Danobat, la cooperativa basca delle macchine utensili (rettificatrici)

di Paolo Beducci ♦︎ Macchine utensili 3/ Il Gruppo – 260 milioni di fatturato – fa parte di Mondragon Corporation, al cui interno ci sono scuole, centri di ricerca e Soraluce, specializzata nelle fresatici e fresalesatrici. Le soluzioni personalizzate e la CG-1800 che permette una crescita della produttività fino al 20% in molte applicazioni. Incentivi, credito d’imposta e…

CG machine outlined Danobat

Danobat è uno dei grandi gruppi della macchina utensile e della rettifica e tornitura di alta precisione. A livello di Gruppo il fatturato viaggia attorno ai 260 milioni di euro ( dati pre covid), impegna oltre 1.300 persone ed ha una capacità di investimento che non è mai inferiore all’8% sul fatturato. Importante ricordare che oltre al mondo della rettifica, il Gruppo Danobat è parte di una cooperativa (Mondragon) al cui interno ci sono scuole, Università centri di ricerca e un’altra importante realtà nel mondo della macchina utensile: ci riferiamo a Soraluce, specializzata nelle fresatici e fresalesatrici.

La precisione è tutto

Compito della rettificatrice è la finitura delle superfici dei pezzi meccanici. Pezzi che di solito devono operare in condizioni critiche e che devono garantire attriti minimi e una grande durezza superficiale per poter dare nel corso degli anni risultati ineccepibili. Una precisione ottenuta attraverso una o più mole che provvedono a rendere uniforme qualsiasi superficie su cui siano chiamate a operare. Che si tratti di un piano o di una forma cilindrica, o di un oggetto che non è dotato di forma regolare ( ad esempio le camme di un albero di distribuzione di un motore) è la rettifica a dire e dare l’ultima parola in tema di qualità. Ovviamente per ciascuna forma da lavorare esiste una tipologia di rettifica adatta. Si parte da quelle per piani e si arriva fino alle macchine speciali per le forme più complesse.







Più che globale: glocale

Alberto Tacchella, Direttore generale di Danobat srl

Il cammino del Gruppo Danobat nel mondo della rettifica si conferma come un ventaglio di offerte suddiviso fra tre marchi, tutti ben noti al mondo degli utilizzatori: Danobat, Danobat-Overbeck e Hembrug. A questo si deve poi aggiungere una crescita dell’attenzione sui singoli mercati. Attenzione che in Italia si è concretizzata nel 2017 con la nascita di Danobat srl, alla cui guida è Alberto Tacchella, cresciuto – come si dice in questi casi – a pane e rettifiche.

Insomma evoluzione globale ma grande attenzione agli aspetti locali e alla integrazione con il tessuto sociale in cui ci si insedia. Da qui il termine glocale. Proprio con il direttore generale, che è anche socio di Danobat srl, abbiamo avuto modo di scambiare qualche opinione sia sul mercato, sia sui prodotti e sulle tecnologie che saranno presenti a Milano in occasione della mondiale della macchina utensile dal 4 al 9 ottobre prossimi.

R&D 8% ( e più) del fatturato

CG – Rettificatrice per alta produzione Danobat. Le rettificatrici sono macchine che hanno fatto della precisione e della qualità delle lavorazioni il proprio centro focale. Perché compito della rettificatrice è proprio la finitura delle superfici dei pezzi meccanici

Il primo aspetto su cui andiamo a sondare il pensiero di Alberto Tacchella è ovviamente inerente il mercato italiano della macchina utensile in generale e più in particolare del settore in cui opera.

«È un mercato un po’ strano – ci spiega Tacchella – perché se guardiamo i numeri ufficiali del settore vediamo che è in atto un ribalzo potentissimo. Se poi andiamo a verificare da vicino, ci sono delle piccole storture. La prima cosa che vorrei precisare riguarda i nostri clienti: le loro aziende se si esclude il primo lockdown terminato nell’estate del ’20 – è sempre Alberto Tacchella che parla – hanno sempre operato con ritmi piuttosto elevati. Tutti hanno ottimi livelli di ordini e lavorano a pieno ritmo. Quello che invece si era fermato in modo un po’ brusco erano i progetti su cui investire per il futuro. Anche qui però le cose hanno iniziato a muoversi con il 2021 e devo dire che negli ultimissimi mesi i progetti sono diventati tanti e con richieste quasi frenetiche». Questo significa che sono sempre più le aziende che hanno deciso di sfruttare gli incentivi di Stato agli investimenti in beni strumentali di ultima generazione.

