo sa al momento giusto può procedere con acquisti massicci, ad esempio, prima che ciò avvenga. La piattaforma 3DExperience, peraltro, ha in sé la soluzione Netvibes, che consente alle aziende di raccogliere, allineare e arricchire i Big Data, siano essi interni o esterni, strutturati o non strutturati, semplici o complessi, e di presentare tali informazioni nel modo in cui gli utenti desiderano riceverle. Questi volumi di dati sono poi trasformati in informazioni intelligenti in tempo reale, per consentire alle imprese di migliorare i processi di business. Proprio di recente è stata migliorata la funzione PartSupply, che è quella che mette a confronto i dati di decine di milioni di parti di catalogo di più di mille fornitori. Gli utenti possono eseguire ricerche per valutare le caratteristiche tecniche, le prestazioni e la qualità, testare la parte 3D nel proprio assieme e prenotare rapidamente la consegna con i fornitori nelle vicinanze. Anche così si migliorano le prestazioni della supply chain.














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