Incentivi? Meglio strutturali

Hard Turning. Danobat è uno dei grandi gruppi della macchina utensile e della rettifica e tornitura di alta precisione. A livello di Gruppo il fatturato viaggia attorno ai 260 milioni di euro ( dati pre covid), impegna oltre 1.300 persone ed ha una capacità di investimento che non è mai inferiore all’8% sul fatturato

A fare la differenza però è ancora una volta la modalità con cui questi aiuti sono distribuiti. «Modalità temporale assolutamente da riconsiderare – spiega Alberto Tacchella – visto che come è sempre accaduto anche in passato, l’avere dato importanti incentivi ma fissando un temine ultimo entro il quale poterne approfittare, sta come al solito creando un effetto imbuto». D’altra parte chi non approfitterebbe di un incentivo sotto forma di credito d’imposta, utile magari a ridurre in modo deciso le tasse ( altissime) da pagare sui guadagni aziendali e inoltre rinnovare la propria capacità produttiva? La questione è proprio legata al fatto che avendo una data limite, tutti cercano il modo di rientrarci e magari, pur di rientrarci, acquistano prodotti che non sono perfettamente aderenti alle proprie necessità. Insomma rischiano di accontentarsi di ciò che trovano disponibile.

«Quello della scadenza degli incentivi – prosegue Tacchella – è senza dubbio un problema serio. Credo che forse sarebbe meglio trovare soluzioni che non fossero così limitate. Magari -prosegue Alberto Tacchella – abbassando il livello di credito di imposta, ma rendendo la misura strutturale. Questo non potrebbe che far bene alla nostra industria. Perché chiunque sarebbe ben felice di ridurre le tasse da pagare, ma senza la ghigliottina temporale che provoca sicuramente problemi. Gli investimenti industriali non sono come lo yogurt che ha una scadenza. E così’ si potrebbe investire senza affanni e programmando il proprio lavoro con maggiore lucidità e quindi aiutando ancora di più la propria impresa». Certo è che così si genererebbe un circolo virtuoso permanente in cui l’innovazione sarebbe incentivata tout-court, senza picchi eccessivi nel bene come nel male ed evitando al mercato nazionale momenti di picco difficilmente gestibili e momenti di vacanza altrettanto problematici. «Come Danobat srl – ci spiega ancora Alberto Tacchella – devo dire che le cose comunque marciano bene e se dovessi definire il mercato la parola effervescente ritengo sia quella più adatta. Anche se, lo ripeto, se l’andamento fosse meno impetuoso e più graduale sarebbe meglio per tutti».

Soluzioni produttive su misura

Oltre all’aspetto commerciale ci sono ovviamente dei temi tecnici che devono essere affrontati per interpretare i cambiamenti in atto e determinarne le tendenze e le prospettive. Sotto questo profilo Danobat si presenta alla ripresa autunnale e in particolare alla Emo, la principale manifestazione espositiva dedicata alla Macchina Utensile a livello mondiale che si svolge quest’anno a Milano dal 4 al 9 ottobre, con le soluzioni tecnologicamente più avanzate dei suoi tre marchi: Danobat, Danobat-Overbeck e Hembrug.

«La caratteristica principale dei nostri tre marchi – ci spiega Alberto Tacchella – sta nell’unione fra tecnologia, precisione elevatissima e disponibilità operativa pressoché totale della macchina, oltre a tempi ciclo molto competitivi. Altro aspetto importante -prosegue Tacchella – sta nella scalabilità e integrabilità di soluzioni personalizzate e di automazione realizzate ad hoc sulle necessità del cliente».

Cambia il modo di progettare

Oltre al mondo della rettifica, il Gruppo Danobat è parte di una cooperativa (Mondragon) al cui interno ci sono scuole, Università centri di ricerca e un’altra importante realtà nel mondo della macchina utensile: ci riferiamo a Soraluce, specializzata nelle fresatici e fresalesatrici

Fra le innovazioni più significative di questa stagione c’è senza dubbio la famiglia delle Rettifiche CG e in particolare la CG-1800 studiata per operazioni di rettifica sia per esterni e interni. «Queste macchine – spiega Alberto Tacchella – prevedono la possibilità di impiegare abrasivi convenzionali con velocità mole a 80 m/s. Ciò permette una crescita della produttività fino al 20% in molte applicazioni. La particolare progettazione della CG ha ridotto il numero dei componenti, integrato la diagnostica in remoto, la manutenzione preventiva e la pluriennale esperienza Danobat nella produzione di macchine per alta produzione permette una disponibilità macchina vicina al 100%».

A queste caratteristiche c’è da aggiungere il design caratterizzato dagli assi macchina principali a croce e dalla torretta delle teste portiamola orientabile con asse B. Queste soluzioni consentono di operare con grande flessibilità di dimensioni e geometrie di pezzi, pur restando in una impronta a terra decisamente contenuta.

Impatto tecnologico sulla flessibilità

Danobat IRD-400S. Danobat è uno dei grandi gruppi della macchina utensile e della rettifica e tornitura di alta precisione in particolare.

«Accanto alla CG – prosegue Tacchella – la nostra proposta milanese prevede al centro della scena altri due modelli per noi significativi. Il primo è la ILD a marchio Overbeck mentre il secondo è il Mikroturn 100 a marchio Hembrug. la Overbeck ILD è una rettificatrice rettificatrice ad alta precisione per interni, esterni e raggi. Una macchina flessibile in grado di rettificare pezzi molto complessi che richiedono diverse operazioni di rettifica in un unico set-up. Si tratta di un modello che si adatta molto bene ai diametri interni profondi e lunghi permettendo il bloccaggio di particolari con lunghezza fino a 1300 mm e un diametro massimo rotante di 760 mm. Ma non solo, visto che è possibile rettificare i raggi in interpolazione. Di conseguenza diviene possibile lavorare geometrie complesse nel pezzo, utilizzando la rettifica a coordinate. È anche possibile intervenire su forme quadrate, rettangolari o libere con il massimo livello di precisione».

Hembrug Mikroturn 100 è il primo modello della nuova generazione di macchine di tornitura di finitura sul temprato Mikroturn. La nuova serie Mikroturn è un ulteriore sviluppo dell’attuale Mikroturn 100 e presenta un design completamente nuovo e moderno, Danobat Style. Integra tutti i miglioramenti nel campo della stabilità termica, della rigidità della macchina e della precisione, che sono stati implementati nel Mikroturn 100 negli ultimi anni. Mikroturn 100 garantisce una precisione inferiore al micron su pezzi di diametro fino a 380mm. Il Basamento in granito naturale il mandrino principale e le guide idrostatiche consentono a Mikroturn 100 precisione costante e duratura anche dopo decenni di utilizzo. Particolare attenzione è stata data dai tecnici anche alla riduzione del rumore, applicando pompe e motori di ultima generazione, i livelli di rumorosità sono stati ridotti di oltre il 70%. La macchina esposta inoltre sarà dotata di caricatore a portale integrato.

Oltre l’inclusione sociale

Investire nel prodotto e nell’idea che il futuro sia sempre più inclusivo. Senza mai abbandonare chi è meno fortunato. Dando alla propria attività una visione globale ma estremamente attenta alle dinamiche locali. Da qui il termine “glocale”  Sono aspetti che raramente trovano convivenza nel mondo dell’industria. Nel caso di Danobat però i 600 mila euro stanziati da poche settimane per sostenere un progetto di inclusione sociale, non rappresentano una novità.

Perché Danobat nasce e rimane in primo luogo una cooperativa con una forte connotazione sociale. Ed è proprio questo uno dei suoi punti di forza e al tempo stesso una caratteristica che la rende rara nel panorama del settore in cui opera.  “Elkarrekin Eragin” è un progetto collaborativo lanciato dal Danobat group nel 2018 con l’obiettivo di aumentare l’impegno sociale e supportare lo sviluppo di progetti di partnership attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori. Questo programma, finanziato per la seconda volta quest’anno, è stato aperto alle proposte dei lavoratori del gruppo per progetti che, a loro avviso, dovrebbero ricevere l’aiuto.














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